
Pretty Little Liars: recensione dell’episodio 3.14 She’s Better Now
Tornano le bugiardine bastardine e con loro torna Mona, da cui il titolo dell’episodio “She’s Better Now”, sta meglio adesso. Notate l’entusiasmo di questo mio incipit? Ecco, questo è come mi ha lasciato l’episodio in questione. Dopo un interessante episodio di Halloween (pop idols a parte) si riparte proprio in prima marcia, lentamente e senza brio.
Del resto di Mona a questo punto sappiamo già abbastanza. Sappiamo che usciva dalla clinica psichiatrica dove era ricoverata come e quando le pareva, che il suo percorso di riabilitazione non è realmente avvenuto e che anzi è pericolosa quanto e più di prima. Con questi presupposti gli autori decidono di farla ritornare a scuola. Bum. Così. Dal giorno alla notte. Quindi non solo questi dottori sono così inetti da non aver notato le sue fughe ripetute, ma sono anche così incompetenti da non aver capito che la sua era tutta una recita. E la fanno uscire di notte, rispedendola a scuola. Poco importa che sia stata lei a pregare di farsi rimandare a scuola. Il semplice fatto che i dottori abbiano acconsentito fa ridere ai polli. E noi ce la dobbiamo bere.
Ma andiamo avanti. In questo momento, dove ormai di Mona non si fida più di nessuno se non di Hannah, interpretata da quella splendida attrice che è Ashley Benson (sarcasm), il centro di attenzione delle quattro allegre compagne sono il padre di Aria e Meredith. Il primo per via di quello che il defunto Garret ha spifferato a Spencer sul treno di Halloween, la seconda perché da ex amante del padre di Aria non sta simpatica a nessuno e poi ha proprio quella classica faccia da “ragazza popolare bionda americana” che sta sulle balle un po’ a chiunque per partito preso.
Proprio qui sta la noia. Aria non crede che il padre possa avere segreti, o forse sì, glielo dico, o forse no… Adesso ci mettiamo contro Meredith, anzi no, aspetta hanno tentato di darle fuoco, colpa nostra? Ma non è colpa nostra! Blah blah blah noia noia noia.
E poi il resto non emoziona più. Il tipo sullo skateboard all’inizio dell’episodio ha la solita felpa col cappuccio. Questo skater viene inseguito da una macchina e spinto contro un marciapiede. Lucas sullo skateboard e Toby alla guida dell’auto. Mamma mia che emozione. Aria non se la gode con Ezra. Hannah non se la gode con Caleb. Spencer non se la gode con Toby (lui ci prova addirittura nella vasca idromassaggio, ma niente)… dai, che noia.
Questo episodio è stato lento e noioso. Ce la si mena con Mona e la cosa non emoziona perché tanto si sa già che è tutta una finta. Meredith è odiosa e il padre di Aria ormai non lo si sbatte davvero più. E a parte Caleb pare che tutti i ragazzi della serie alla fine siano dei veri e propri figli di buona donna. Lucas era in combutta, Toby è A, e adesso pure Jason è con Mona. Insomma… non ce n’è uno che si salva. Maschi contro femmine? Nah, solo assurda sceneggiatura.
Spero davvero ardentemente che gli autori abbiano scelto volontariamente di ripartire con calma per poi risalire di entusiasmo e tenacia, perché seguire questa puntata è stata davvero un’impresa.