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Il Ragazzo Invisibile: 5 buoni motivi per recuperare la saga cinematografica di Gabriele Salvatores

Eccoci qui a parlare nuovamente de Il Ragazzo Invisibile. Chi ci legge frequentemente sa quanto questa saga cinematografica ci abbia stregati sin dall’uscita del primo capitolo. Proprio per questo abbiamo deciso di organizzare una maratona tematica e rallegrare queste serate autunnali con i primi due film della saga, in attesa di poterla rivedere presto sul grande schermo con altri capitoli inediti.

Domenica scorsa per evitare il gran caldo pomeridiano e il diluvio serale abbiamo deciso di riguardare sia la prima, sia la seconda pellicola. E dove abbiamo pianificato la visione della saga fantascientifica diretta da Gabriele Salvatores se non nella città di Trieste che fa da sfondo alle (dis)avventure del protagonista?

Cosa narra Il Ragazzo Invisibile.

Uscito in Italia nel 2014, Il Ragazzo Invisibile è incentrato su Michele Silenzi (interpretato da Ludovico Girardello), un tredicenne di Trieste figlio di una poliziotta single (Valeria Golino). Per una festa di Halloween, Michele decide di comprare un costume da supereroe in un negozio cinese e inaspettatamente, dopo aver indossato questo costume, scopre di avere il potere dell’invisibilità.

Strabiliato dal potere, dopo una prima titubanza, il ragazzo decide di usarlo immediatamente a fin di bene vendicandosi degli atti di bullismo subiti a scuola. Sino a quando uno sconosciuto rapisce Stella (Noa Zatta), la compagna di classe della quale Michele è innamorato. E’ così che il ragazzo intraprende una strabiliante avventura che lo porterà a sfidare un gruppo di malvagi dotati di super poteri per salvare la ragazza che ama e a conoscere la storia del suo passato.

Leggi Anche: la recensione de Il ragazzo invisibile

ragazzo invisibile 2

Il sequel: Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione

Vincitore dell’European Film Award e del Minsk International Film Festival Listapad come miglior film per ragazzi nel 2015, Il ragazzo Invisbile ha ottenuto la possibilità di un continuo grazie all’ottimo riscontro di critica e pubblico. Ed è così che arrivato nel 2018 anche Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione. Diretto da Gabriele Salvatores, questo sequel riprende la storia dove la prima pellicola ci ha lasciati.

Il film ci mostra Michele sedicenne alle prese con una vita più difficile di quanto potesse immaginarsi. La famiglia è un lontano ricordo così come Stella, la ragazza della quale è da sempre innamorato, che ora fa coppia con il compagno di classe Brando. Ma l’arrivo in città di una nuova ragazza, Natasha (interpretata da Galatea Bellugi) con il potere della pirocinesi, la capacità cioè di controllare il fuoco con la forza del pensiero, poteranno Michele ad intraprendere un’altra straordinaria avventura, sempre tra le strade della sua amata Trieste.

Leggi Anche: la recensione de Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione

Cinque motivi per recuperare la saga de Il Ragazzo Invisibile.

Ovviamente ho adorato entrambi i film ed è per questo che mi ritrovo qui a consigliarvene la visione, nel caso non abbiate avuto l’opportunità di godere di questa saga alla sua uscita nei cinema. Ecco dunque i miei cinque buoni motivi per recuperare Il Ragazzo Invisibile.

Ambientato a Trieste.

“Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore…” – Umberto Saba

Lo ammetto, parlare della location e utilizzarla come ragione per recuperare un film potrebbe risultare, a prima vista, molto strano. Eppure a mio avviso è proprio Trieste, location scelta per questa saga di fantascienza made in Italy, ad essere un motivo importante per vedere Il Ragazzo Invisibile. Dopo anni durante i quali molte cittadine e città italiane di frontiera sono state messe in secondo piano nelle produzioni italiani e internazionali per prediligere metropoli di più ampia risonanza come Milano, Roma e Venezia, è davvero un motivo di grande felicità e orgoglio nazionale vedere che Trieste è stata scelta da Gabriele Salvatores e dalla crew per far da sfondo alle (dis)avventure di Michele Silenzi.

Lo confesso, io sono di parte perchè da sempre adoro Trieste. Ed è forse grazie a questa mia passione che ho visto sin da subito questo film con altri occhi, apprezzando immediatamente come il regista sia riuscito a valorizzare la città usandola in maniera molto funzionale rispetto alla trama raccontata. Solo chi ha amato o ha già visto Trieste ha potuto scorgere, in alcune scene del film, scorci della città e aspetti tipicamente triestini che gli abitanti e gli amanti di Trieste adorano: il porto vecchio, i bagni, l’Università degli Studi e lo stesso Ursus, la gigantesca gru galleggiante realizzata nel 1913 che da costruzione mastodontica è diventata, nel corso degli anni, uno dei più amati simboli della città.

