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Timeless: uno sguardo di tenerezza sulla nostra storia – Recensione seconda stagione

Siamo ancora qui. Ancora una volta a soffrire con le dita incrociate in attesa di un rinnovo del nostro Timeless, sperando che si riveli meno rocambolesco di quello della scorsa volta. Ancora una volta a sperare che questo piccolo show possa continuare a raccontarci la grande storia e le avventure del suo time team. Anche perchè dopo un finale così sarebbe davvero dura accettarne a cuore leggero una cancellazione.

Rufus è morto. A poco è servita la convinzione e la determinazione di tutti nel credere di poter davvero cambiare il futuro (passato?). E’ stato diverso da come Jiya lo aveva visto nelle sue visioni, ma il risultato è stato lo stesso. Ed immaginare il suo corpo abbandonato nelle pieghe della storia, anonimo e sconosciuto, proprio come lo ha descritto Jiya, è sicuramente una delle cose più devastanti di questo ultimo ed emozionante episodio. Che, però, nonostante tutto, ci regala una nota positiva, una speranza rappresentata dall’arrivo a sorpresa di una Lucy e di un Wyatt dal futuro: tosti e scarmigliati; segno che tanto ancora c’è da scoprire e che la terza stagione potrebbe allargare il suo sguardo anche al futuro. 

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Timeless seconda stagione: la serie TV è in attesa del rinnovo

 

Il futuro è a portata di mano

La sorprendente ultima scena dell’episodio ci suggerisce un paio di cose: prima di tutto che in un non ben identificato futuro il team ha trovato il modo di viaggiare in periodi storici posteriori alla nascita dei nostri (per intenderci possono esserci due timeteam sulla stessa linea temporale) e poi che il futuro, anche se non sappiamo quanto lontano, ha subito dei notevoli scossoni, come a suggerirci che Rittenhouse in qualche modo sia riuscita a mettere le sue manone sulla storia, cambiandone il risultato. Che Emma e Jessica, le nuove autonominate dirigenti dell’organizzazione, siano pronte a dimostrarsi migliori dei loro pomposi, ma ormai defunti, superiori?

Questa seconda stagione è stata sicuramente più solida della prima, più a suo agio con i ritmi narrativi e con le avventure a spasso nella storia. Ancora di più quest’anno lo show ha voluto volgere la sua attenzione non soltanto a nodi epocali della storia, ma anche a quei personaggi quasi sconosciuti, osteggiati e dimenticati per un lungo periodo perchè donne o perchè appartenenti ad una minoranza. Già solo per questo Timeless andrebbe rinnovato e rinnovato ancora, per il suo modo di raccontarci una storia a molti sconosciuta, ma che ha tracciato il nostro presente. Come ho scritto nel titolo colpisce la tenerezza dello sguardo di questo telefilm verso i suoi protagonisti storici. Il suo rispetto, il suo affetto. E’ vero, forse non sarà tagliente e profondo come sa essere certa televisione di una qualità superiore, ma questa sua leggerezza e questo suo entusiasmo un po’ fanciullesco sono una delle qualità che entusiasmano tanto i suoi tanti fan.

Questo e ovviamente il gruppo di protagonisti la cui intesa sullo schermo nasce anche dall’affiatamento fuori dal set. Se avete seguito l’attività social dei canali ufficiali e degli attori sarete rimasti sorpresi e deliziati dalla quantità di foto (anche artisticamente molto belle) e video dei dietro le quinte e da tutto l’entusiasmo espresso dalla troupe e dal cast. Un gruppo di persone davvero delizioso che ancora di più in questa stagione ha saputo portare sui nostri schermi un time team davvero impossibile da non amare. Lucy, Rufus, Wyatt, ma anche Jiya e l’agente Christopher e Connor. Rinchiusi insieme in un bunker, da soli a salvare il mondo. Li abbiamo visti tutti quanti crescere e maturare in questi episodi, diventare più consapevoli del loro ruolo, più coraggiosi e meno circospetti nei confronti di una storia solo apparentemente intoccabile.

