
Under the Dome : Recensione dell’episodio 2.09 – The red door
Sto ancora cercando decidere se questo episodio sia stato terribilmente barboso perché peggiore del solito, o se la noia imperante sia da attribuire ad una qualità vagamente superiore e quindi ad un livello di cretinate minimo. Dov’era il trash smodato di cui ci nutriamo settimanalmente?
E’ stato tutto un uscire o non uscire, un rientrare o non rientrare, con una gara di arrampicata sugli specchi infernale per chi trovava la motivazione più cretina. Vinta ovviamente da Pauline che sotto la cupola ci vuole tornare per scontare i suoi peccati (di imbecillità).
Barbie a Guantanamo
L’episodio si apre con una scena che è una brutta copia di tutte le scene identiche a questa che abbiamo visto in centinaia di film e telefilm. Barbie è stato portato a Guantanamo (sì magari) e gli si vuole estorcere TUTTA LA VERITA’. C’è un uomo cattivo con la faccia brutta, tutto vestito di nero e la colonna sonora si contorce per sottolineare il momento di estremo pericolo. Non gli fanno neanche fare una telefonata. La recitazione è semplicemente ributtante. Terrà duro il nostro bel biondo mentre gli spaccano il naso sul tavolo di metallo?
Compare suo padre che, sfruttando le sue capacità recitative un filino superiori, cerca di convincere il figlio della sua bontà e della necessità di confessare tutto, ma appena gira l’angolo si arriccia i baffi e sghignazza ordinando ad uno degli sgherri di cavare tutte le unghie a suo figlio che tanto chissenefrega. L’uovo è l’unica cosa che conta.
Il culto dell’uovo
L’uovo è una super pila. L’idea spunta fuori in questo episodio per la prima volta ed è subito legge e si impianta nella coscienza collettiva tanto che ormai è un fatto assodato per tutti. Ma cosa diavolo è l’uovo in realtà? Sento gli sceneggiatori bisbigliarsi tra loro “chissenefrega”. Quando qualcuno menziona il fatto che la cupola è qui per proteggerli finalmente tutti sghignazzano. Fatto sta che l’uovo va protetto a tutti i costi manco fosse un cucciolo di delfino. Da cosa? Perchè? Come? A che scopo? sono domande puramente legittime ma che nessuno si pone.
La porta rossa
All’esterno della cupola la banda degli imbecilli riuniti si arrovella sull’ultima crosta di Pauline. “Teoria dell’arte 101: una porta simbolizza sempre un punto di entrata da qualche parte.” Oh wow, davvero!? Lyle sottolinea: “Se da una porta rossa sono uscito, da una porta rossa si potrebbe entrare.” Il livello dei dialoghi di questo episodio è, se possibile, più infimo del solito. E la vetta dell’imbecillità si tocca quando cercare su google tutte le porte rosse di Zenith sembra l’idea migliore.
Big Jim e la sua trippa
Ora, Jim, lo sappiamo che lì sotto sei il più intelligente e intuitivo, ma voglio dirti con affetto che se il tuo blocco ha le spirali è affinché tu possa girare le pagine senza bisogno di strapparle. Capisco che non è altrettanto drammatico ma vale la pena di sfruttarlo.
Ma possiamo davvero lamentarci davanti a questi dettagli quando veniamo messi davanti alle sue grandiose doti di negoziatore? Posso salvare tutta la città? No. Me e mio figlio? Andata! Oh, che egoista trippone. Ma che poi… ma non li puoi semplicemente guidare tutti come un gregge giù dal burrone?
Barbie Prison Break
Barbie si sarebbe anche potuto chiedere quale senso avesse essere incatenato ad un tavolo con delle catene lunghe mezzo chilometro che gli permettevano di andare a farsi un caffè. Io me lo sono chiesta effettivamente, ma salta fuori che era tutto un sofisticato stratagemma per farlo evadere e poi pedinare. Da qui a comprendere come Barbie sia riuscito a scappare, raggiungere il parco, vedere Sam e gli altri, seguirli (vestito in modo losco) e arrivare fino al nascondiglio di Hunter ne passa di acqua sotto i ponti. Ma lui era nelle operazioni speciali.
Il fumo nero di Lost si è trovato un lavoro part time
Dai, sapevamo che stava nascosto da qualche parte. Ed eccolo qui. Nei tunnel che collegano Zenith alla cupola! E ci regala dei bei flashback smarmellati, uno più inutile dell’altro. Quello di Sam, inutile, quello di Pauline idem (questa mena solo sfiga) e quello di Barbie? Mel C gli dice: mia madre voleva che ti incontrassi. Oddio, sono fratelli!
Ma il fumo nero è pure teletrasportante e i nostri riemergono nel lago contaminato. Ma dove sta Lyle? Bisogna cercarlo! Della serie che tutti si fanno i fatti loro e se ne vanno e magari il vecchio non sapeva nuotare ed è affogato. Barbie corre ovviamente dall’amore. Sam chiessene frega. Hunter sembra un turista in gita e Pauline, perfettamente asciutta e appena uscita dal parrucchiere, decide di andare a raccattare suo figlio imbattendosi invece proprio in
Trash In pillole:
– La casa di Julia si trova letteralmente a tre centimetri dalla cupola. Com’è che ancora sta in piedi considerato quanto è successo a quella di Joe?
– Mel C, perché al posto di interrogarti sulla voce che non riconosci non guardi la faccia sul video? Trooopppo facile.
– Junior ha di nuovo una donna ne bunker dell’amore.
– Pauline ha insegnato arte.
– Big Jim a Rebecca: “build me an egg detector or something”.
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2.09 – The red door
Boredome
Valutazione Globale
io quando ho visto che uscivano dal lago non ci volevo credere…tutto sto casino per uscire e ora viene fuori che è più sicuro stare dentro il cupolone…ditelo produttori che il set di Zenith costava troppi big money!!!! Ma dai che tristezza!!! La faccenda dell’uovo come fanno a saperla? se nessuno può entrare con quale microspie hanno saputo tutte queste cose… ma è possibile che ci siano solo poliziotti corrotti intorno alla cupola? Tutti gli altri?? Mah!