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True Detective: Michelle Monaghan parla del suo ruolo nello show e del prossimo progetto di Ryan Murphy

Collider ha intervistato Michelle Monaghan, attrice che interpreta Maggie, la moglie di Marty in True Detective, serie attualmente in corso in HBO e che sarà parte anche della nuova serie di Ryan Murphy, Open, sempre in HBO. Noi qui vi proponiamo i tratti salienti e più interessanti di questa lunga intervista.

Collider: Come è nata la tua collaborazione a True Detective?

MONAGHAN: Cary [Fukunaga] e Nic [Pizzolatto] mi hanno inviato la sceneggiatura, l’ho letta e la scrittura mi ha particolarmente colpito, tanto che ho pensato “Io non ho letto nulla di simile , forse mai .”

E ‘ stato davvero stimolante e intelligente , ed i personaggi erano così ricchi. Mi hanno mandato tre episodi (il primo, il terzo e il sesto). Ero così disperata, a quel punto, nel cercarli al telefono perché volevo riempire gli spazi vuoti . Dopodiché abbiamo fatto una chiacchierata e ho veramente visto dove questi personaggi andavano e, in particolare , l’arco narrativo di Maggie. Lì senza ombra di dubbio ho capito che volevo essere parte di questo show.

Collider: Questa storia è così avvincente e coinvolgente . Ci si sente in quel modo , solo leggendo gli script?

True Detective_104-1MONAGHAN : Sì, assolutamente ! Ci sono veri e propri colpi di scena ad ogni episodio. È un tipo di scrittura molto esistenziale, quindi lo leggi e poi vuoi leggerlo di nuovo. Ci sono un sacco di cose che Rust ha detto che erano molto provocanti e molto stimolante e che avrei veramente voluto cogliere io stessa. Ho solo pensato: “Accidenti, non mi sono imbattuto in qualcosa di simile, mai.” È stato interessante vedere come si sono evoluti questi personaggi . La storia si sviluppa per 17 anni e quello che ho trovato essere realmente affascinante è come le persone cambiano in questo periodo. E poi, sullo sfondo, c’è la parte investigativa, ma ciò che la rende interessante è vedere come questa storia cambi loro e il rapporto tra loro e con tutti gli altri.

Collider: Sembra che Martin e Maggie si allontanino sempre di più uno dall’altra.

MONAGHAN : Martin è pieno di contraddizioni. Lui è coraggioso al lavoro, ma è un vigliacco a casa. È vulnerabile, ingannevole, anche se ha un cuore grande. È un uomo molto intelligente, ma è anche uno sciocco. Maggie lotta davvero per mantenere intatta questa famiglia, farebbe di tutto per proteggerla e credo che vedremo quanto sia forte, puntata dopo puntata . Col progredire della serie, scoprirete quanto Maggie possa essere astuta e spietata.

Collider: Ci può raccontare com’erano Martin e Maggie quando si sono conosciuti? Com’era la loro relazione agli inizi rispetto a quando la vediamo sullo schermo.

monaghanMONAGHAN : Probabilmente erano i due ragazzi più popolari della scuola, con infiniti ammiratori e corteggiatori, si sono innamorati e sono andati al college insieme. Lui ha provato nella vita ad essere un grande, ma non lo è mai stato, tanto quanto lo era nella sua immaginazione. Forse non è mai veramente maturato, per questo ha sempre bevuto un po’ troppo o ha sempre cercato la convalida nelle altre donne. Come risultato la fedeltà è sempre stata un problema enorme nel loro matrimonio. Ma Maggie è sempre stata quella stabile, c’è sempre stata. Solamente che ad un certo punto diventa un problema quando una persona non cresce, non evolve. Marty è un anima in pena, Maggie è l’ancora della famiglia.

Collider: Come hai visto il rapporto tra Maggie e Rust ?

MONAGHAN : Maggie è una persona molto curiosa e molto intelligente. Vista la difficoltà del suo uomo ad avere un rapporto onesto e aperto con lei, sviluppa una speciale relazione con Rust, che invece con lei si apre ed è sincero. Ai suoi occhi Rust è un po’ perso e lei si preoccupa davvero profondamente per il suo benessere e vuole aiutarlo a stabilizzarsi, per questo cerca di trovargli una compagna giusta. Alla fine, comunque, lui diventa per lei un vero e proprio confidente.

Collider: Com’è stato lavorare con Woody Harrelson e Matthew McConaughey , e vederli lavorare insieme ?

