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Vikings: Recensione dell’episodio 4.04 – Yol

Ogni episodio di Vikings è sempre, irrimediabilmente una sorpresa. Che sia in negativo o in positivo, il drama di History Channel è ormai giunto ad un punto tale da impossibilitare l’indifferenza dello spettatore, che si sente risucchiato nei suoi drammi, politici e sentimentali, senza possibilità di scampo. In parte è merito di un cast eccezionale, in parte delle ambientazioni caratteristiche, in parte di una trama che si evolve e si differenzia, tanto da portarci a dimenticare la parola ‘prevedibile’, cancellarla dal nostro vocabolario e rievocarla solo in brevi e sporadici momenti (come quello in cui Ragnar nota per la prima volta la schiava di Aslaug: in quanti avevano intuito come sarebbe finita?).

vikingsRagnar, dato che siamo in tema, continua a costituire un fulcro fondamentale nella serie. In molti sospettavano che il capo famiglia Lothbrok ci avrebbe lasciato le penne, dopo le sue (dis)avventure parigine eppure, ancora una volta, non solo ha saputo rialzarsi e riprendersi ma, addirittura, tornare alle vecchie abitudini. Nella leggenda Ragnar si sposò più di una volta e, in quanto re, ebbe diverse amanti. Non ci sorprende scoprire che, ancora una volta, l’occhio lungo del re sia caduto lontano dal proprio letto nuziale. Aslaug, se vogliamo essere completamente schietti, ha dimostrato più e più volte di averlo stancato. La donna, per quanto bella e affascinante, si è lasciata andare ad un desiderio di potere che non è passato inosservato e ha man mano perso la fiducia di suo marito, nonché il suo amore. Per questo è bello rivedere un Ragnar giocherellone e felice, mentre conduce una spaventata Yidu nella casa che un tempo condivideva con Lagertha. Malgrado sia difficile per lo stesso Ragnar ammetterlo, per lui vale il detto ‘Si stava meglio quando si stava peggio’. Molte sono state le gioie della sua vita come re ma nessuna ha raggiunto i livelli della felicità che aveva condiviso con sua moglie ed i suoi due figli, quando ancora non era altro che un contadino e un pescatore, grande amico di Floki costruttore di navi e marito della Shieldmaiden Lagertha.

vikingsLe scene nella capanna sono abbastanza particolari, per non dire altro, e tentano (non riuscendoci a pieno) di trasportare anche lo spettatore nel trip che Yidu e Ragnar fanno grazie a erbette sconosciute. Non so fino a che punto fosse una scena necessaria ma, indubbiamente, colpisce nel segno, a partire dal serpente che Ragnar ingoia vivo, alle corde e le palle di fuoco che fa roteare in pieno stile giocoliere. Che abbia nascosto un passato al circo? Qualcosa ci dice, tuttavia, che questo sia stato l’ultimo momento privo di preoccupazioni che Ragnar abbia saputo assaporare prima di una nuova, travagliata sfida al suo potere. L’arrivo di Halfdan, infatti, non promette nulla di buono, così come non promettono nulla di buono le sue avances ad Aslaug. Che sia arrivano l’ennesimo guerriero pronto a sfidare Ragnar per sottrargli la sua corona? Lo dirò francamente: potrebbe, se vogliamo essere onesti, persino riuscirci! Ragnar non è più il gionvincello che era un tempo e, a meno che Bjorn non intervenga a salvare suo padre, viene spontaneo chiedersi fin dove riesca a spingersi la capacità di un uomo e quale sia il suo limite. Ragnar ha visto le porte del Valhalla, all’inizio di questa stagione, e benchè fosse un sogno è legittimo domandarsi se non sia una vera e propria profezia. Con questi vichinghi, si sa, nulla è inciso nella pietra.

vikingsUn’eventuale dipartita di Ragnar (che tuttavia non è né confermata né prossima) metterebbe di certo in luce la figura di Bjorn – come se fosse davvero necessario! Bjorn in questa stagione mi sta piacendo sempre di più. Da ragazzino succube di suo padre, è diventato un uomo in grado di far valere la propria persona, sia come figlio di re che come guerriero. L’ha dimostrato quando ha sconfitto un orso a mani nude e, adesso, quando ha ucciso il sicario ingaggiato da Kalf. Per quanto i ganci metallici mi abbiano quasi spinto a riconsiderare quello che avevo mangiato a pranzo (e non in senso buono) ammetto che la battaglia di Bjorn per la sua vita, nella desolata foresta innevata, ha fatto il suo dovere. Quello di provare come Bjorn non solo sia in grado di affrontare anche la situazione più difficile ma che sia anche il degno erede e figlio di Ragnar. Avrei voluto far partire una standing ovation per lui, quando è arrivato a casa della madre e ha preso la moglie dell’uomo che ha cercato di ucciderlo senza troppi complimenti. Insomma, Kalf e il suo amico biondino erano sul punto di piangere dal sollievo quando Bjorn se n’è andato senza minacciarli di morte. Io l’avrei fatto!

