Glee – 1.07 Throwdown
E’ da un paio di puntate che una consapevolezza mi ronzola allegramente in testa e questa puntata me ne ha dato la conferma: Glee ha trovato una sua forma, quel mix teen-comedy-musical che all’inizio arrancava e che ora, invece, è perfetto, nelle giuste dosi. Non ci sono tempi morti, le puntate sono perfettamente equilibrate e nessun ingrediente prevale. Certo la serie non è ancora perfetta (c’è da migliorare la caratterizzazione di alcuni personaggi), ma in quanto a ritmo e struttura lo è.
Veniamo a questo episodio, un “One Sue Show” in piena regola. Sue Sylvester è fenomenale nella sua cinicità e lo dimostra pienamente in qualità di co-direttore del Glee Club. Ora che è all’interno, il suo piano di far chiudere il club è un gioco da ragazzi. E lo fa con una dedizione quasi religiosa.
Come prima mossa, divide il gruppo: le minoranze con lei per fare del sano RnB e gli altri (Rachel, Quinn, Finn, Puckerman e qualche altro) con Will. Dopotutto Sue ha a cuore il problema e i bisogni delle minoranze, essendo un’indiana Comanche per un sedicesimo.
Decide così di appropriarsi del pianoforte e brucia gli spartiti di Will, perchè, secondo lei, farebbero venire ai ragazzi una sinusite cronica a causa dalla muffa che infestava quei fogli. Vuole distruggere Will, perchè non si fida degli uomini coi capelli ricci, in quanto non riesce ad evitare l’immagini dei microbi che depongono uova solforose. Geniale!
Ma Will non se ne sta a guardare e passa al contrattacco. Boccia tutti i Cheerios, rendendoli non più accademicamente idonei così da impedirli di far parte del gruppo atletico.
Arrabbiata da tale affronto, Sue porta dalla sua parte altri ragazzi che non si sentono soddisfatti e realizzati perchè fano sempre le voci nel coro, riducendo il gruppo di Will a tre: Rachel, Finn e Quinn.Ma nella loro guerra fredda, Will e Sue non hanno considerato il terzo giocatore: i ragazzi. Durante l’ennesima lite, dove Sue dà a Will del fallito e lui le da della donna senza classe che rimarrà sola per sempre, i ragazzi si ribellano. Basta! Il Glee Club dovrebbe essere divertente e loro non si divertono più. Tocca agli insegnanti trovare un accordo per andare avanti. Ed è proprio Sue che fa il primo passo: rinuncia ad essere co-direttore, perchè il Glee Club è troppo smielato e i ragazzi si fanno prendere dall’emozione. Che la perfida coach abbia deciso realmente di abbandonare il suo piano?! Ne dubito. E anche Will ha l’idea di essere appena passato dalla padella alla brace.
Nel frattempo, accadono due avvenimenti collaterali, al di fuori del Glee Club:
– con l’aiuto della sorella, Terri ricatta il suo ginecologo per poter permettere al marito di assistere all’ecografia. Il tutto è davvero esilarante;
– dopo aver deciso di dare la bambina in adozione, Quinn e la sua gravidanza diventano di dominio pubblico. Chi è stato a divulgare la notizia? Un blogger spinto da Sue, delusa che la sua pupilla non si sia confidata con lei.
Sul piano musical ci manteniamo su ottimi livelli. Abbiamo “No Air” di Jordin Sparks, una bellissima versione di “Keep holding on” di Avril Lavign cantata nel finale e “Ride with me” di Nelly, che i ragazzi cantano tutti insieme, proprio nel momento di maggior divisione.
Quasi volessero dire che la musica è il vero collante della serie e della vita.