
Legit: recensione dell’episodio 1.01 – Pilot
Legit è una nuova comedy americana che vede Jim, comico australiano trasferito a Los Angeles, e Steve, miglior amico di Jim dai tempi dello scambio culturale del liceo, affrontare la vita di tutti i giorni tentando di migliorarla un po’ alla volta. Soprattutto Jim vuole diventare “Legit”, ovvero darsi una regolata. Fattore scatenante delle nuove avventure è la condizione fisica di Billy, fratello si Steve, che soffre di distrofia muscolare. Può solo parlare e muovere le dita.
Mentre Steve è il classico “sfigatone” americano, Jim è il classico underdog spirito libero, divertimento, vita rilassata. Per questo motivo Billy chiede a Jim di aiutarlo a fare sesso per la prima volta, dato che le sue condizioni sembrano peggiorare e non vuole morire vergine. Billy è interpretato da Donald Joseph Qualls, celebre per il suo fisico magrolino e che in questo caso può mostrare le sue abilità di attore senza che gli venga sempre fatto un commento su quell’aspetto.
Ecco ancora una volta una premessa piuttosto triste per una serie che invece si dimostra decisamente divertente, nel suo essere folle e totalmente NON patinata, come nella maggior parte delle comedy odierne. Legit sembra andare a braccetto con prodotti come Wilfred, dove la vita di persone assolutamente medie viene raccontata per quello che è: una sfida quotidiana per tirare avanti, non tanto solo da un punto di vista economico, quanto nella ricerca del senso delle cose, del lavoro, delle relazioni.
Jim si fa in quattro e riesce a soddisfare il desiderio di Billy, che tra l’altro si scopre essere superdotato nelle parti basse. Immaginate la scena di lui, con il fratello e l’amico che lo spogliano davanti a una prostituta in un bordello del Nevada.
E quindi, come potete perdervela?