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Touch: Recensione dell’episodio 2.06 – Broken

Touch continua la strada intrapresa in questa seconda stagione: i casi singoli della prima sono stati del tutto accantonati in favore dello sviluppo della trama orizzontale. Ma, se all’inizio di questa seconda stagione i casi di persone connesse tra loro erano comunque presenti anche se non come avvenimenti a se stanti ma sempre legati alla vicenda principale, negli ultimi tre episodi essi sono praticamente scomparsi: ora ci si concentra solo sulla ricerca di Amelia con l’immenso aiuto di Jake, sulle intenzioni di Calvin, sulla Aster Corps e su Ortiz.

touch_206-02Il filo conduttore di questo episodio mi è proprio sembrata la disperazione e la paura del perdere una persona cara, ma anche l’angoscia per lo smarrimento delle proprie certezze. Tutto parte da dove era terminato l’episodio precedente: Lucy aveva raggiunto Calvin in una delle sue proprietà e lo aveva investito. Ora è il momento per lei e per tutta la sua furia, la sua rabbia e il suo tormento interiore di madre senza più sua figlia, di portarlo dentro l’edificio e di torturare il ragazzo, ovviamente molto malconcio ma ancora vivo, per farsi dire dove si trova Amelia. Calvin le dice che non avrebbe mai fatto dal male alla bambina e che l’ha rapita per studiare il cervello umano e anche per riuscire a far guarire suo fratello. Poi le dice che per riavere sua figlia deve consegnargli Jake. Lucy sembra essere convinta dalle parole di Calvin e va a cercare il bambino.

Intanto, Martin, accortosi della mancanza di Lucy, lascia il bambino nell’ufficio di Trevor e va a cercare la donna. Quando sembra averla trovata, lei scappa, si reca da Trevor e prende Jake per andare al punto d’incontro con Calvin. Quando Martin lo scopre è disperato pensando di essere sul punto di non rivedere più suo figlio, ma riesce a raggiungeretouch_206-03 Lucy. Arrabbiatissimo le urla contro, ma lei gli dice che non avrebbe mai lasciato che Calvin prendesse Jake, voleva solo riavere Amelia con sé: disperata sì, ma non fino a quel punto! Martin le fa capire che così facendo ha solo lasciato tempo a Calvin per scappare con sua figlia e che il ragazzo non si presenterà all’incontro. Ma è proprio in questo momento in cui Lucy non vuole accettare le parole dell’uomo, che comincia a diventare più forte il segnale di una stazione radiofonica che Jake ha cercato per tutto il giorno, quindi i tre salgono in macchina e seguono il segnale, riuscendo ad arrivare a casa di Calvin. Entrando, però, con immenso sconforto, trovano la mamma di Calvin morta e lui devastato da questa scoperta. E nessuna traccia di Amelia: qualcuno, a questo punto molto probabilmente la Aster Corps, è entrato in casa e ha rapito la bambina. Ora per Martin e Lucy diventerà ancora più difficile trovarla. Mentre mi domando quando rivedremo Calvin visto che scappa via chiedendo ai due di non seguirlo: cosa farà ora che tutti i suoi piani sono saltati?

touch_206-04In questa puntata c’è spazio anche per Ortiz le cui certezze stanno vacillando in seguito all’uccisione di un prete. Deve o no continuare ad uccidere le 36 persone speciali? Va in un luogo desertico per avere un segno e qui salva un medico che voleva morire in seguito all’uccisione di un bambino durante un’operazione. Ma Ortiz gli fa capire che se lui si uccide, non potrà salvare altri bambini. Di conseguenza il sacrificio di pochi serve a salvare molta altra gente, quindi questo è il segno che lui deve continuare nel suo intento.

Insomma, un episodio di sconvolgimenti. Con la ricerca di Amelia si è punto e a capo e Calvin sembra momentaneamente fuori dai giochi, mentre la sua mamma ora non c’è più. Solo ad Ortiz è andata bene: ha riconquistato le sue certezze, quindi i 36 devono ancora guardarsi le spalle…

Jessica

Innamorata di serie tv fin da piccola quando la Vita Vera illudeva di poter continuare ever after a dedicare tutto il tempo a questa passione, il suo primo amore telefilmico è stata Buffy, che ha dato il via a lunghe ore passate davanti allo schermo, seguita a ruota da Battlestar Galactica, Lost e Fringe. Nel quotidiano invece... sì, ok, lavoro, teatro, sport... ma sempre con la testa alle serie tv!

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