
Looking: recensione dell’episodio 2.02 – Looking for results
Nel corso della vita capitano a tutti dei momenti dove si va incontro a piccoli crolli emotivi. C’è chi, con grande forza d’animo e una bella dose di coraggio, riesce a superarli da solo, senza l’aiuto di nessuno e c’è chi invece trova più fatica a venirne fuori, non riuscendo a far finta di niente e cercando il supporto delle persone che gravitano intorno. Quest’ultimo è il caso di Patrick, che piomba nella paranoia più totale poiché si convince di aver contratto l’HIV dopo un rapporto anale non protetto con Kevin.
Patrick dà il via ad un tragitto che tutti dovrebbero evitare: farsi la diagnosi da solo. Solo perché sull’addome gli sono comparsi piccoli rush cutanei non vuol dire che abbia per forza contratto l’HIV. Ma la paura continua ad assillarlo e lo spinge inutilmente a trovare un riscontro della sua eruzione su internet, telefonare ad un centralino di assistenza per sieropositivi e tormentare Augustin e Dom che altro non gli dicono di tranquillizzarsi e di togliersi ogni dubbio facendo il test.
Ma la spinta per farsi le analisi la trova inaspettatamente da Richie, che si presenta a casa di Patrick quando trova per strada uno sfatto Augustin dopo una notte di sballo completo in un locale gay. La conversazione tra i due ex è tenera e delicata. Patrick finge di non vedersi con nessuno e tantomeno di avere una relazione, ma questo lo porta ad affrontare la situazione e a mettere un punto finale al suo tormento. Decide così di farsi il test HIV in una farmacia (la Sanità italiana avrebbe molto da imparare sulla facilità con il quale in America è facile controllare il proprio stato di salute) che risulta negativo.
In Looking for results resta poco spazio per Augustin e Dom. Il primo, nonostante il negarlo agli amici, non ha ancora superato la rottura con Frank e la sua vita, di uomo e di artista, sembra smarrirsi in eccessi che ti promettono il paradiso ma ti portano dritto all’inferno. Il secondo continua la relazione aperta con il compagno, anche se trova un po’ di difficoltà nel confessare di aver fatto sesso nello chalet in montagna con un’altra persona.
Looking continua a piccoli passi il suo percorso di crescita con un episodio che vuole anche sensibilizzare il pubblico sulla piaga del virus HIV e di quanto sia semplice, gratuito e anonimo verificarne la presenza nel proprio organismo mettendo fine ad inutili tormenti e paure.
2.02 - Looking for results
Ipocondriaca
Valutazione Globale
Questa second stagione è iniziata benissimo. Si vede che gli sceneggiatori hanno preso atto delle critiche ricevute e ora i 30 minuti di durata sono ben utilizzati, in particolare trovo anche il tono generale più scanzonato il che si accorda bene al tenore della serie e a quello che si propone!
Il balletto di Russell Tovey sulle note di Do What You Like dei Take That, rimarrà impresso nella mia memoria XD