
Best of 2015 su Telefilm Central: le 10 recensioni di film più lette del 2015
Anche per il mondo del grande schermo è tempo di bilanci. Il 2015 è stato o non è stato un ottimo anno fronte film? Lo scopriamo con la top 10 delle recensioni cinematografiche più lette su Telefilm Central che ci ripropone le pellicole del 2015 più amate dai nostri lettori.
Siete curiosi di sapere quali film hanno raggiunto la vetta della classifica e l’ambito podio? Continuate la lettura di questo Best of e scoprirete i vincitori della medaglia d’oro, d’argento e di bronzo.
Per ogni film vi riproponiamo le prime righe della recensione e il link all’articolo così da poter rileggere i commenti se ve li siete persi nel corso dell’anno passato.
10) 007 Spectre: la recensione del nuovo film su James Bond con Daniel Craig
Spectre è il ventiquattresimo capitolo della saga che vede come protagonista James Bond, l’agente segreto entrato da tempo nell’immaginario collettivo. In questo capitolo, grazie ad un videomessaggio proveniente dal passato, 007 si mette sulle tracce della Spectre, un’organizzazione criminale segreta già nota agli appassionati della serie, mentre all’interno dell’MI6 il nuovo M si trova a dover lottare per garantire la sopravvivenza dell’intero progetto degli agenti doppio zero, gli unici con licenza di uccidere.
9) Il Professor Cenerentolo: la recensione del film di Leonardo Pieraccioni
Leonardo Pieraccioni non ha sgarrato neanche questa volta. Da i tempi de Il Ciclone esce con un nuovo film una volta ogni due anni, sempre nel periodo delle festività natalizie. Il 2015 lo vede dirigere e interpretare un film (Il Professor Cenerentolo) che, stando a quanto dichiarato dal comico fiorentino, dovrebbe dare una svolta non tanto alla storia raccontata ma al personaggio da lui interpretato. Spinto dalla consapevolezza di non avere più un’età da giovanotto, il buon Pieraccioni ha pensato bene di costruire su di sé un personaggio “negativo”. Basta farfalloni che prendono sbandate per giovani ragazze esotiche. Basta eteri Peter-Pan che non hanno nessuna intenzione di crescere. Largo invece a uomini problematici, la cui vita ha riservato amare sorprese.
8) Doppio Schermo: Irrational Man – la recensione del film di Woody Allen (negativa)
Titolo: Irrational Man
Anno: 2015 – Durata: 96′
Regia e sceneggiatura: Woody Allen
Cast: Joaquin Phoenix, Emma Stone
Se il cinema nasce per far provare emozioni, per coinvolgere, per scuotere lo spettatore, l’amato e celebre regista Woody Allen ha purtroppo fatto un (altro) buco nell’acqua. Entrando a vedere Irrational Man, con il suo cast eccezionale del calibro di Joaquin Phoenix e Emma Stone, si entra in sala aspettandosi grandi visioni o quanto meno qualche risata. Ma le nostre aspettative vengono noiosamente disattese. Che succede Woody?
7) The Imitation Game: la recensione
Magari sarà vero che la recente passione per il cinema biografico sia un sicuro indizio di una preoccupante carenza di idee originali. E certamente è vero che mettere in scena la vicende più o meno romanzate di un personaggio realmente esistito assolve a priori sceneggiatori e registi da ogni accusa di piattezza nella narrazione e semplicità nella regia perché non è questo che interessa in un biopic. Ma altrettanto vero è che è in netta crescita il desiderio degli spettatori di storie che possano scriversi con la lettera maiuscola come meritano le gesta di personaggi che non hanno avuto bisogno della fantasia di un bravo autore per vivere una vita degna di essere raccontata (il che spiega anche il confortante successo di serie tv a carattere storico come “Vikings” e “Marco Polo”).
6) American Sniper: la recensione
Chris Kyle, ragazzotto del Texas, ha quasi trent’anni. Tra rodei sabbiosi, donne, alcol e guasconate, si gode gli anni d’oro degli Stati Uniti. Gli Americani vivevano felici, ancorati alle certezze e ai diritti garantiti dalla bandiera a stelle e strisce. L’11 Settembre era ancora un giorno comune nell’immaginario collettivo. Molto presto, però, gli attacchi terroristici di Al-Qaeda bussano prepotentemente alle porte delle allegre famiglie americane chiedendo agli USA un regolamento di conti in seguito alle politiche messe in atto da Bush Senior in poi nel Medio Oriente. Chris, interpretato da Bradley Cooper, sente che qualcosa sta cambiando nel mondo e decide di dover dare il proprio contributo arruolandosi nel temerario corpo militare dei Seal.