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Ma poi arriva Jessica

Che Jessica sarebbe prima o poi riapparsa sulla scena, lo avevamo immaginato fin dall’inizio di Timeless. E gli autori hanno scelto proprio il momento peggiore per farla ricomparire: quando noi shipper stavamo facendo un mega party per festeggiare l’inesorabile avvicinamento tra Lucy e Wyatt (Rufus il più shipper di tutti noi!). Era scontato, così come scontata è stata la rivelazione della sua fedeltà a Rittenhouse. Se devo essere sincera, la questione Jessica è stata affrontata in un modo un po’ troppo meccanico: il suo arrivo, giusto in tempo per separare i giovani innamorati, la sua presenza forzata nel bunker e poi tutte le tensioni e gelosie e anche la sua gravidanza, mi hanno ricordato il già visto di tanti altri telefilm. Mi rendo conto che lo spazio per affrontare meglio una situazione simile non ci fosse, ma l’arrivo di Jessica è sembrato solo un trucchetto scontato per tenere in sospeso gli shipper. Così che anche la dichiarazione finale di Wyatt a Lucy appare un filo forzata e troppo improvvisa nel mezzo della confusione del tradimento di Jessica. Sarebbe stato bello indagare un po’ di più il rapporto tra marito e moglie e mettere in luce il fatto che questa Jessica, avendo vissuto una vita diversa, non poteva essere la stessa che Wyatt ricordava.

Ma questa è una di quelle pecche a cui noi fan di Timeless ci siamo un po’ abituati e che rientra nella spensieratezza con cui gli sceneggiatori trattano i viaggi nel tempo. Siamo tutti d’accordo che elaborare una teoria scientifica che regga perfettamente senza incappare in paradossi sia complesso. Ma Timeless di questo non ha neanche mai fatto finta di curarsi. Come è possibile, per esempio, che Jessica ricordi una timeline totalmente diversa da quella di Wyatt e lui invece continui a ricordare la sua? Tali intrecci non dovrebbero essere possibili se non a patto di riscrivere totalmente la storia di un personaggio (in questo caso quella di Wyatt). E i traffici di Rittenhouse nella storia? Quando sono stati compiuti gli inserimenti di agenti dormienti all’interno della storia? I nostri avrebbero dovuto vedere anche quei viaggi precedenti e non soltanto quelli fatti per attivare gli agenti. E quello per reclutare Jessica? Insomma, lo abbiamo sempre saputo che Timeless si regge su premesse un po’ fragili, ma alcune volte è più difficile di altre fare finta di nulla.

Timeless seconda stagione: intrattenimento senza pretese

Detto questo questa seconda stagione di Timeless è stata entusiasmante soprattutto se si è disposti a prendere questo telefilm per quello che è, e cioè un’avventura nel tempo alla scoperta delle nostre radici e di come eventi apparentemente insignificanti abbiano tracciato il cammino dell’umanità. Lode infinita va sempre al nostro time team, che con il suo affiatamento e l’affetto reciproco restano il vero cuore dello show. E anche Flynn, che è giusto nominare per essere stato in grado di aggiungere un po’ di pepe a tante situazioni. Ora non ci resta altro che sperare che Rufus non debba rimanere abbandonato nella storia e che la notizia di un rinnovo arrivi prestissimo.

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Lalla32

Il punto d'inizio è stato X-Files. Poi saltando di telefilm in telefilm ho affinato una passione per quelle storie che hanno in sé una punta di stranezza e di fantastico. Recensisco e curo news di serie sci-fi, ma un'altra mia passione sono i period drama, visto che sono un'avida lettrice di classici. Ultimamente mi sono avvicinata ai drama coreani e me ne sono innamorata e qui su Telefilm Central curo la rubrica Daebak, piena di consigli, spunti e amore per questo mondo.

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