
Under the Dome: recensione dell’episodio 1.13 – Curtains
Cala il sipario sulla prima stagione di Under the Dome. O per meglio dire, calano i sipari (curtains, come il titolo di quest’ultimo episodio). Premetto subito che non mi trovo molto d’accordo con il titolista dell’episodio perché è sì vero che molti nodi vengono al pettine inclusa una rivelazione non da poco sulla Cupola, ma alla fine dei quaranta minuti restiamo con l’amaro in bocca per via di un cliffangher che, avendo ormai fatto un po’ di pratica con con i risvolti di questa serie, sappiamo già da adesso come andrà a concludersi.
Dopo aver giocato per circa metà episodio al gatto contro il topo, i ragazzi riescono a portare la mini-cupola contenente l’uovo al riparo da Big Jim e da Linda, eletta a gran voce come il peggior personaggio della serie per la sua inettitudine e la capacità di farsi manipolare come neanche con un pezzo di pongo si riuscirebbe a fare. Messe le 8 mani sopra la mini-cupola, il vetro (era vetro?) si disintegra lasciando scoperto l’uovo e liberando la farfalla, che adesso è libera di volare e incoronare il Monarca. In un primo momento si posa su Barbie ma poi si dirige con più decisione verso Julia. La rossa ha tutte le carte in regola per essere il Monarca della situazione: è una persona generosa, buona, amorevole che ha rischiato la vita per salvare il suo amato, ma quando è stata messa di fronte ad una scelta (Barbie o Chester’s Mills) ha scelto il bene più grande: salvare la città.
Ma la parte sicuramente più interessante è la prima vera rivelazione sul perché la cupola tiene in ostaggio gli abitanti di Chester’s Mills. Durante la fuga con l’uovo in mano, i ragazzi si imbattono, tra i boschi, in quello che in un primo momento potrebbe apparire come il fantasma di una delle madri di Norrie (morta di diabete diversi episodi fa) ma che poi si rivela un essere (alieno?) che prende le sembianze di persone defunte e che è lì (insieme ad altri?) per proteggere, attraverso la Cupola, gli abitanti di Chester’s Mills da una minaccia incombente. Cosa sia questo pericolo al momento non è dato saperlo. L’unica cosa che devono fare per dormire sonni tranquilli è mettere in sicurezza l’uovo e solo il Monarca (Julia) potrà farlo.
Ma una minaccia ben più pericolosa perché proveniente dall’interno è Big Jim. Come nessuno degli abitanti della cittadina abbia avuto il benché minimo sospetto sulle attività losche perpetrate per tutto questo tempo dal Consigliere resta un mistero, così come mi pare assurdo che tutti assistono inermi senza minimamente scomporsi ad un’esecuzione pubblica di impiccagione ai danni di Barbie, quasi come se fosse una procedura normale, neanche Chester’s Mills fosse una cittadina del Vecchio West.
Tirando le fila di questa prima stagione non c’è molto da salvare, a cominciare dalla pessima scrittura dei personaggi. Linda, il poliziotto, rappresenta tutto quello che un buon sceneggiatore dovrebbe evitare quando si mette a costruire un personaggio. Ma anche il villain Big Jim, sebbene sia impersonato da un ottimo attore come Norris, non è mai riuscito a fare centro come si deve, sfoderando il più delle volte il ridicolo. Under the Dome in questo finale si è adagiata troppo sul fatto che si è guadagnata una seconda stagione, non volendo svelare troppo per tenersi in serbo le rivelazioni migliori per il prossimo anno. Il sipario su Chester’s Mills rimane così ancora aperto, per non dire spalancato, in attesa che la Cupola dia quelle risposte che in questa prima stagione hanno cercato il più possibile di evitare.
1.13 - Curtains
Inconcludente
Valutazione Globale