MONAGHAN: Woody e Matthew riescono a tirare fuori il meglio l’uno dall’altro, sono veramente incredibili. Già alla fine del primo episodio erano entrati così in profondità nei loro personaggi che sono riusciti ad ottenere il meglio. Matthew era appena uscito dall’esperienza di Dallas Buyers Club, ruolo veramente difficile per il quale aveva dovuto affrontare anche degli importanti cambiamenti fisici e, ora, ha dovuto di nuovo interpretare un personaggio intenso ed oscuro. TrueDetective1X03-3Sul set devo dire che è un partner lavorativo incredibile, sempre generoso e sensibile nei confronti delle esigenze dei suoi colleghi.

Woody già lo conoscevo, avevamo lavorato insieme in North Country e avevamo un rapporto molto amichevole. Sono stata felice di poter lavorare nuovamente con lui. Anche perché abbiamo lavorato molto insieme in questi ruoli e lui ha veramente questo fascino fanciullesco, che ha anche portato nel suo personaggio, che ti mette a tuo agio quando lavori con lui.

Collider: Con un progetto come questo, pensi che abbia davvero fatto la differenza avere lo stesso scrittore e regista per ogni episodio ?

MONAGHAN : Completamente! Penso che questo sia ciò che distingue questo da qualsiasi altra cosa di questo format. Come sapete, in genere c’è un regista diverso per ogni episodio. Mi chiedo come altri attori gestiscano questa cosa in altre serie televisive. Non che manchi nulla creativamente, se si guarda Breaking Bad, ad esempio, non manca nulla. Ma, come attore, crei con il personaggio un certo feeling e poi magari il nuovo regista arriva e cerca di inserire delle variazioni, vedendola in modo differente da chi l’ha preceduto. Non che sia una cosa sbagliata, ma è complessa, quindi, è stata una benedizione, come attore, questa situazione. Hanno fatto veramente un lavoro enorme, probabilmente non hanno mai avuto un giorno libero, i loro weekend erano dedicati a fare scouting di nuove location dove girare, non c’erano tempi di preparazione, ma il risultato è stato incredibile: la Louisiana che raffigurano, con il paesaggio, la cultura, la religione e tutte queste cose sono utilizzati in modo straordinario.

Collider: Quanto diventerà duro e inquietante questo show prima della fine?

MONAGHAN : Ancora di più. E ‘davvero uno dei drammi adulti più struggenti che io abbia mai visto. Vira decisamente sul dark.

true_detective-102 (1)Collider: E ‘questo uno di quei progetti nei quali c’è bisogno di tempo per ridurre la pressione da e scrollarsi di dosso la tensione alla fine della giornata o erano cose che ti scrollavi di dosso uscita dal set?

MONAGHAN: alla fin fine rimaneva tutto nel set. Lavorare con metodo è molto utile, specialmente quando devi affrontare un materiale così difficile. Fortunatamente, per me , sono stata in grado gestire la cosa con un certo distacco tra vita professionale e privata.

Collider: è una delusione sapere che questa storia avrebbe avuto un finale definitivo alla fine della stagione e che, anche in caso di rinnovo, ci sarebbe stato un cast completamente diverso?

MONAGHAN : Devo essere sincero, mi eccita. Vorrei essere dentro il cervello di Nic Pizzolatto. Questa era una storia completa con un inizio, un centro e una conclusione, e pur non potendo farne più parte, vorrei ancora lavorare con Nic, molte volte. Comunque, non vedo l’ora di sapere cosa farà con la prossima stagione, che però seguirò come parte del pubblico.

Collider: Ora continuerai a lavorare in HBO per fare la nuova serie di Ryan Murphy, Open?

ryan-murphyMONAGHAN : Sì , lo farò. Sono molto eccitata per questo progetto. Ryan Murphy conosce il suo pubblico e il suo tono e i suoi progetti sono tutti molto singolari. Ho avuto un’esperienza positiva nel lavorare con la HBO. Quando mi sono seduta con Ryan era davvero entusiasta di quello che voleva fare con questo progetto . Inoltre, il fatto che lui vuole andare avanti per una stagione, forse due, in realtà mi piaceva . Non è stato un enorme impegno creativo .

Collider: Cosa ti ha attratto di questa storia ?

MONAGHAN : E ‘ completamente diversa da qualsiasi cosa io abbia mai fatto. Per quanto posso e sono in grado, con i progetti che mi vengono presentati, cerco di scegliere le cose che sono impegnative e che sono qualcosa che non ho affrontato prima . E questo è materiale incredibilmente provocatorio che è in qualche modo “attuale”, in un certo senso. Mi piace l’idea di fare un ruolo che si percepisce come del tutto inaspettato .

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