
White Collar: Recensione dell’episodio 6.01 – Borrowed Time
The greatest lies a con man tells are to himself, but if we are being honest, she’s right. We’re on borrowed time. Our sins catch up to us eventually.
Tornano le avventure della nostra bromance preferita della tv. Peter Burke e Neal Caffrey, uno agente dell’FBI, l’altro famoso truffatore, ci hanno divertito per anni con le loro avventure, ma è giunto il momento di chiudere la loro storia. L’episodio ‘Borrowed Time’ ha, quindi un compito molto difficile da sostenere: è l’inizio della fine e deve essere interessante abbastanza da farci pensare che quest’ultima stagione possa darci una chiusura col botto.
L’episodio in parte ci riesce, giocando, come succede spesso nella serie, sulla fiducia e sulla cooperazione che c’è tra Peter e Neal. I fatti sembrano dire che Neal sia scappato, ma Peter non vuole ammetterlo e fa bene. Sapere poi che Mozzie non è con lui gli dà la conferma: chi ha rapito Neal Caffrey e perché?
Si tratta di un ladro, conoscente di Rebecca – ve la ricordate? – che vuole costringere Neal a fare un colpo grosso per entrare nelle Pink Panthers – un nome più originale no? Il nostro truffatore sa bene come girare una situazione spiacevole in suo favore e convince il suo rapitore che per fare davvero colpo devono rapinare il capo dell’associazione, Woodford.
Intanto, riesce ad inviare dei segnali a Peter, che nel frattempo si sta facendo aiutare da Mozzie – spassosissime tutte le sue scene – e l’agente non impiega molto tempo a trovarli, proprio grazie alla connessione che c’è tra loro.
L’obiettivo è entrare in un edificio iper sorvegliato, così entrambi i team, Neal e il suo rapitore da un lato e la squadra dell’FBI con Mozzie dall’altro, elaborano un piano per farlo. Indescrivibile la faccia di Neal quando si ritrova Peter al posto di Fat Charlie, divertenti i continui commenti di Mozzie sul non rovinare il
Insomma, sembra che nulla sia cambiato in questi mesi di assenza dallo schermo, le dinamiche tra i personaggi rispettano gli standard a cui siamo abituati.
Il piano va avanti, ma non senza qualche intoppo. Un gancio acquistato da Peter/Fat Charlie si rompe – probabilmente perché manomesso dall’agente – ma Neal non si arrende e decide di passare da un grattacielo all’altro sorretto da una cintura. Ecco, va bene che Neal Caffrey può tutto, ma SERIOUSLY? Doveva essere una cintura di elevata qualità per affidare la sua vita ad un pezzo di cuoio.
A parte questo momento un po’ esagerato, è bello vedere Neal in azione da ladro, ma dalla parte dei buoni – anche se è una cosa già vista – con Peter e Mozzie che fanno tutto ciò che è in loro potere per aiutarlo – compreso sfasciare uno specchietto dell’auto di Woodford.
Alla fine Neal riesce a completare il piano e propone a Peter uno scambio: la sua libertà in cambio delle Pink Panthers. Ora sappiamo, quindi, che la sesta stagione si concentrerà sulla copertura di Neal nel gruppo di ladri e la prospettiva sembra molto interessante!
Tornati all’headquarter, giunge il momento per Neal di affrontare Rebecca. In fondo la ragazza ha aiutato Peter a trovarlo e lui non può dimenticare di esserne stato innamorato. Dopo una conversazione abbastanza toccante sul fatto che le persone come loro o vanno in galera o muoiono, la ragazza prende la pistola ad un poliziotto e si uccide.
Non è finita qui, abbiamo ancora una bella notizia e un colpo di scena di cui parlare. La prima è che Elizabeth è tornata da Washington – non potevo sopportare di vedere i Burke separati – perché è incinta! Che bella notizia! Il colpo di scena riguarda ciò che Neal dice a Mozzie a fine episodio: a quanto pare la libertà non è l’unica cosa che gli interessa. Cosa avrà voluto dire? Cosa sta organizzando? Speriamo di scoprirlo presto!
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6.01 - Borrowed Time
All'altezza delle aspettative
Valutazione globale
Bene questi due primi episodi che aprono la sesta e ultima (mini) stagione.
Neal viene rapito dall’ex collaboratore di Rebecca, il quale vuole a far parte delle “Pantere Rosa” il gruppo di ladri più abili e ricercati al mondo.
Per entrare a far parte del gruppo, l’uomo deve rubare qualcosa di molto prezioso e Neal gli offre il proprio aiuto.
Mozzie fà sempre sorridere e nel frattempo che non c’è Neal lo “sostituisce” sia all’Fbi facendo il lavoro di Neal,sia come “amico” di Peter pranzando con lui come faceva Neal.
Rebecca portata all’ufficio dell’FBI per essere interrogata prima “mandante” del rapimento di Neal, poi si pentegrazie allla mediazione di Peter e mette l’Fbi sulle traccie giuste per arrestare il suo ex collaboratore;intanto Neal riesce a rubare proprio nella cassaforte di Woodford, capo delle Pantere Rosa, e questo gli garantirà l’entrata nel gruppo.
Ritornato da Peter, Neal chiede di poter fare da spia all’interno del gruppo criminale per poterlo distruggere in cambio della sua definitiva libertà,
Peter salva Neal e riesce ad arrestare il suo rapitore.
Infine Rebecca mentre viene riportata in carcere si fa volontariamente sparare da un poliziotto fingendo la fuga e viene uccisa.