
Arrow: Recensione dell’episodio 3.16 – The Offer
Un episodio primordiale, si potrebbe dire “di sbandamento” per Oliver Queen, che ad un certo punto si arrovella su pensieri e domande a cui si credeva avesse trovato una risposta già da molto tempo. La ricerca al perché della crociata è un qualcosa che dovrebbe essere già affrontato e superato. In realtà è l’offerta di Ra’s al Ghul a mandare i pensieri del vigilante in cortocircuito: una offerta che alletta Oliver perché lo porterebbe in una posizione di potere a cui sa di non riuscire ad aspirare rimanendo semplicemente Arrow. Il punto è che Arrow è nato per proteggere e ripulire Starling City, non il mondo. E’ per questo che appena tornato da Nanda Parbat la prima cosa a cui si dedica è buttarsi nel classico caso della settimana; a quanto pare in una città piena di super eroi mascherati ci sono criminali che hanno ancora il fegato di fare rapine: complimenti per il coraggio!
Il caso di Murmur, il cattivo con le labbra cucite, in realtà, stona un po’ con le aspettative del pubblico. E’ come se improvvisamente si dirottasse l’attenzione, tutta catturata da Ra’s al Ghul e dalle supposizioni circa la sua offerta, in una storia della quale lo spettatore farebbe anche a meno. In un certo senso smentisce le aspettative di tutti coloro che pensavano che il telefilm si stesse indirizzando verso una maggiore introspezione con una trama in continua evoluzione su se stessa: non credo si arriverà mai a questo, si è capito, ma sulla delineazione psicologica dei personaggi qualcosa almeno è in lavorazione. Fatto sta che l’episodio non è da bocciare, è anzi in linea con quello che ci si aspetta da Arrow.
Il rifiuto dell’offerta a cui Oliver arriva dopo una lunga riflessione, matura sia grazie alla dichiarazione di guerra del capitano Lance sia grazie a Felicity (senza dimenticare la bellissima scena di Diggle che vorrebbe strapparsi quei capelli che non ha, solo sentendo Oliver parlare a vanvera). Il capitano gli permette di realizzare che Arrow non esiste e non salva la gente solo per essere gratificato e sentirsi realizzato. La bionda invece si conferma ancora una volta essere l’unica persona che riesce a parlare dritta al cuore e alla mente di Oliver e fargli ritrovare (perché di questo si trattava) le motivazioni che lo avevano da sempre spinto al vigilantismo. La stessa Felicity riesce a capire quale sia la natura del dubbio: non solo l’offerta, ma anche un assestamento necessario ma finora mai affrontato da quando Oliver è tornato dal mondo dei morti. Tutti i membri del Team Arrow cercavano di capire per cosa combattevano: adesso è il suo turno di ritrovare le motivazioni.
Un appunto anche sul personaggio di Ra’s Al Ghul, che finalmente in questa puntata si stacca dal personaggio dell’universo fumettistico per incarnarsi in un personaggio da serie televisiva. All’apparenza generoso e collaborativo, in realtà non ha nessuna voglia di chiedere ma solo di ordinare. Nonostante abbia fatto capire ad Oliver che la Lega degli Assassini non deve necessariamente portare morte perché la volontà del capo è volontà di tutti, egli sembra intenzionato ad ogni costo ad ottenere una risposta p
Note sparse di fine recensione che rischiavano il taglio:
-Mi è piaciuta la scusa usata da Ras di dire che ha scelto Oliver come suo erede non tanto perché è il protagonista della serie, ma perché chi sopravvive alla lama del Demone diventa il Demone. Ha persino dovuto inventarsi tutta una profezia.
-Pensavamo ci facesse qualcosa con quell’armatura Ray Palmer, ma a quanto pare l’appuntamento per svolazzare un po’ in giro per Starling City è rimandato al prossimo episodio. Bravo, tieniti stretta Felicity per ora.
-Capitolo flashback: punto più basso in assoluto, sto cercando di rimuovere la possibilità che Shado possa essere risorta (centrerà mica il pozzo? Ci sarà una scena in cui ci informeranno che non abbiamo visto niente e che dobbiamo dimenticare tutto?). Continuano a piacermi sempre di meno questi ricordi.
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3.16 The Offer
Olivercentrico
Valutazione Globale
Bello, mi è piaciuto e emozionato come non succedeva da un po’. E sono sorpresa perchè per tutto l’episodio mi hanno quasi fatto desiderare che Oliver dicesse sì a Ras, e che anzi, fosse proprio quello che doveva essere fatto.
Alla fine il tutto si risolve in modo semplicistico con le parole di Felicity (che ha un po’ rotto… lo so, è brutto dirlo) e Oliver che si ricorda che lo fa per donne e bambini. Ma come abbiamo visto la soluzione non sarà così semplice.
Il tutto è farcito di belle interazioni tra i personaggi. L’immancabile confessione a Diggle e anche lo strano rapporto creatosi con Malcom. Thea, Lance, tante emozioni. Bello! E un Oliver così combattutto e un po’ sconfitto dalle sue stesse scelte mi emoziona e mi commuove sempre un po’.
Ormai i flashback si cerca solo di dimenticarli… ma era davvero Shado quella???
Secondo me i Flashback in questa stagione sono utili soltanto per fare dei parallelismi tra il presente e il passat, ovvero per spiegare le situazioni del presente attraverso le soluzioni a problemi già risolti in passato (vedi il caso della meditazione di Roy nel presente fatta da Oliver e quella di Oliver nel passato fatta dalla giapponese.) Shado può essere considerata il cliffhanger della puntata perché rimetterebbe in discussione e manderebbe a farsi benedire tutto ciò che è successo nella stagione scorsa,dando nuova linfa per altro al personaggio di slade. In ogni caso la puntata è stata bella e il fatto di introdurre Murmur è stato intelligente perché ha garantito una sotto trama caratteristica della serie. Dunque non è vero che non ha garantito un approfondimento psicologico dei personaggi perché comunque la sotto trama ha dato spago lo stesso alla cornice della storia in quanto Ras ha sfruttato i trafficanti di diamanti come pretesto per diffondere la notizia che Arrow è un criminale e che è tornato a mietere vittime. Quindi mi dispiace ma mi trovo in disaccordo con la recensione proprio per questo motivo: la scena finale ha dato senso a quella storiella che sembrava messa li per sbaglio.
Mi trovi in disaccordo sui flashback: secondo me il rimettere in discussione tutto ciò che è successo finora è un punto debole, molto debole. Certe questioni si chiudono e si va avanti con la trama dando linfa nuova a situazioni nuove.
Non ho detto che la puntata non ha garantito approfondimento psicologico, ho detto che qualcosa si è mosso da questo punto di vista, ma bisogna capire se continueranno così per il resto della stagione oppure se le decisioni prese in questa puntata saranno momentanee (tipo che ci ritroviamo oliver tra due-tre puntate a chiedersi di nuovo le stesse cose, ma non credo).
Mi piace invece quello che hai detto sulla sottotrama, e concordo sul fatto che la puntata sia stata bella. Il caso stonava un po’ per il modo brusco in cui è stato inserito, questo intendevo.
Ma gli Olicity feels mi stanno uccidendo…