5) Star Wars VII – Il Risveglio della Forza: la recensione
Una cosa è fare un film ed avere un successo planetario capace di scrivere il nome della tua creatura in imperiture classifiche che costringano a citarlo ogni qualvolta si parla di numeri (e in questo è maestro James Cameron con opere come Titanic e Avatar). Un’altra creare un qualcosa che vada oltre l’incredibile successo del momento e generi una tale passione nei fan da potersi quasi definire una religione laica. E a riuscire in questo miracolo terreno sono solo in pochissimi tanto che la lista potrebbe esaurirsi anche ad un unico nome: George Lucas.
4) Cinquanta sfumature di Grigio: la recensione
Lo dirò senza preamboli: mi aspettavo di peggio. Il film in sè non è malvagio, malgrado non regga affatto il confronto con il libro e, dato che è discutibile il livello perfino della pagina scritta, è inevitabile avere i propri dubbi circa l’adattamento del primo dei (presupposti) tre film della saga. Quello che è stato il maggior problema di questa pellicola – il primo, arriveremo agli altri tra un secondo – è stata la quasi maniacale attinenza al libro. In alcuni casi questa scelta paga, in altri no: le scene sono descritte molto bene nel libro di E.L. James, in particolare grazie ai pensieri continui di Ana, che permette di analizzare la situazione con quel pizzico di razionalità mancata che aggiungiamo noi, persone adulte e realiste.
3) Si accettano miracoli: la recensione
Miracolo: evento straordinario, al di sopra delle leggi naturali, che si considera operato da Dio direttamente o tramite una sua creatura; nel linguaggio comune, per estensione, anche un fatto eccezionale che desta meraviglia. Queste la definizione di miracolo secondo Wikipedia. Questa la premessa del film di Alessandro Siani, qui alla sua seconda prova come regista alla ricerca del bis del successo di pubblico ottenuto con il precedente “Il principe abusivo”. Costretto ad un forzato esilio dalla caotica Napoli e da una vita da manager rampante da scontare in un immaginario paesino della costiera Amalfitana sotto la tutela del fratello don Germano (Fabio De Luigi) e della sorella Adele (Serena Autieri), Fulvio si mostrerà pronto a sfruttare proprio la credulità popolare in un miracolo fasullo come rapido mezzo per raddrizzare la pericolante situazione finanziaria dell’orfanotrofio gestito da Germano e trasformare l’arretrato paese in una efficace macchina da soldi. Fino all’inevitabile happy ending che rimette tutto a posto e corona l’immancabile storia d’amore.
2) Il Ponte delle Spie: la recensione del nuovo film di Spielberg e Tom Hanks
Titolo: Il ponte delle spie – (originale: Bridge of Spies)
Anno:2015 – Durata: 141 minuti
Regia: Steven Spielberg
Sceneggiatura: Matt Charman, Joel e Ethan Coen
Cast principale: Tom Hanks (James Donovan) Mark Rylance (Rudolf Abel)
Il ponte delle spie è un film ben fatto, con un gran attore come Tom Hanks e che cerca di barcamenarsi tra due assoluti: da una parte un cinema che sai utile a dare un messaggio, prendendo uno spunto che come metafora possa servire per far pensare senza nominarli temi attuali, mentre dall’altra sente l’esigenza di costruire un thriller che sia orientato al tema spionistico con un buon ritmo.
1) Padri e figlie: la recensione del nuovo film di Gabriele Muccino
Il nuovo film di Gabriele Muccino è un inno delicato all’amore più primordiale che esista, il più ancestrale che ci sia: quello di un genitore per il proprio figlio.
Dal titolo del film non è difficile capire di cosa tratterà la pellicola, eppure non è così scontato. La storia di Jake Davis (Russel Crowe) e di sua figlia Katie (Amanda Seyfried) si colora di più sfumature.
Subito nei primi minuti, assistiamo all’incidente stradale che vedrà la morte di Patricia Davis, mamma e moglie amorevole. Da qui partiranno poi quelle che sono le linee guida di tutto il film. Jake, scrittore affermato, rimasto solo inizia a soffrire di disturbi psichici. Violenti attacchi epilettici lo costringono a farsi ricoverare in un centro specializzato e a lasciare l’adorata figlioletta in custodia agli zii per 7 mesi.