The Vampire Diaries: Recensione dell’Episodio 6.16 – The Downward Spiral

Flop clamoroso per Somerhalder alla regia. Il 36enne potrà anche essere l’uomo più affascinante sulla terra, l’attore più dotato, l’animalista più fervente, ma dietro una macchina da presa, per favore, mai più. Posso affermare infatti con assoluta sicurezza che la cosa più elettrizzante in questo episodio, che assolutamente non fornisce alcun tipo di spunto di riflessione, sono i capelli post-scossa di Enzo. Ma questo è quello che il convento ci passa e di cui ci dovremo accontentare fino a quando qualche deus ex-machina non ci farà la grazia di movimentare un po’ le cose come si deve.

Ve li ricordate gli Steroline carini e coccolosi dello scorso episodio, sul patio di quella splendida baita a sbaciucchiarsi amorevolmente? Mai più nella vita. O almeno non in questa serie. Dal momento che niente tira più che una coppia che non può coronare il suo amore (questa tiritera va avanti dalla quinta serie, non se ne può più) Caroline ha spento la sua umanità, costringendo anche Stefan a farlo. Il risultato: barboso. Abbiamo già visto tanti personaggi spegnere la propria umanità, da Stefan con Klaus (la seconda serie, la migliore di tutte in assoluto!) ad Elena, a Damon le infinite volte in cui Elena tassativamente aveva deciso di non darla. La sesta serie ricomincia con la Gilbert che nemmeno si ricorda di aver amato Damon, che è la brutta copia dell’espediente “switch to turn your umanity off”. Insomma, come al solito, ci rigirano le solite pizze in piatti di portata diversi. E noi siamo costretti a sorbirci Caroline che prepara dei margarita e Stefan che se li scola. E mentre loro a turno fanno spegnere l’umanità a chi capita, noi spegniamo (definitivamente) la voglia di seguirli.

Nel frattempo per farci incavolare ancora di più, riesumano dall’oltretomba delle riserve l’inutile di turno, Liam. Chi è Liam? Esatto. O per meglio dire: sappiamo benissimo chi sia Liam, il poveraccio che ha avuto la sfiga di essere infinocchiato da Elena per 5 secondi. La giusta domanda è: che cavolo ci fa, a distanza di dieci episodi da quando era sprofondato nel baratro del dimenticatoio, di nuovo in scena? Non contenti del passato, in questo episodio Liam è la preda preferita di Caroline, della quale si nutre ogni volta che vuole. Per farla breve: inutile anche ora come allora. Credendo di provocare nello spettatore un qualche tipo di suspance, prima ci fanno credere che Caroline l’abbia ucciso e, dopo, che il miserabile sia costretto ad asportare il cuore di Sarah Salvatore. Ma a noi, di ‘sto Liam, non ce ne frega un cavolo.

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, in questo episodio ci hanno risparmiato le lagne e i piagnistei di Matt, Liv, Tyler, Alaric e Jo. Ma Sarah Salvatore no. Sarah Salvatore è qui, sulla scena, a fare foto e a parlare con Enzo. La solita tiritera inconcludente. Poi, nel giro di 2 secondi, è su un tavolo operatorio in attesa che Liam le asporti il cuore soggiogato da Caroline. Eh ma che bel salto di qualità! Se non altro in questo episodio le danno qualcosa da fare che non sia fotografare. L’utilità del suo personaggio vaga nell’etere insieme a quella di tanti altri. Almeno si fanno compagnia.

Per questa settimana Kai ha un volo di sola andata verso il paese dei buoni. Solo 3 episodi fa era l’acerrimo nemico da scansare come un malato di lebbra, ed ora Damon si serve del suo aiuto senza nemmeno lontanamente preoccuparsi di ciò che Kai gli potrebbe fare. Dove lo vogliamo far convergere pure quest’altro personaggio? Vabbene che noi non abbiamo le idee chiare su Kai, che a volte lo odiamo ed altre volte ci fa un po’ tenerezza a causa della parte emergente di Luke, però mi sa che anche gli sceneggiatori hanno tanto da dirsi a riguardo durante i loro reading tables! Prendete una decisione, noi qui iniziamo a sentire la mancanza di Coerenza, cara amica perduta! Per inciso, la storyline della mamma dei Salvatore squartatrice del 1800? classificata come NOIOSA, già prima di scoprire come va a finire!

Per non farci prendere troppa collera, infine, si ricordano anche di Bonnie. Sicuramente non è la prima volta che Bonnie ritorna da morte certa, anzi, per essere precisi, questa è la quarta. E vabbene che sono tutti abituati a farne a meno per un po’, eppure sembra che sia tornata da un viaggio ad Honolulu, anziché da un mondo prigione. Un abbraccio e via, verso la prossima avventura. Ma la Bonnie con la cicatrice piazzata strategicamente sull’addome per scoperchiare un po’ di fisicaccio è una tipa tosta, che chiama Jeremy e praticamente lo lascia per telefono, brucia le mani del gonzo di turno e colpisce fisicamente Damon solo perché non ha rispettato una sua scelta. Eddai Elena, anche le assi del parquet hanno capito che Bonnie non è più la stessa! Intervieniiiii!

Beh, a pensarci bene, per Elena i prossimi episodi non saranno di certo una passeggiata: con Caroline e Stefan con l’umanità spenta e Bonnie che ha perso la testa in quel mondo prigione, avrà delle belle gatte da pelare. Ma infatti io non mi preoccupo di quello che avverrà: la sostanza di base c’è e ce n’è pure tanta! Mi preoccupo di come gli sceneggiatori metteranno in pratica tutte queste cosette…non fate casini!

E basta coi personaggi inutili.

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