
Younger: i 5 motivi per recuperare la serie
Esistono molte serie TV: ci sono quelle fantasy, i thriller psicologici, i gialli, le commedie e poi ci sono quelle serie tv perfette per i pomeriggi piovosi a casa, davanti a una bella tazza di cioccolata calda.
Quelli divertenti che, qualsiasi sia il tuo umore, non ti fanno pensare a niente e infine, quelli che ti fanno sorridere anche solo guardando la sigla.
Younger è uno di questi.
Io l’ho scoperto per puro caso, leggendo un articolo dove era consigliato.
All’inizio ero titubante, ma quando ho letto che era ambientato nel mondo dell’editoria la curiosità è venuta da sé.
Da divoratrice di libri quale sono, questo mondo mi ha sempre affascinato e non avevo mai sentito parlare di una serie del genere così l’ho iniziata subito.
Me ne sono innamorata! Ho finito in due giorni la prima stagione e poi ho iniziato la seconda. L’unico vero problema è che ogni puntata dura solo 20 minuti.
Ma partiamo con ordine.
Ecco i 5 motivi per recuperare assolutamente Younger:
5. È stata prodotta dal produttore di Sex and The City.
Già questo è di per sé un motivo per iniziare la serie. Sex and The city era il must dei primi anni 2000, la serie che ha incollato alla TV una generazione di ragazze che ora sono diventate donne. Forse loro si potrebbero rivedere in Liza Miller (Sutton Foster), la protagonista di Younger.
Liza è una donna che alla soglia dei quarant’anni arriva ad un bivio nella sua vita. Venti anni prima aveva lasciato il lavoro per occuparsi della figlia, ma nel momento in cui Caitlin diventa grande e indipendente e contemporaneamente il matrimonio di Liza va a rotoli, si ritrova senza nulla.
Inizia a cercare lavoro ma alla sua età e quasi senza esperienza nessuno la assume, così decide di fingersi una ventiseienne.
È una grossa menzogna, che piano piano si ingrandisce, ma nel telefilm viene raccontata in maniera così naturale e leggera che non si avverte nessun senso di pesantezza.
È un inno alla giovinezza e anche una critica al mondo del lavoro di oggi. Troppo chiuso e di mentalità ristretta.
Chiunque ha amato Sex and The City potrà amare anche Younger, proprio perché non ha le pretese di diventare un colossal come il primo, ma nel suo piccolo è come una medicina della giovinezza.
4. È divertente
Younger non è una serie comica, ma presenta quella comicità tipica anche di Sex and The City. È ironico senza essere pesante. Una vera iniezione di leggerezza e brio. La protagonista, trovandosi a mentire su tutta la sua vita, spesso finisce in situazioni difficili ma molto comiche.
3. Parla dell’editoria
Come ho già detto non è un settore di cui si parla molto, anche perché nel mondo reale è un po’ in crisi. Ma per gli amanti dei libri esso risulta molto affascinante.
È come la caverna da cui escono delle monete d’oro. Le monete sono i libri e noi vogliamo capire come funziona il meccanismo: dalla scoperta alla pubblicazione.
In questo telefilm abbiamo finalmente modo di scoprirlo!
Liza è l’assistente di Diana, una quarantenne incaricata nel settore marketing; mentre Kelsey è una giovane editrice che diventa subito amica della protagonista.
Anche se il mondo dell’editoria non vi dovesse piacere è interessante vedere come funziona la vita sia lavorativa che mondana delle due ragazze a New York.
2. Il cast
Il cast è grandioso. La protagonista, anche se oggettivamente dimostra più di 26 anni, è bravissima nel suo ruolo e incarna perfettamente Liza: una donna un po’ impacciata, altruista che riesce a trovare una soluzione anche nelle situazioni difficili.
Anche il cast maschile è ottimo. Non solo per l’indiscutibile prestanza fisica (*cof cof *Nico tortorella)
E… dulcis in fundo, nel cast c’è Hilary Duff.
Un’attrice di tutto rispetto, che già all’età di 14 anni riusciva a tenere incollate davanti alla tv milioni di fan.
La ricordiamo nella mitica serie “Lizzie Mcguire” e nei film “Nata per vincere” o “Material Girls“.
Anche se non è la protagonista ha un ruolo chiave per la trama, e la sua presenza dà alla serie una marcia in più.
1. È originale
La trama non è per niente scontata. Il punto di partenza è la classica crisi di mezza età, ma gli sviluppi sono totalmente inaspettati.
Oltre ad aver aggiunto cose della vita moderna non comuni nel mondo della televisione: i lavori dei vari personaggi, i neologismi americani, il viaggio in India della figlia.
Il tutto non è assolutamente banale o scontato.
Certo, non stiamo parlando di una trama molto complicata.
Questo non è Games of Thrones o Grey’s Anatomy, ma proprio perché non ha queste pretese che è unico nel suo genere.