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Homeland: Alex Gansa parla di Brody e della quarta stagione

Spoiler: Attenzione l’articolo è spoiler se non avete seguito la terza stagione in contemporanea USA

Dopo sole tre stagioni, Homeland si trova già ad un punto di svolta fondamentale, incamminandosi verso un reset nella quarta stagione, dopo che il finale della terza ha visto morire uno dei protagonisti della serie, Nicholas Brody. Il personaggio, interpretato da Damian Lewis, che già in questa stagione era stato ridimensionato, soprattutto nella prima parte, dopo aver avuto un ruolo fondamentale nella missione di Saul e Carrie in Iran, è stato sottoposto ad un’impiccagione pubblica, in una scena che il pubblico difficilmente dimenticherà.

La serie dovrà, quindi, fare i conti con l’assenza, sicuramente, pesante, di un personaggio che è stato protagonista, insieme a Carrie. A parlare del futuro senza Brody di Homeland è Alex Gansa in un’intervista per Hollywood Reporter.alex-gansa

A che punto avete deciso che l’episodio sarebbe stato la fine di Brody?

“E’ stata una delle prime decisioni di questa stagione. Già a Gennaio scorso ci siamo detti che questa sarebbe stata la stagione alla quale Brody non sarebbe sopravvissuto, ma sulle modalità le decisioni non sono state prese fino a Settembre. Sapevamo che il suo percorso fosse finito, dovevamo solo decidere come sarebbe morto”.

C’era una parte di voi che avrebbe voluto che fosse presente anche nella quarta stagione?

“L’idea era sicuramente un’opzione all’inizio. Abbia riflettuto a lungo su quanto territorio emozionale avessimo coperto, non solo in merito a Brody, ma anche per quanto riguarda la sua relazione con Carrie. Non era rimasto nulla da esplorare. Anche la sua presenza limitata in questa stagione è legata allo stesso problema. Volevamo che Brody fosse presente solo se ci fosse una ragione abbastanza forte e non semplicemente per il piacere di esserci. Era presente quando era necessario che lo fosse e più ci avvicinavamo alla fine, più il rischio che morisse diveniva reale”.

Episode 302Gli episodi senza Brody vi hanno dato fiducia nel decidere di continuare senza di lui?

“Era una sorta di test. Abbiamo fatto una serie di episodi senza di lui e questo ci ha dato la possibilità di introdurre nuovi personaggi, personaggi che nella prima e nella seconda stagione non hanno avuto molto spazio. Abbiamo aggiunto nuovi personaggi, come Lockhart. La performance di Tracy Lett è stata spettacolare, così come quella di Nazanin Boniad, che interpreta Fara. Sono personaggi che abbiamo avuto la possibilità di esplorare e arricchire, potendo testare la possibilità o meno di poter fare a meno di Brody. Credo che ci siamo riusciti e questi personaggi sono riusciti a dare vita alla serie anche senza il suo personaggio principale”.

Cosa dici alle persona che non vedono la morte di Brody come ‘definitiva’?

“Sarà difficile uccidere Brody per sempre spiritualmente. Carrie ha la sua bambina, per Brody, in qualche modo resterà vivo. Ma vi assicuro che non ci sarà nessuna resurrezione, anche se lo spirito di Tony Almeida ci insegue. Lui è stranamente risorto nell’ultima stagione di 24. Se dovesse succedere mandatemi via, vi do il permesso”.

homeland 312fCome è venuta l’dea di un’esecuzione pubblica, anziché qualcosa di più improvviso?

“Ci è sembrato che dopo aver ucciso Akbari , a Tehran, fosse impossibile per Brody uscirne ed parso evidente che l’intenzione di Javadi fosse quella di catturarlo e farlo giustiziare il più presto possibile. Brody è instabile e volubile e Javadi sa che il posto più sicuro in cui possa stare è sotto terra.  Quello è il modo in cui giustiziano le persone in Iran, mettono loro un cappio alla gola e le tirano su: è umiliante e sadico. Il fatto che Carrie fosse tra il pubblico ci sembrava giusto, ha dato qualità al momento della morte pubblica”.

In un’intervista, Damian Lewis ha parlato di Brody come di ‘un mostro che gli autori non riuscivano a controllare’. L’avete mai vista in questo modo?

“Credo che il Dottor Grahan abbia parlato a Brody chiaramente nel terzo episodio: Brody è uno scarafaggio. Non c’è alcun dubbio che questo personaggio, sin dal primo momento, sia stato difficile da scrivere. E’ ambiguo e volubile, ed è talmente danneggiato. Ha passato 8 anni in prigionia, molti dei quali subendo torture. E’ difficile entrare nella sua testa, è sempre stato una sorta di enigma. E’ stato difficile anche il casting, ma siamo stati fortunati di aver trovato Damian Lewis, non so quanti attori sarebbero riusciti ad interpretare tanta complessità e profondità, mantenendo allo stesso tempo una certa imperscrutabilità. Non sapevi cosa aveva in mente fino all’ultimo momento, ed è una cosa difficile. E’ stata una sfida costante per Damian e per quanto fosse fuori controllo, lui è sempre riuscito a tenerlo a bada. Avevamo pensato di farlo morire nella seconda stagione, ma sono felice di come è andata, perché altrimenti non avremmo avuto questa stagione”.

homeland 312dHai detto che alla fine della seconda stagione avevate ancora molti dubbi sulla terza. A che punto siete adesso?

“Dobbiamo riorganizzarci per il prossimo anno. Se all’inizio della terza stagione avevamo poche idee, adesso ne abbiamo ancora meno. La serie dovrà affrontare una seria reinvenzione. Un’idea che vorremmo portare avanti è quella di vedere Carrie fare quello per cui è stata addestrata, ossia un ufficiale in un paese estero. Ma a parte questo, siamo ancora nella inevitabile e terrificante situazione del dover ricominciare da capo”.

E’ più liberatorio o intimidatorio?

“Credo sia liberatori, almeno lo spero. Lo sapremo dopo il primo mese di riflessione e discussione I nostri attori sono fantastici, abbiamo Claire, Mandy, Naz, Rupert, Tracy e F.Murray. Non iniziamo da niente, ma la serie sarà diversa. E’ eccitante e terrificante al tempo stesso”.

Homeland_307-04E avete ancora Mandy giusto? Perché il suo destino sembrava incerto.

“State tranquilli per quanto riguarda Mandy. La cosa importante è che Saul lavori per agenzie private. La CIA delega così tanto lavoro oggi giorno. Saul può anche non avere un ufficio a Langley, ma il suo legamn con la CIA non è rotto”.

Bibiana

"Shakespeare once wrote that life is about a dream, and that's exactly how i live my life. From one dream to the next."

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