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Under the Dome : Recensione dell’episodio 1.01 Pilot

Un uovo che si dischiude e un uccello che sorvola un bosco dove un uomo sta seppellendo un cadavere.

Chi ha più voglia di spegnere lo schermo?

Poche immagini, pochi piccoli frame e già siamo entrati nella perversa mente del re dell’orrore. Premessa; sono un kinghiano dipendente e non me ne pento, under_the_dome_pilotchiunque provi a sbeffeggiarlo o a parlare male della sceneggiatura dovrà vedersela prima con me. Ovviamente non staremo qua ad analizzare gli alti e i bassi della vita di King, tantomeno mi metterò a trovare le differenze con il suo romanzo che ha dato vita a questa miniserie (anche se di mini visti i volumi del libro ha ben poco) che ha stabilito un record di audience già dalla prima puntata. La trama penso che l’abbiano capita anche quelli che si sono fermati a leggere solo il titolo; Chester’s Mills, una ridente cittadina di campagna (ovviamente del Maine, un must per le scelte kinghiane) viene “incapsulata” da una cupola che la taglia fuori dal mondo esterno tranciando tutto quello che si trova sul suo perimetro. La scena della mucca penso sia uscita direttamente dalle labbra di King che, come un bambino viziato avrà saltato come un pazzo tenendo il muso finché Jack Bender gli avrà detto di si. Un Jack Bender che ha partecipato a realizzare molti episodi della quarta e quinta serie di Lost e che, proprio da questa, ha deciso di far naufragare a Chester’s Mills il vecchio Frank Lapidus che qua impersonifica il capo della polizia del paese.

L’episodio è suddiviso in molti punti di vista, dove tanti protagonisti (più o meno simpatici) ci presentano il loro personaggio ognuno con particolarità forse Pilotun po’ troppo stereotipate. E’ un tema che piace molto allo scrittore dell’horror il fatto di presentare subito tutti personaggi e di attizzare l’attenzione del lettore (in questo caso spettatore) anche se, a differenza dei suoi libri, questa volta le vicende ci sono state presentate in maniera tempestiva, senza farci aspettare molte puntate. Di sicuro la voglia sarà quella di farci innamorare subito di questo telefilm ma, se tutto andrà come loro sperano, ci saranno molte cose da sbrogliare prima di arriva ad una conclusione di questa miniserie. I personaggi a parer mio sono divisi in due fazioni; la prima fatta di persone con una storia interessante e con dei risvolti nelle loro vicende intriganti, e la seconda fatta da protagonisti che purtroppo incalzano troppo i soliti stereotipi che si vedono tra i classici personaggi. C’è da dire però che il buon King resta sempre fedele agli stereotipi che si è creato e difficilmente nei suoi libri riesce a creare un personaggio che non abbiamo trovato già da qualche parte (strano infatti che non abbiamo finora incontrato uno scrittore senza più vena artistica). Da sottolineare di sicuro, tra i personaggi interessanti, Joe McAlister, l’adolescente i cui genitori sono stati “rinchiusi” fuori dalla cupola, l’aspirante infermiera Angie, il Dj e l’allegra famigliola con le due figlie che restano intrappolate nella cupola. Tutti gli altri personaggi sono per me troppo calcati, non parliamo neanche dello psicopatico che racchiude la sua fidanzata nel bunker e di suo padre che incarna la figura del losco politico. Barbie, il protagonista che vediamo sotterrare ilimages-1 corpo, sta a metà tra le due parti; da una parte crea curiosità il suo passato, dall’altra purtroppo intuiremo già quale sarà la piega che prenderà con la rossa giornalista e quali saranno i dubbi interiori con cui lotterà.

L’ambientazione è stata creata in maniera fantastica; Cherster’s Mills è il cliché del classico paese di campagna americano dove vige ancora una sorta di rustica ignoranza e dove tutto quello che interessa si trova tra le poche mura del suo perimetro. Interessante sarà di sicuro vedere quale sarà l’evoluzione di questa clausura forzata e quali saranno i sistemi di emergenza che dovranno adottare i cittadini per sopravvivere all’interno della cupola.

La cupola sulla città non è di sicuro un’idea nuova e così originale come pensiamo; molti film si sono basati su questo fantastico “cataclisma”; persino i Simpson hanno visto la buona Springfield racchiusa in una cupola. Il telefilm però è stato curato in maniera molto originale, con una velocità molto superiore alla media grazie anche alle accurate soggettive della telecamera. Forse può essere questo il piccolo neo di questo pilot; il fatto di aver messo talmente carne al fuoco e di aver avuto fretta nel presentarci l’insieme, di aver forse tralasciato delle parti meno entusiasmanti ma di sicuro importanti nella storia.

UNDER-THE-DOME-First-Look-600x325Insomma, quaranta minuti intensi in cui ho fatto fatica a star dietro a tutto e dove, quando tutto sembrava presentato, un guizzo elettrico ha staccato la spina al buon capo della polizia facendogli esplodere il pacemaker. Un finale da brivido per un telefilm che ha le premesse per diventare uno dei migliori di quest’estate. Attendiamoci grandi sorprese dalla penna di King e dalla telecamera di Bender statene certi e

state tuned!

1.01 Pilot
Aspettative

Esplosivo

Valutazione Generale

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Edoardo Romanato

Aspirante sceneggiatore e accanito lettore vi accompagnerò alla scoperta del mondo dei telefilm recensendo le mie serie preferite

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