
The Walking Dead: Recensione dell’episodio 4.06 – Live Bait
“That’s the king. That’s the guy you want to capture”
So che a molti questo episodio non è piaciuto. Quanti l’hanno considerato troppo lento o noioso? Molti avrebbero preferito continuare a seguire le vicende dei nostri sopravvissuti alla prigione, e soprattutto il confronto tra Rick e Daryl riguardo Carol, invece di ritornare su un personaggio che avevamo messo da parte.

Se siete tra questi, forse avete dimenticato che questa non è una serie sugli zombie, o perlomeno, non solo. The Walking Dead non parla dei morti, ma dei vivi.
E ricordate il claim “Fight the dead, fear the living” che ci ha accompagnato per tutta la terza stagione? Ora ritroviamo l’uomo che abbiamo tanto temuto, l’uomo persino più pericoloso di un’orda di walkers, perché una cosa è uccidere per istinto di sopravvivenza, un’altra è farlo per consolidare il proprio potere.
Cosa è successo al Governatore e ai suoi scagnozzi dopo la perdita di Woodbury? Sono andati in giro per un po’, poi, ad un certo punto, Philip è stato abbandonato dal gruppo e ha viaggiato da solo per qualche mese. Privato della giusta motivazione per andare avanti, il Governatore non combatte, non uccide, non mangia. Fino a quando non si imbatte in un nuovo scopo, altre persone da proteggere, un’altra bambina da salvare.
Come se in TWD mancassero bambini stupidi e fastidiosi, facciamo la conoscenza della piccola Megan, che inizialmente non parla con nessuno e che in questi mesi ha vissuto con la madre Lily , la zia Tara e il padre delle donne, un uomo anziano malato di cancro ai polmoni.


Così messo di fronte ad un nuovo gruppo di cui prendersi cura, Philip mette da parte la sua vecchia identità e ne prende una nuova, quella di Brian Hariot, nome di un ragazzo a cui erano indirizzati dei messaggi scritti su un muro della città.
La bella famigliola è sopravvissuta in questi mesi chiusa in casa grazie ad una vasta scorta di cibo e armi. Hanno visto pochi zombie, non sanno come ucciderli e nemmeno che sono tutti infetti.
Non immaginavano che “la fine del mondo fosse così noiosa”, così, morto il vecchio, il gruppo decide di affidarsi a Brian, che sembra una così brava persona, e spostarsi dalla casa (apparentemente sicura, quindi perché?!).
Così Brian si rifà una vita, parlando di Philip come se fosse un altro, come se quegli efferati gesti non fossero stati compiuti da lui. Brucia ciò che riguarda il suo passato per fare spazio ad un’altra famiglia di cui prendersi cura.


Ma, come ormai ben sappiamo, il mondo è diventato ancora più piccolo e sfuggire al proprio passato è difficile. Brian si imbatte in Philip. Prima cadendo nel fosso che proprio lui aveva ordinato di scavare per raccogliere i loro zombi da intrattenimento. Poi uccidendo tre zombi a mani nude, strappando vene e staccando pelle. Infine, l’incontro con Martinez, il braccio destro che rappresenta la sua vecchia identità e con cui dovrà confrontarsi.
Gli resta ancora Megan, per non dimenticare la strada per la redenzione compiuta fino ad ora. Ma qualcosa mi dice che Brian dovrà presto ridare il post a Philip, perché ci sono ancora troppi conti da risolvere.
Nonostante i numerosi punti interrogativi lasciati in sospeso, questo cambiamento di prospettiva non poteva arrivare in un momento più giusto e in maniera più emozionante. Mancano ancora due episodi prima della pausa invernale: ‘Dead Weight’ e ‘Too Far Gone’. Credo che anche questi saranno concentrati sul Governatore e che ci condurranno alla scena di lui che scruta da lontano la prigione.
4.06 - Live Bait
Emozionante
Valutazione globale
Ecco, io sono uno di quelli a cui non è piaciuto, proprio per niente. Parto dal presupposto che mi è piaciuto tutto TWD finora tranne la prima parte della seconda stagione (la fattoria/ricerca di Sophia)…. mi è piaciuta pure la malattia e i tempi con cui è stata gestita. Ma questo no.
