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Game of Thrones: HBO non si accontenta di 7 stagioni

Dopo il successo straordinario delle prime quattro stagioni di Game of Thrones e a meno di un mese dall’arrivo della quinta, i due showrunners, David Benioff e Dan Weiss, si preparano nei prossimi due anni a concludere la produzione della fortunata series.
Il progetto seriale, partito nel 2011, come da accordi economico-produttivi siglati con la premium cable americana HBO, vedrà infatti la propria conclusione nel 2017. Ma HBO è davvero pronta a fare a meno di uno dei prodotti seriali più apprezzati degli ultimi cinque anni?
David Benioff e Dan WeissSe da una parte Benioff e Weiss non hanno dubbi a riguardo, facendo capire che stanno già cominciando a posizionare tutte le pedine per garantire una final season all’altezza, il programming president di HBO, Michael Lombardo, preferirebbe prolungarne la produzione almeno fino al 2020, arrivando alla decima stagione. Un’affermazione importante che comporterebbe un’inversione di tendenza nello scenario seriale americano, visto che la maggior parte delle evergreen la cui produzione supera le otto stagioni, si mantiene su broadcast network e basic cable.
In attesa però che Lombardo e i due showrunners Benioff e Weiss si mettano a tavolino a discuterne, si cominciano a profilare due alternative possibili nel caso le trattative non portassero ad una fumata bianca. La prima, meno percorribile, ma spinta in maniera particolare dall’autore del ciclo de Le cronache del ghiaccio e del fuoco, George R.R. Martin, vedrebbe la realizzazione di un film a conclusione della saga. Un’opzione che incontra però la ferma opposizione dello stesso HBOLombardo, consapevole della scorrettezza formale di un progetto del genere nei confronti degli abbonati di HBO che dal 2011 seguono la series. Sulla scia del successo di Better Call Saul, sembra invece più realistica l’idea di uno spin-off, che prosegua singolarmente una delle infinite linee narrative dei personaggi di Game of Thrones, morti o vivi che siano. Una tendenza produttiva non certo nuova, che vede le sue origini alla fine degli anni 70′ nel telefilm de Il tenente Colombo (Mrs Colombo,1979) e che ha permesso ad AMC di rimanere a galla grazie all’avvocato Saul Goodman, nonostante la fine dopo sei stagioni di Breaking Bad. A sottolineare ancora di più la realizzabilità di uno spin-off, sono le stesse opere letterarie di Martin, che in queste settimane è in libreria con “La principessa e la regina“, in cui rivela le vicende all’origine della casa Targaryen e che ha già scritto diversi racconti antecedenti alla saga del Trono di Spade.
In attesa dunque di conoscere meglio il futuro di una delle series più appassionanti degli ultimi anni, non ci resta che proseguire il countdown verso l’inizio della quinta stagione.

Daniele Barberio

Laureato in Comunicazione e laureando in Televisione e Cinema, ha una grande passione per la serialità internazionale, il cinema e la letteratura cinematografica. Particolarmente sensibile alla piaga delle mensole imbarcate, collabora in segreto con IKEA, progettando e collaudando librerie sempre più grandi e resistenti.

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