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The Vampire Diaries: Recensione dell’episodio 4.13 – Into the Wild

Un’isola selvaggia, magica e da brividi, nella quale vediamo avventurarsi alcuni dei nostri amati personaggi, è lo scenario principale che fa da sfondo all’insieme delle vicende che hanno interessato l’episodio andato in onda questa settimana, “Into the Wild”. Sembra che a trecento chilometri dalla costa della Nuova Scozia sia sepolta una cura per il vampirismo, e ciascuno dei nostri indomiti esploratori ha una buona ragione per volerla. Okay, forse non proprio tutti.
1360011286_7465_8Dietro la complessa ed affascinante trama di questa stagione c’è la tragica storia di un uomo che non si rassegna ad aver perso la sua famiglia, e nuovi tasselli vanno ad aggiungersi al puzzle che, da mesi, stiamo cercando di completare.
Come sappiamo, Shane sta cercando di riportare indietro dalla morte i suoi cari. Non eravamo, però, a conoscenza del fatto che la moglie, Caitlin, fosse una strega e che è morta, usando il tipo di magia chiamato ‘espressione’, nel tentativo di resuscitare il loro figlio. Il nostro ‘raccapricciante’ professore ha appreso della leggenda di Silas e della possibilità di riportare indietro i morti, risvegliandolo, proprio dallo spirito di Caitlin, apparsogli un anno prima in quei luoghi: in fondo ad un pozzo per essere precisi dove, offrendo gocce del proprio sangue, è possibile avere una visione delle persone amate che sono morte. Si tratterebbe, quindi, di un pozzo magico nonostante esista anche una spiegazione logica secondo la quale queste visioni non sarebbero altro che allucinazioni causate dall’inalazione dei veleni delle piante dell’isola. Shane afferma di credere nella magia e l’intero gruppo, sebbene appaia piuttosto scettico, si trova lì pronto a seguirlo in questa follia. Perché se il desiderio del professore è quello di ricongiungersi alla famiglia, quello dei nostri vampiri avventurieri è poter tornare umani.
Eccezion fatta per Damon.
“Un tempo mi mancava la vita da umano. Ora non riesco ad immaginare niente di più miserabile al mondo”, confessa ad una Elena che, al fine di dimostrargli quanto siano genuini i suoi sentimenti, gli aveva chiesto di prendere la cura per poter avere un futuro insieme. Stava facendo tutto questo per lei e adesso, a poche ore dallo spezzare il legame di asservimento, ammette di non aver mai voluto che tornasse mortale. Quello a cui lei aspira, una vita da umana, un futuro fatto di scelte che le permetteranno di crescere, una famiglia… non fa per lui, non più. “This is not me… It’s Stefan”, le dice. Non riesce ad immaginare un’esistenza umana che sia tutto un ‘Arcobaleni ed Unicorni’. Questa è la realtà, una realtà che è sempre stata visibile a tutti ma non ad Elena, sinceramente convinta che Damon fosse cambiato.
Le prospettive per il futuro della neo vampira coincidono, invece, con quelle del minore dei fratelli; anche Stefan desidera riavere ciò che gli è stato strappato via quando era un ragazzo sulla soglia della massima possibilità di vita. Mentre prima l’avrebbe fatto solo per non perdere colei che ama, adesso realizza che è un qualcosa che vorrebbe anche per sé stesso, e che gli permetterebbe di liberarsi da una Maledizione. “Ogni singolo momento dei miei ultimi 146 anni è stato dominato dalla pena di essere un vampiro”, è il suo sfogo su una Rebekah che lo accusa di averla ingannata nel momento in cui si rende conto che la pietra tombale, importantissima per arrivare alla cura, è sparita.tumblr_mhewl3iBDL1rhn31io1_500