E non perché sia lento, ci mancherebbe, vivo di AMC, HBO, FX e inglesi, quindi mi piace la roba lenta… .è che non centra nulla con la serie che stiamo guardando. Hai ragione quando dici che non è una serie sugli zombie ma sui vivi, ma è sui vivi ambientata in un mondo post apocalittico in cui i vivi sono costantemente sul filo dell’estinzione….. se decontestualizziamo allora distruggiamo il prodotto. Mi spiego: gli zombie sono diventati un arredo, uno sfondo, non sono più una minaccia, non fanno paura, sono inutili…. stava succedendo già da un po’ (un adulto e un bambino con 2 fucili fanno fuori decine e decine di zombie e tu ti chiedi come diavolo hanno conquistato un mondo dove c’erano gli eserciti?), ma qui si arriva al culmine: scene come quella del cold open dove uno zombie va verso il governatore che barcolla, il governatore fa una finta di corpo e lo zombie cade per terra, sono degne di Benny Hill non di una serie “sui vivi ma ambientata in un apocalissi zombie”….. o quando il governatore sta in piedi a bordo strada con Woodbury in fiamme e gli zombie che camminano come comparse davanti e non lo cagano (ricordo ad esempio nella prima stagione che per passare vicino agli zombie senza essere attaccati hanno dovuto cospargersi di budella… ora sembra basti far la faccia da figo e vanno via)…..
Insomma, rendendo ridicoli i presupposti, la raison d’etre di un racconto, si perde tutto…. chiaro, può essere bella l’analisi psicologica e intimistica del governatore (io tra l’altro più che redenzione la vedo come caduta nella follia della rimozione/sostituzione), ma è un altro telefilm…. non è The Walking Dead…. e soprattutto non c’è un minimo di coerenza nello sviluppo delle tematiche
Rispetto l’opinione di Billy e sono d’accordo sul il ruolo marginale degli zombie, non condivido però l’idea che gli zombie debbano essere i protagonisti. Certo, che siano schivabili con così facilità dimostra una incoerenza assurda.
Quello che volevo, e che mi è stato dato, è un’analisi più introspettiva dei personaggi.
Come Billy sono d’accordo sul “più che redenzione la vedo come caduta nella follia della rimozione/sostituzione”.
Si, Mario, concordo sul fatto che gli zombi non siano i protagonisti, forse mi sono espresso male…. Va benissimo che i protagonisti, ma gli zombi non possono essere il semplice sfondo della situazione. Devono rappresentare una minaccia ed essere percepiti come tale e soprattutto serve coerenza nel racconto
Concordo con la recensione. Puntata bella ed emozionante. Quanto alla questione zombie, nemmeno io, come Mario, concordo sul discorso di Billy degli zombie. Non sono MAI stati dei protagonisti (nemmeno sul fumetto, parola dello stesso Kirkman in piu’ interviste), ne` mai lo saranno. Vogliono semplicemente essere il pretesto, il mezzo narrativo per raccontare la storia di un gruppo di sopravvissuti. Quanto alla minaccia zombie, nella terza stagione (cosi’ come nella rispettiva parte del fumetto) lo zombie viene relegato sullo sfondo per farlo divenire protagonista di tanto in tanto, perche’ la minaccia doveva essere rappresentata dall’essere umano. In questa quarta stagione hanno promesso zombie piu’ aggressivi e secondo me stanno mantenendo le promesse! Partendo dal presupposto che la scena iniziale della distruzione di Woodbury sia solo per far scena, quindi ci sta la soundtrack e la posa figa (non dimentichiamoci la natura fumettistica dell’opera), quindi non ci vado a cercare l’incongruenza nel comportamento degli zombie! Nell’ospizio, onestamente, ho visto una scena come l’ho vista anche altre volte. Gli zombie non sono atleti acrobati, non ci vuole molto a scansarli o a divincolarsi, ammesso che non ti stiano addosso in 10 o piu’ (come per la scena di Tyreese che voleva essere una semplice citazione al fumetto, scena esagerata ma funzionale), ci credo che non abbiamo assistito ad una cosa come nella season 1…li’ bisognava attraversare Atlanta e tutti i suoi zombie, qui se ce n’erano 5 o 6 erano pure assai (ed alcuni sulle sedie a rotelle)! XD
Inutile anche interrogarsi sul come gli zombie abbiano devastato un pianeta pieno di eserciti e carriarmati se poi un padre ed un figlio con due fucili ne sterminano una 30ina…questo e’ il classico paradosso del genere, non c’e` una vera scusa che permetta agli zombie di dominare un pianeta, cosi’ come non ne esiste una che li veda per lo piu’ TUTTI interi (se per la maggiore uno zombie quando si accalca su di te ti divora completamene). Son cose che fanno parte del gioco, son quelle cose che si accettano a priori per non far saltare la sospensione dell’incredulita’. Almeno per quanto mi riguarda!
Urca, forse l’ho scritto di nuovo male… 🙂 non voglio e non cerco gli zombie protagonisti, so che i protagonisti sono gli umani, quello che ribadisco è che, a mio parere, non so più cosa sto guardando e non è quello che guardavo una volta; è un dramma umano e familiare in un mondo deserto? non c’è nessuna minaccia a parte gli umani in questo mondo? A quanto mi pare di vedere no, nessuna, a meno che tu non ti addormenti in mezzo alla strada con un cartello “eat my socks” o non sia un’inutile comparsa.
