
Alessandro Gassmann: 10 cose che non sai sull’attore e regista
Una carriera iniziata a 17 anni, un background stellare, con mamma e papà entrambi pilastri del mondo dello spettacolo. Non deve essere facile vivere nella pelle di Alessandro Gassmann, l’attore e regista italiano che in queste settimane è protagonista su Rai 1 della serie TV Un professore, remake della serie catalana Merlì.
Ma come è arrivato il figlio di Vittorio Gassman ad essere tra i protagonisti indiscussi della scena cinematografica italiana? Un attore che ha saputo reinventarsi, cambiare forma e personaggi con la stessa facilità con cui facciamo colazione al mattino. Ma scopriamolo insieme!
10 cose che non sai sull’attore e regista Alessandro Gassmann
Figlio d’arte e attore forzato

Non è un segreto che Alessandro Gasmann sia il figlio di Vittorio Gasman, attore e regista di fama internazionale. Quello che tuttavia in pochi sanno è che è stato proprio il padre a “costringere” il figlio ad entrare nel mondo dello spettacolo.
A 17 anni gira il film autobiografico Di Padre in Figlio, scritto e diretto da Vittorio. Muovendo i primi passi nel mondo dello spettacolo, non solo come attore televisivo ma anche teatrale, si rende conto che il mondo non fa per lui. Ma è solo quando viene chiamato “raccomandato di papà” che decide di studiare seriamente e dedicarsi per davvero alla sua carriera.
Ha cambiato il suo cognome
Potrebbe sembrare una sciocchezza ma prima di diventare Alessandro Gasmann, il cognome della famiglia d’arte aveva una sola “n”. Il cognome era stato cambiato dalla nonna dell’attore. “Volevo recuperare la storia familiare. Noi siamo ebrei. Io a metà, mio padre lo era per intero.”
Ora sul passaporto ha un cognome diverso da quello del famoso genitore, anche se la differenza è una misera “n”.
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Una famiglia “allargata”


Tutti sanno chi è il padre di Alessandro Gassmann. Quello che tuttavia non molti sanno è che l’attore e regista italiano ha ben 3 fratelli. O meglio, fratellastri. Il padre, infatti, ha avuto 4 relazioni importanti nella sua vita ed ha avuto un figlio da ciascuna delle sue compagne.
Proprio come suo padre, anche la madre di Gassmann è un’attrice. Si tratta di Juliette Mayniel. Lei e Vittorio Gasman hanno divorziato quando Alessandro aveva solo 3 anni.
Ha sofferto di attacchi d’ansia
Il mondo dello spettacolo è un ambiente difficile, che richiede compromessi e spesso molto più di questo. Introdotto a questa realtà fin da giovane, Alessandro Gassmann ha scoperto molto in fretta cosa richiede un simile ambiente.
Durante una puntata di Domenica In ha rivelato a Mara Vernier di aver sofferto di attacchi d’ansia. Questo l’ha costretto ad assumere dei tranquillanti per moltissimi anni.
Non è single: è un marito ed un papà


Nel 1998 ha sposato Sabrina Knaflitz, con cui ha celebrato 20 anni di matrimonio nel 2018. I due non sono tra le coppie “copertina”, che riempiono le prime pagine dei giornali di gossip o delle pagine di giornali scandalistici. Sono felici, in gamba e molto affiatati.
I due hanno un figlio, Leo Gassmann, che è nato lo stesso anno in cui i due sono convolati a nozze. Il figlio ha partecipato alla dodicesima edizione di X-Factor, arrivando alla semifinale del programma. Leo Gassmann ha anche vinto la settantesima edizione del Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte.
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Testimonial di profumi (e di tonno)
L’attore è stato scelto nel 1999 per essere il testimonial del profumo maschile Opium di Yevs Saint Laurent.
Molti anni più tardi, invece, è diventato il testimonial del tonno Rio Mare, ed è apparso in diversi spot televisivi. Oltre al tonno è stato anche testimonial dell’acqua Ferrarelle.
Prima di recitare, giocava a basket


Alessandro Gassmann può da sempre contare su un aspetto invidiabile, inclusa la sua altezza, che sfiora i 1,85 metri. Prima di diventare attore, la sua grande passione era proprio uno sport in cui l’altezza gli risultava utile: il basket.
Per anni ha militato nella serie B, prima di lasciare lo sport per la carriera nello spettacolo.
È stato un ragazz(in)o come tanti
A 17 anni Alessandro Gassmann ha confessato di essere stato un adolescente come tanti. Ha raccontato ad Amica:
Pensavo alla pallacanestro e alle ragazze. Il pomeriggio lavoravo nel servizio d’ordine del Piper, il famoso locale romano. Lo facevo per sfangare il biglietto di ingresso, ma mio padre non lo sapeva. Ero particolarmente scemo, giravo in vespa ore e ore.
La notte in cui l’Italia ha vinto i Mondiali di calcio ero a Sabaudia. Ricordo di essermi buttato in mare con la mia famiglia. La mattina dopo avevamo tutti le piattole. Evidentemente l’albergo in cui alloggiavamo era piuttosto pulcioso.
Non solo attore, anche regista


Per molti attori recitare può essere abbastanza, non per Alessandro Gassmann. Il figlio d’arte è stato il regista di Razzabastarda nel 2013, entrando di diritto nella rosa dei registi italiani.
Inoltre è anche il direttore del Teatro stabile del Veneto, il teatro “Carlo Goldoni”.
Ha un grande cuore
Ha avuto tanto dalla vita ed è solo giusto, secondo lui, restituire qualcosa di quel privilegio ai meno fortunati. Dal 2014, l’attore e regista italiano è impegnato con il UNHCR, una costola delle Nazioni Unite che si occupa dei campi di rifugiati in giro per il mondo.
Nello stesso anno in cui ha iniziato a collaborare con il progetto, ha fatto un viaggio di Giordania e Libano. Un viaggio che gli ha aperto e, inevitabilmente, l’ha cambiato nel profondo.