
The Tomorrow People: Recensione dell’episodio 1.02 – In too deep
Il secondo episodio sorprende meno del precedente, chi era rimasto, come me, piacevolmente colpito dalle novità introdotte in questa serie che sembravo almeno per certi aspetti allontanarla dagli stereotipi classici dei telefilm sugli adolescenti paranormali (per esempio l’incapacità degli homo superior di uccidere), si deve purtroppo un po’ ricredere, perché questo episodio delinea meglio i tratti strutturali del telefilm non mostrando nulla di innovativo.
Prima di tutto salta meglio all’occhio il classico triangolo amoroso, che è un po’ come il prezzemolo, non può mai mancare! Cara, sta con John ma ha un rapporto speciale con Stephen, il primo nasconde la gelosia con qualche gesto di stizza, mentre il secondo inizia a sondare il terreno con battute sulla loro relazione e inviti a cena. Siamo sicuri che non basterà alla coppia ufficiale teletrasportarsi in qualche stanza d’albergo, o fare combattimenti carichi di tensione sessuale per rimanere insieme, perché diciamoci la verità… il nuovo arrivato non è mica uno qualunque, 1) è il figlio del grande capo scomparso 2) ha i poteri più fighi di tutti (per esempio fermare il tempo) e come insegna la teoria dell’evoluzione, la femmina mutante è sempre attratta dal maschio più forte della specie! Vedremo quanti minuti ci metterà Cara a cedere alle lusinghe del maschio alfa!
Altra caratteristica che lascia un po’ perplessi è che il cattivo sia così totally-black, che non abbia nessuna sfumatura di grigio, nessuna storia tragica alle spalle, nessun rimorso di coscienza, nessuna umanità, insomma neanche una minima sfaccettatura che potrebbe portare lo spettatore e comprenderlo ed empatizzare un po’ anche con lui. È un puro villan, fine a se stesso, che ha deciso (per il bene della razza umana) che gli homo superior vadano eliminati tutti, al ritmo di almeno uno a puntata, e non si risparmia di massacrarli nei modi più eclatanti possibili, come per esempio mandando squadre speciali di assassini a trivellare di colpi di fucile la mansarda di una casa in cui credono sia nascosto un mutante… ma dove sta la riservatezza che nei telefilm solitamente si confà alle missioni segrete dell’FBI? Come spiegheranno alla proprietaria di casa che le hanno fatto saltare in aria metà soffitto? Tutto un po’ grottesco! Non mi capacito del perché abbiano deciso di banalizzare così il personaggio del cattivo zio Jedikiah, speriamo che nelle prossime puntate mostri qualche lato umano in più.
Passiamo al contenuto di questo episodio! Come previsto dalla recensione della prima puntata , questa settimana l’episodio si disperde in trama verticale non aggiungendo quasi nulla a quella orizzontale, c’è il caso-umano (forse è meglio dire il caso-mutante) della settimana, un ragazzino che va in giro a rapinare banche, che sembra un teppistello mutato qualunque, ma in realtà è spinto dal nobile scopo di aiutare la propria famiglia che non arriva a fine mese per pagare a lui le medicine e le cure psichiatriche. Sia i cattivissimi Ultra, che il gruppo degli Homo Superior tentano di agguantarlo, i primi per ucciderlo, i secondi per salvarlo, convertirlo al bene, e tutti i buoni propositi che si possono annettere e connettere! Stephen viene inviato come “tirocinante /stagista” degli Ultras a catturare questo tale Kurt Rundle, ma scoperto che i cattivi lo faranno fuori senza troppe smancerie, si ribella e lo lascia fuggire. Questo suo comportamento non può che convincere Jedikiah che Stephen sia in contatto e stia aiutando la resistenza; lo zio prova a sottoporre il nipote ad un interrogatorio-telepatico da cui Stephen riesce a difendersi occupando la propria mente con il doloroso ricordo del padre che lo abbandona. Anche se la lettura della mente non da i risultati desiderati, lo zio resta fortemente convinto del legame del nipote con il gruppo di ribelli, e sembra intenzionato ad usarlo a proprio vantaggio per riuscire a stanarli e sterminarli tutti.
Questa puntata è stata meno entusiasmante della scorsa, probabilmente mi aspettavo novità che non sono arrivate, abbiamo visto per 40 minuti la più classica sfida tra buoni e cattivi per salvare/uccidere il nuovo mutante di turno! Confido però sul fatto che non continui così ogni episodio ma che si sviluppi l’interessante idea della ricerca del padre/capo mutante, per ora dato per morto!
1.02 – In too deep
non convince del tutto
valutazione globale