Quello che io mi aspetto da una serie che si chiama “The Walking Dead” e non “I Bradford nella prateria” è che la minaccia che incombe sia reale, percepibile e nell’alveo di questa minaccia si sviluppi la vera trama dei sopravvissuti… ma ora questa minaccia mi sembra realmente banalizzata e declassata a mero pretesto. E non è sempre stato così… anche nella scorsa stagione era da farsela sotto a muoversi nei corridoi della prigione, lo percepivano loro, lo percepivamo noi…. ora sopravvive chiunque, anche un malato di tumore a letto, due figlie che non hanno idea (dopo più di un anno?) di cosa gli succede attorno e una marmocchia che lascia la porta aperta… oltre a tutto il resto già citato. Tutto qui.
Punti di vista, io la minaccia zombie quest’anno la sento MOLTO piu’ che nei precedenti anni, onestamente. In quasi tutte le puntate della quarta abbiamo visto orde di zombie famelici, ma questo non vuol dire che debba morire uno del cast principale ad ogni puntata (voglio ricordare che di morti importanti, che siano per mano di zombie o meno, ce ne sono state giusto 2-3 a stagione, nella prima anche di meno)! Quanto alla famigliola che abbiamo incontrato, ci hanno mostrato come ha fatto a sopravvivere per tutto questo tempo: stando barricata in casa e di tanto in tanto con la quasi-poliziotta che usciva in pattuglia per recuperare il cibo dal furgone parcheggiato davanti alla palazzina (verissimo che e’ abbastanza LOL che dopo tutto sto tempo non abbia provato a sparare in testa XD, ma e’ pur vero che non ne avra’ incontrati molti di zombie, la palazzina sembrava vuota, a parte il tizio nella vasca)! La cosa non la vedo cosi’ impossibile, avranno anche avuto fortuna, ma non e’ impossibile salvarsi restando barricati in casa con una scorta quasi infinita di cibo in scatola (lo stesso Morgan nella prima stagione e’ sopravvissuto col figlio stando barricato in casa per tot tempo e successivamente lo troviamo in una mini-fortezza da solo, o Hershell con la sua famiglia nel mezzo del nulla in una fattoria)! Si aggiunga che, pur volendo, erano costrette a restare in casa per via del padre incapace di spostarsi! Ecco perche’, alla fine, morto il padre e con il Gov che voleva abbandonarle, preferiscono seguirlo per sentirsi piu’ al sicuro con una presenza maschile che li ha supportati in queste ultime settimane del padre (che, senza nulla in cambio, li aiuta in svariati modi, spinto dall’affetto innato verso la bambina)!
A me sembra tanto che si voglia cercare il pelo nell’uovo in ogni caso. Poi, ripeto, come ho scritto all’inizio, punti di vista! 😉
A me l’episodio è piaciuto, stringere il fuoco sul governatore con un’analisi più intima l’ho trovato interessante, non penso sia il migliore episodio della stagione come ho letto in giro, però ecco molto buono. Utile secondo me a mettere un punto con questa parentesi narrativa per spezzare con il resto.
Sono d’accordo con PukkaNaraku, non bisogna mai dimenticare che questa serie è tratta da un fumetto e ci sono dei paradossi ed esagerazioni tipici e delle scene proprio confezionate per creare un legame con questo.
Ad esempio, la scena finale della scorsa stagione con la prigione e il governatore a sinistra che guarda in lontananza, sembrava una tavola di un fumetto, così come in questo episodio Woodbury in fiamme.
Il fatto che la minaccia sia meno reale, a mio parere, è voluto, gli zombie sono entrati nella normalità, nella routine della vita dei sopravvissuti.
Episodio totalmente dedicato al Governatore che non mi ha coinvolto proprio per niente.
Abbiamo visto il lato “più umano” del Gov ma per me è solo “una redenzione che non durerà molto” si è affezionato subito a Meghan e vedremo come andrà più avanti, le due donne non mi dicono nulla mi sembrano due personaggi piuttosto insipidi oltre ad essere “un pò delle rompiscatole”.
Il mio punto di vista è pienamente espresso nella mia recensione 🙂 Vorrei solo rispondere a Billy in merito alla questione zombie: secondo me è credibile il fatto che non siano più chissà quale minaccia. Stanno mangiando di meno quindi sono più deboli e ormai gli umani li conoscono bene e sanno come affrontarli. I momenti più pericolosi sono quelli in cui gli zombie sono in massa, quindi solo se sono in tanti fanno davvero ancora paura.