rollo gislaSe da un lato possiamo dire che i Vichinghi non si annoino mai, dall’altro anche la corte parigina pare aver ritrovato un po’ di brio, grazie soprattutto alla relazione tra Rollo e Gisla. La fanciulla, infatti, getta via le inibizioni davanti ad un uomo che finalmente parla la sua lingua e se la Gisla pre-Rollo era una frigida da prendere a schiaffi, quella post-Rollo è tutta un’altra storia. Diciamocela tutta: mica è da buttar via quel barbaro, no?! Di sicuro, ora che il loro matrimonio è consumato e la ragazza si è rassegnata a vivere la vita che ha e non quella che desidera, ne vedremo delle belle. La scena del pranzo di Natale è stato solo un assaggio! Un po’ come accade in Wessex. Personalmente ritengo che la situazione nel Wessex sia fin troppo calma. Certo, hanno salvato Kwenthrith ma, una volta che la donna aveva dimostrato il proprio apprezzamento per Aethelwulf (e viceversa), se non la guerra per riconquistare il proprio regno avrei almeno preteso una cat fight tra lei e Judith. Nulla, immagino che dovremo avere pazienza anche su quel fronte.

Un episodio che, come sempre, muove la trama di tanti passi in avanti, anche se non brilla in proprio tutte le inquadrature, eccelle nella storyline di Bjorn e di Rollo, regalandoci alcune scene davvero spettacolari. Ho i miei dubbi – legittimi – circa l’arrivo di questo fantomatico ex-pretendente di Aslaug e ho il sospetto che questa non sia che la fatidica goccia che farà traboccare il vaso, allontanandola ulteriormente da Ragnar. In compenso, abbiamo avuto almeno un piccolo lampo di Lagertha: quella donna ci manca quando non c’è!

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Kat

Cavaliere della Corte di Netflix e Disney+, campionessa di binge-watching da weekend, è la Paladina di Telefilm Central, protettrice di Period Drama e Fantasy. Forgiata dal fuoco della MCU, sogna ancora un remake come si deve di Relic Hunter.

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5 Commenti

  1. Al solito, ottima recensione! Quest’episodio è l’ennesima conferma di come non stupisce per nulla il fatto che Vikings sia la mia serie preferita, al pari con Black Sails. Bjorn superstar assoluta dell’episodio: il modo in cui si libera del berzerker e come, con tutta la calma del mondo, va a prendersi la moglie del creti-biondino, sono da esultanza in stile curva con lancio di fumogeni.
    Infine, concordo su una cosa: la scena del trip di Ragnar e “Cosa”, era proprio necessario?

  2. A proposito! Manca però un momento che potrebbe essere fondamentale per l’intero futuro della serie: Floki! Il dialogo col Veggente e quella che sembra a tutti gli effetti un’eredità lasciata dal vecchio rattus… dal vecchio veggente a quello che sembra essere a tutti gli effetti il nuovo

  3. Ogni tanto la tua conoscenza storica (dimmi che è WIkipedia!!!) mi mette soggezione. In ogni caso, Fimmel immenso anche in questo episodio 🙂 vedremo come si evolverà il personaggio di Halfdan!

  4. Sarò sincera: la parte di Floki mi ha confuso troppo e sinceramente l’ho tralasciata un pò per questo. Si, da una parte di parla di una sorta di eredità (non bene confermata) da parte del veggente, poi c’è Aslaug che decide di fargli educare suo figlio. Sono tante cose che in qualche modo si intrecciano alla figura di Floki ma senza definire bene il ‘come’ andranno ad influenzarlo. Da una parte, come dice Winny, forse andiamo incontro ad una vera e propria identificazione di Loki, quindi contrapposizione con l’Odino-Ragnar, ma voglio aspettare e vedere per capire meglio 🙂
    Ne riparleremo tra qualche episodio.

  5. anche io ho pensato subito a Loki, l’atteggiamento di Floki stesso e l’improvviso servilismo del veggente sono due enormi conferme.

    Buon episodio comunque, concordo con Katia; però non capisco davvero che bisogno abbiano di smollare la tensione con scene un po’ grottesche come il trip o la coppietta Tollo-Gisla. Le facce di Ragnar ancora ancora le potevo capire (anche se a volte i facepalm erano grossi), ma queste scene mi sono sembrate un po’ forzate (palle di fuoco a parte, quella è stata una figata pazzesca!)

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