Elena rimane sorpresa, colpita dalla reazione del suo ex amore epico quanto lo è stata da quella di Damon, sebbene in un modo diverso. Il pensiero di essere l’unico membro della famiglia rimasto a Jeremy le ha dato la forza di adattarsi alla sua nuova condizione e, complice l’asservimento, l’abbiamo vista a tratti serena; ma lei non ha mai voluto essere un vampiro, odia esserlo; non riusciva a dirlo ad alta voce e per questo l’aveva scritto sul suo diario. Si sente ancora nello stesso modo nonostante non lo dimostri e si rende conto che per Stefan è lo stesso, per la prima volta riesce a vedere e capire cosa prova, il senso di colpa, la sofferenza…
La stessa Rebekah, alla quale è stato affibbiato il ruolo di cattiva, non è diversa da Stefan, da Elena, la bionda Originaria detesta la sua esistenza immortale ed ha ammesso di desiderare la normalità ed un futuro con delle possibilità proprio come loro. Ma i nostri tre vampiri vedono improvvisamente scivolare via ciò che tanto bramano, e a cui erano vicinissimi.
Il professore ha orchestrato tutto alla perfezione, e riuscire a sottrarre la pietra tombale – a quanto pare fondamentale per eseguire l’incantesimo che risveglierà Silas – è stato il frutto di un ingegnoso piano: li ha distratti col rapimento di Jeremy ad opera di uno stregone del luogo, condotto Bonnie a lui senza che gli altri potessero seguire le sue tracce e messo fuori gioco un già instabile Damon, servendosi dell’abile arte della manipolazione. Inoltre, la fortuna sembra essere dalla sua parte visto che un altro Cacciatore – uno dei Cinque – ha catturato il membro del gruppo più difficile da tenere a bada.
“We are all screwed”, sentiamo dire ad una Rebekah in preda alla disperazione. Eh sì, sono tutti fregati e non dobbiamo dimenticare che Shane sta pianificando il terzo massacro. Non riesco a fare ipotesi su chi se la passerà peggio nel prossimo episodio. Bonnie e Jeremy in compagnia di quello psicopatico di Shane, Damon nelle mani di questo misterioso Cacciatore spuntato da chissà dove oppure i nostri tre ingenui vampiri rimasti senza nulla?
imagesNon ha avuto una giornata migliore chi è rimasto a Mystic Falls. Klaus può essere pericoloso anche se imprigionato all’interno di pareti invisibili e ne sa qualcosa la sfortunata Caroline, che rimane coinvolta nel confronto tra due leader. Nel tentativo di far desistere Tyler dal provocare il suo rivale per prendersi una soddisfazione, è lei che – per via del suo difetto di non avere peli sulla lingua – finisce per scatenare la furia dell’Ibrido Originario; prima che possa rendersene conto e lo stesso Tyler riesca ad intervenire, si ritrova impalettata e condannata ad una lenta, dolorosa e inevitabile ‘morte’ dal morso fatale per i vampiri. Klaus vuole che il suo avversario impari la lezione nel peggiore dei modi, e non può esserci niente di peggio che uccidere la sua ragazza dopo avergli ucciso la madre; anche se io credo che la reale motivazione del suo gesto sia personale alla luce del discorso avuto con Damon nello scorso episodio. E’ consapevole del fatto che lei non potrà mai perdonarlo per ciò che ha fatto e, non potendo sopportare quell’odio,  la morte di colei che gli causa questa sofferenza è la soluzione migliore dal suo punto di vista.
Sono le parole di una Caroline morente a scuoterlo dai suoi propositi malvagi, e nonostante lei non risponda con un Sì o con un No quando lui le chiede se potrà mai dimenticare tutte le cose orribili che ha fatto, ciò che dice poco prima di perdere i sensi lascia a Klaus una speranza, portandolo a guarirla.

I know that you’re in love with me. And anybody capable of love is capable of being saved.

Che ci sia una possibilità di redenzione per il nostro villain? Difficile fare previsioni.
La prossima settimana ci ritroveremo ancora sull’isola, dubito che Silas risorgerà ma si prospetta una puntata interessante. E sebbene io non sia una shippattrice di coppie, sono molto curiosa anche riguardo gli sviluppi del Klaroline.

Nancy

Books, movies, TV series, my cat... Life is sweet.

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