Spero che con il successo de Il Ragazzo Invisibile molti italiani e stranieri abbiano riscoperto Trieste, perchè sebbene sia una città di frontiera è davvero un gioiello nazionale del quale esser fieri. E se non l’avete mai vista, vuol dire che recuperare questo film vi permetterà di immergervi, cinematograficamente parlando, nelle strade triestine prima di poterle vedere direttamente di persona.

Una saga di supereroi tutta italiana.

Siamo sinceri, sono già state realizzate moltissime saghe di supereroi certamente più famose e più riuscite de Il Ragazzo Invisibile. I cast e i budget americani decisamente stellari hanno sempre portato alla produzione di pellicole davvero di altro livello, ma poter godere di una saga di fantascienza tutta made in Italy è un aspetto, a mio avviso, che non deve passare in secondo piano.

Il Ragazzo Invisibile è un film nettamente diverso dai soliti blockbuster americani. E’ incentrato sul classico protagonista sfigato che scopre per caso di esser dotato di super poteri, ma l’ambientazione e la trama allontanano sin da subito il film da qualsiasi altra saga di supereroi americana che da anni ha invaso i cinema di tutto il mondo. Questo aspetto porta la pellicola ad avere una “marcia in più” e per questo deve essere amata dal pubblico italiano.

La multimedialità della saga.

La saga di Michele Silenzi è addirittura multimediale perchè supera i confini del grande schermo per approdare anche alle pagine cartacee. La saga è infatti disponibile anche in versione graphic novel, e i fumetti permettono al telespettatore di approfondire alcuni aspetti de Il Ragazzo Invisibile che non sono stati raccontati nel film.

Ho avuto l’opportunità di leggere sia la prima sia la seconda graphic novel questa estate e devo ammettere che è davvero interessante. Il primo volume racconta tre diversi aspetti narrativi del film: la vita di Michele, il passato di Andreij e il presente di entrambi i protagonisti. Queste storie sono state disegnate rispettivamente da Giuseppe Camuncoli, Alessandro Vitti e Werther Dell’Edera. Il secondo volume scritto da Diego Cajelli e disegnato da Giuseppe Camuncoli, Elena Casagrande, Mario Del Pennino e Roberto Di Salvo è anch’esso stato realizzato con la supervisione di Gabriele Salvatores e degli sceneggiatori del film, ma aggiunge nuovi elementi, personaggi e punti di vista non raccontati nella seconda pellicola della saga di supereroi tutta italiana.

La colonna sonora.

Altra grande caratteristica di questa saga cinematografica è la colonna sonora. Tralasciando i grandi successi utilizzati come “Clint Eastwood” dei Gorillaz, quel che mi ha fatto letteralmente innamorare sono i brani realizzati ad hoc dal pianista, compositore e direttore d’orchestra italiano Ezio Bosso. Ascolterei per ore in loop “Little Introduction to the Invisibility“, il tema principale del film. Per non parlare di “I’m not Belong Here (A Run)” e ancora “Escapes“.
Indicare solo alcuni brani non è facile, sicchè vi consiglio vivamente di ascoltare tutta la soundtrack per farvi un’opinione.

La regia di Gabriele Salvatores.

Infine non potevamo citare come una delle ragioni per recuperare Il Ragazzo Invisibile colui che ha reso possibile questo film: il regista Gabriele Salvatores. Premio Oscar nel 1992 per il miglior film straniero con Mediterraneo, Gabriele Salvatores è indubbiamente una delle icone cinematografiche italiane di tutti i tempi. Negli anni questo regista e sceneggiatore italiano ha realizzato moltissimi film di successo entrati nel cuore degli spettatori. Il Ragazzo Invisibile ha segnato il suo ritorno al mondo della fantascienza.

Noi l’abbiamo incontrato al Lucca Comics & Games proprio durante la sua promozione de Il Ragazzo Invisibile e anche dal vivo ne siamo rimasti piacevolmente colpiti. Per questo vi indirizziamo subito all’intervista fatta al regista proprio durante il Lucca Comics & Games.

Mara D.

Founder e Admin di Telefilm-Central.org. Amante delle serie tv, del cinema e dell'universo Internet :-)

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