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Recensioni Serie Tv

Le serie arrivano prima

La notizia meriterebbe un titolo da prima pagina per gli appassionati di serie americane. Anche in Italia sta diventando una consuetudine guardare la puntata di un telefilm 24 ore dopo la sua messa in onda negli Stati Uniti, se non addirittura in contemporanea. No, non parliamo di download illegale, ma della televisione italiana a pagamento, digitale e satellitare. Pioniere è stato il canale Fox del pacchetto Sky, di certo sensibile più dei network nostrani a trattare in modo decoroso le serie tv e i loro fedelissimi appassionati. Ma adesso ci si è messa anche Mediaset, che nel suo Premium trasmetterà dal 21 settembre entro 24 ore dalla messa in onda negli States la nuova serie The Event.

 

Un’accelerazione si è avuta con l’arrivo di Sky in Italia, che ha puntato tutto su sport, cinema e l’inedito pacchetto “serie”, tagliando i tempi di messa in onda dei prodotti da un anno a 3/6 mesi. Poi l’ennesima volata per la serie cult Lost. Marzo 2010: tutta l’ultima stagione, la sesta, viene trasmessa da Fox Italia con 24 ore di differita, sottotitolata in italiano. E poi l’esperimento finale a maggio: la contemporanea con gli Stati Uniti della puntata conclusiva della serie, come J.J. Abrams l’ha fatta (in inglese senza sottotitoli), come se fossimo seduti in un salotto americano guardo Abc. L’ultima ventata di ottimismo utile a recuperare audience da parte dei network televisivi, in perenne rincorsa di internet; una modo per gli italiani di recuperare terreno rispetto agli altri fan sparsi per il mondo. In fin dei conti, un escamotage per far apprezzare anche le voci originali e la recitazione degli attori e magari imparare qualche parola in più di inglese.

Decisamente una piccola rivoluzione. Siamo stati infatti sempre abituati ad aspettare almeno un anno per guardare i nostri telefilm preferiti in lingua italiana. I tempi ricalcavano quasi quelli dei film. Uscita negli Stati Uniti, attesa di almeno un anno per vederli (soprattutto su Italia 1 e, ultimamente, su Raidue), qualche mese in più per averli in dvd. Una prassi che ha funzionato, volenti o nolenti, fino ai primi anni del 2000. E poi cosa è successo? Le serie si sono moltiplicate, accontentando i gusti di un vasto pubblico ma anche delle nicchie, sono migliorate a livello qualitativo con budget da kolossal cinematografico e sono diventate “di moda”. I fan dei telefilm anni 80 erano per lo più giovani ragazzi innamorati di uno stile di vita modello, quelli degli anno 90 osannavano i personaggi ormai divi del piccolo schermo. Oggi, le storie hanno preso il sopravvento e la “mania” non permette più di aspettare neanche un giorno per vedere “come va a finire”. Voracità pura. In più la gestione del tempo svincolata dai palinsesti televisivi dove tutto segue la velocità di internet, quasi quella del pensiero. Anche perché lo spoiler è sempre dietro l’angolo. Le tv italiane pare lo comincino a capire e si adeguano.

È il risultato della concorrenza. Potremmo farci l’abitudine.

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