
Devious Maids: Recensione della Terza Stagione
Non so chi abbia avuto l’idea di creare una ‘telenovela americana’ – in realtà lo so, ma non è questo il punto! – ma, dopo ben tre stagioni, una cosa è certa: quell’idea è stata semplicemente brillante. Non so se sia il bisogno di evadere dalle serie un po’ più ‘impegnative’ o se in realtà tutti abbiamo, dentro di noi, un animo da telenovela che aspetta solo di venire alla luce ma di una cosa sono certa: non rinuncerei mai al mio episodio settimanale di Devious Maids. Perché sotto una trama fatta di bambini dati in adozione per una mazzetta, tradimenti (doppi e tripli), assassini che vengono lasciati in libertà per l’accento esotico e tanti, tanti ridicoli pretesti per non denunciare gli omicidi di conoscenti e amici, la terza stagione di questa serie prova di essere, ancora una volta, qualcosa di divertente da guardare e, perché no, qualcosa a cui persino appassionarsi.
La terza stagione delle ‘Domestiche Insidiose’ ruota intorno ad un omicidio (che sorpresa, eh?): un professionista di tennis del club, Louis Becker, viene ucciso e una sua mano viene ritrovata nel giardino dei Powells (come dire Adrian, ormai hanno una storia lunga legata ai ritrovamenti di cadaveri, quindi…). Poco dopo fa la stessa fine anche una nuova cameriera, Blanca. Le indagini personali di Marisol, che nel frattempo ha aperto anche una propria agenzia di collocamento, oltre a lanciarla tra le braccia di Jesse, la portano a scoprire il collegamento degli omicidi alla sua cara amica Taylor, nonché al suo misterioso amante. Amante che, guarda caso, è proprio l’uomo sposato che gioca a tira e molla con Carmen per l’intera stagione. Finale? Una casa distrutta, tanta gente presumibilmente morta e uno Spence che ha perso la memoria. Come questo breve riassunto vi avrà senz’altro fatto capire, non c’è per forza una logica in quello che succede in questa Beverly Hills fatta di omicidi e di signori della droga del Cartello ma tutto è collegato, tutto si spiega, in qualche modo, tutto finisce con il rivelare una trama intricata e quanto mai irreale.
Carmen è forse il personaggio meno interessante di questa nuova stagione. Fondamentalmente conosciamo Carmen, il suo desiderio di cantare e il suo pessimo gusto in fatto di uomini. Al di là di questo, nulla succede in questa stagione che possa farci ricredere, farci magari pensare ad un progredire del suo personaggio. La bella Carmen resta sempre interessata profondamente al proprio riflesso nello specchio e ritiene che tutta l’attenzione del mondo le sia dovuta. Unica nota interessante pare la sua relazione con un assassino, come si scopre alla fine, nonché al bacio con la moglie dello stesso, nonché produttrice musicale desiderosa inizialmente di produrre la sua musica. Prima di scoprire che va a letto con suo marito, naturalmente.
Mentre la mancanza di Valentina non si fa sentire (anche perché è meglio se non abbiamo più visto o sentito le continue lagne circa Remi e la loro storia d’amore alla Romeo e Giulietta), brilla Zoila e la trama dedicata a lei e Genevieve. Sappiamo tutti che la Signora Delatour abbia un debole per gli uomini ma che si innamori di un dottore e che questo inizi una guerra senza quartiere contro la sua domestica?
Rosie e suo marito finto santo mi sono piaciuti discretamente, meno di Zoila e Genevieve ma molto più di Carmen e Sebastian. Il personaggio di Rosie è stato studiato in maniera tale da essere effettivamente una ‘sfascia famiglie’ ma non sembrarlo, considerato il background di Spence e di Peri. Ah, quanto ci era mancata Peri! Dopo tredici episodi spesi tra un tira e molla continuo, in cui Rosie ha avuto una vita
Progredisce anche la storia di Evelyn e Adrian, che riescono finalmente ad avere un bambino ma che, un po’ a causa delle loro personali incomprensioni e un po’ a causa del desiderio di lui di avere tutto sotto controllo, parte salutandoli poco prima della fine. Un cuore spezzato per Evelyn, l’ennesimo dolore, che la porta finalmente a dire basta al suo matrimonio – decisione che neppure una pistola puntata alla sua persona riesce a cambiare. Si può dire lo stesso della casa in frantumi? Sembrava genuinamente preoccupata per suo marito, quando ha pensato fosse morto. Chi vivrà vedrà (anche se ancora non si sa chi vivrà, viste le premesse).
Se aggiungiamo anche una bambina scappata dal Cartello, un po’ di sane battute di spirito e degli outfit quanto mai improbabili, avremo una chiara visione di quello che è stata questa terza stagione: una stagione divertente, simpatica e d’intrattenimento… che, alla fin fine, era il suo scopo principale. Incrociamo le dita per la quarta perché, anche se non si tratta di alta televisione, qualche risata non fa mai male.
Per restare sempre aggiornati su tutte le novità di tv e cinema ricordatevi di mettere like alla nostra pagina Facebook
Visitor Rating: 4 Stars
Visitor Rating: 5 Stars
Visitor Rating: 5 Stars
Visitor Rating: 1 Stars