‘La vita è strana. E sì, ammettiamolo, un po’ miracolosa. Si cresce desiderando un certo tipo di vita, sognando un certo tipo di vita. Ma quando ci si arriva, la vita che hai sempre sognato non c’è più. Devi crearti la tua vita e devi farlo a modo tuo…
Tutti passano attraverso questo. Tutti ottengono un po’ meno di quanto avrebbero desiderato e tutto ottengono un po’ di più rispetto a quello che si aspettavano.
Se la vita fosse solo basata sul lavoro e sul guadagnar soldi, saremmo tutti fottuti. Ma se la vita è invece incentrata sul vivere, nessuno dei miei amici è disoccupato…’
E’ con questa quote tratta dal pilot che possiamo descrivere in poche parole Underemployed, il nuovo serial targato MTV incentrato sui giovani 30enni di oggi in piena crisi esistenziale e alle prese con l’enorme crisi economica che ha distrutto irrimediabilmente i loro sogni, costringendoli a sopravvivere nella disperata giungla del lavoro, subendo il destino di una vita non voluta.
Narrato dall’aspirante scrittrice Sophia (Michelle Ang), il serial inizia il giorno della laurea dei protagonisti, un gruppo di ragazzi pieni di sogni per un futuro perfetto ma che sbattono la testa immediatamente contro una triste realtà; da scrittrice Sophia finisce infatti a vendere doughnut in un bar, l’aspirante modello Miles (Diego Boneta) si ‘ricicla’ come stripper nelle feste di compleanno mentre la musicista Raviva (Inbar Lavi) ottiene un posto da cameriera in un locale. Insomma una serie di lavori certamente non sognati dai protagonisti che si ritrovano a combattere contro la crisi economica dei nostri giorni e a sopravvivere in un mondo non più ‘rose e fiori’ come lo vedevano durante gli anni universitari.
Come se non bastasse, ai ragazzi vengono riservate anche delle dure umiliazioni, in modo da fargli capire – sin da subito – come siano finiti nell’ultimo gradino della scala sociale; Sophia deve ad esempio indossare tutti i giorni un enorme cappello a forma di doughnut mentre serve i clienti e l’amica Daphne (Sarah Habel) è costretta a mangiare cibo per cani durante una presentazione commerciale nell’azienda dove lavora.
Insomma, peggio di così non poteva andare… I piani per la dominazione del mondo si sono tristemente disintegrati in pochi giorni e gli anni spensierati dell’università sono oramai solo un ricordo. Ora non resta che sopravvivere in un mondo pieno di ingiustizie, con la consapevolezza che per molti di loro la vita e il lavoro da sempre desiderati potranno rimanere solo un sogno.
Underemployed, creato da Craig Wright (l’indimenticabile genio di Dirty Sexy Money), appartiene allo stesso genere del più acclamato Girls, show prodotto dalla HBO e da noi in onda in chiaro proprio su MTV, e di I Just Want My Pants Back, prodotto seriale targato sempre MTV e presto in arrivo anche in Italia.
Il solo pilot non ci permette di dare un voto definitivo alla serie, soprattutto a causa del poco tempo dedicato ai singoli personaggi e ad una trama che dopo questo primo episodio non risulta ancora ben definita. Quel che bisogna dire però è che la colonna sonora di Underemployed rispecchia in pieno le guidelines degli show targati MTV, da sempre perfetti a livello musicale.
Dopo la splendida soundtrack di Teen Wolf, non possiamo infatti non elogiare la scelta musicale effettuata per questo pilot che rende la visione della puntata una vera gioia: brani perfetti dalla rock band canadese Young Empires con ‘White Doves’ al cantante e compositore Joseph Arthur con ‘Midwest’, dalla band indie pop Tennis con ‘My Better Self’ a quella di Brooklyn degli Oberhofer con ‘I Could Go’. Per non parlare dei californiani White Arrows con ‘Get Gone’, del compositore Turner Cody con ‘Corner of My Room’, della cantante folk rock Katie Herzig con ‘Make a Noise’ e degli americani Afterlife Parade con ‘Black Woods, White Beach’. Insomma una colonna ricca di ottimi brani che vi consigliamo di ascoltare!
Per il resto non possiamo far altro che attendere nuovi episodi e la messa on air in Italia per dare un giudizio completo allo show. La lotta con Girls sarà comunque molto dura…
