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The Royals: Recensione della Seconda Stagione

Termina anche la seconda stagione del drama più trash (ma anche più addictive) del momento. Sarà per le situazioni al limite dell’inverosimile, sarà quel clima alla Gossip Girl con un retrogusto di Revenge, sarà per quel che sarà ma un fatto è certo: di The Royals non si può fare a meno. La seconda stagione, forse ancor più della prima, ha saputo coinvolgere lo spettatore con un ridimensionamento delle certezze che tanto ci si era premurati di fornire all’inizio. Non cambia solo il tema dominante ma anche i personaggi, che crescono e si evolvono per adattarsi alle circostanze.

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Il primo cambiamento sostanziale è quello di Liam ed Eleanor, ovviamente. Liam, liberatosi di quella zavorra che era Ophelia – anche se la donna riappare per una brevissima ed infelice parentesi – si concentra su qualcosa che fin dall’inizio eravamo impazienti di scoprire: se stesso. Liam, figlio di suo padre, ci era sempre stato presentato come un ragazzo desideroso di ‘normalità’, di una ragazza, dell’amore. Cose scontate e di certo nulla di nuovo per un ragazzo ricco e figlio dei privilegi. La vera novità è invece un Liam più riflessivo, più maturo, desideroso di trovare l’assassino di suo padre e costretto, per farlo, a farsi delle domande su se stesso. Il giovane principe supera lo scandalo che non voleva lui e la sorella come figli di re Simon e si concentra sul proprio futuro, sul futuro del proprio paese. Liam emerge come un ‘Principe del Popolo’, che rimane umano nelle sue debolezze ma non manca di eccellere nei propri pregi. Accanto a errori che è impossibile non condonare, il giovane prende anche delle decisioni complesse. Consegna, per esempio, con un macigno al posto del cuore, Ted alle mani di una folla inferocita. Non gli spara, tuttavia, provando di non aver perso del tutto la propria umanità, quella che gli eventi hanno duramente messo alla prova, ancora e ancora. Nessun interesse amoroso (nessuno di particolare rilievo, comunque) hanno giovato incredibilmente al personaggio di Liam: ci piaci bello e tormentato molto più che bello e dongiovanni!

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Proprio come Liam, anche la principessa Eleanor cambia. Dopo aver attraversato un campo da polo, fermando un’intera mandria di cavalli con dei tacchi di 15 cm, è evidente che la rabbia che prova nei confronti di Jasper non è qualcosa sopra cui sia disposta semplicemente a sorvolare. Ormai lo sappiamo bene che le coppie più emozionanti sono quelle più sofferte e Jasper, in questi dieci episodi, ha sofferto parecchio! Eleanor gli ha spiegato chiaro e tondo che nulla l’avrebbe scagionato da quello che aveva fatto e, per ribadirlo, ha addirittura iniziato una relazione con una bionda tutta curve, dopo aver lasciato definitivamente il suo unico e grande amore d’infanzia. Come se non bastasse, la ragazza ha anche tentato di derubarla (non ha proprio fortuna circa la sua vita amorosa, povera cara)! Non è stata la parentesi lesbo, tuttavia, ad essere l’apice di questa stagione, per Eleanor. Lo è stata la ragazza che ha aiutato ad uscire da una relazione con un uomo violento e a cui ha impedito di ricadere nel circolo della droga. Eleanor ha intrapreso un percorso di crescita, all’inizio di questa stagione, che alla fine l’ha portata a capire come fosse necessario aiutare prima di tutto se stessa, per poi essere in grado di aiutare gli altri. Diciamo pure che ha guadagnato un pizzico di quella saggezza che l’alcool e le droghe pesanti avevano sopito in tutti questi anni! Alexandra Park, dopotutto, si è dimostrata ancora una volta perfetta per la parte, con un dosaggio ottimo di ironia, coraggio e anche debolezza.

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In questa crescita, almeno per il momento, non è incluso Jasper, che rimane un reminder del fantasma di una principessa che non esiste più. Jasper è cambiato, ha dimostrato di tenere a Eleanor e non ha perso occasione di ricordarlo, in particolare nella sua instancabile (e fruttuosa) ricerca dell’assassino di suo padre nonché nella verità sulla sua fidanzata (anche fidanzata di Eleanor, pensate te come è piccolo il mondo!). Forse la principessa avrà anche ammesso di aver superato i sentimenti nei suoi confronti, ma la manina l’ha stretta e il sorrisino, alla fine, l’abbiamo visto tutti. Che si tratti di una promessa per la futura (e già confermata) stagione?

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Al di là del desiderio di Liam di emergere come una figura politica, la ricerca dell’assassino di Re Simon, il percorso ‘sentimentale’ di Eleanor e quello dannato di Ted, non è successo poi molto. Sempre che non consideriate il matrimonio lampo di Cyrus con la cameriera che aveva messo incinta nella prima stagione; oppure la cameriera con un cui ha avuto una relazione dopo Prudence, poi misteriosamente scomparsa senza lasciare traccia. Si, dopotutto non è successo molto: un paio di omicidi, qualche assassino lasciato a piede libero e un altro abbandonato alla folla, un matrimonio riparatore, una nuova guardia del corpo a cui imparato a volere bene e un’altra a cui volevamo bene e che, al contrario, abbiamo semplicemente amato e basta. Ha saputo destreggiarsi bene tra le insidie di re Cyrus anche la regina – siete o no #TeamHelena? Elizabeth Hurtley si fa letteralmente odiare, tra vestitini a tubino e quella voce fastidiosa, ma bisogna ammettere che è un personaggio davvero ben riuscito. Proprio come Alexandra Park, anche la Hurtley ha dimostrato di essere una regina interessante, tra spinelli sotto banco e momenti di umanità latente.

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Meno interessanti, se non praticamente inutili, le storyline che hanno coinvolto le due figlie di Cyrus. Dopo la chirurgia estetica e quindi un cambio radicale del suo aspetto, la minore delle principesse ha conteso con la sorella il cuore di uno scapolo particolarmente appetibile. Peccato che non fosse altro che un imbroglione che mirava al loro denaro e anche la conclusione rose e fiori, con una confessione degna di C’è posta per te, non ha salvato il salvabile. Una parte davvero imbarazzante di questa seconda stagione, ammettiamolo. Quasi ai livelli della gravidanza di Prudence.

Si è conclusa così, con la promessa di una resurrezione del maggiore dei figli di Helena e Simon, la seconda stagione di quel drama così trash che più trash non si può. Se ancora non avete avuto modo di vederla… che diavolo state aspettando a farlo?! Una volta iniziata è una droga di cui non potrete fare a meno. Perché, in fondo, siamo tutti addicted a qualcosa, tanto vale esserlo di una serie trash senza troppe pretese e dalla storia godibile. Ci rivediamo l’anno prossimo per la terza stagione, sempre qui su Telefilm Central!

Kat

Cavaliere della Corte di Netflix e Disney+, campionessa di binge-watching da weekend, è la Paladina di Telefilm Central, protettrice di Period Drama e Fantasy. Forgiata dal fuoco della MCU, sogna ancora un remake come si deve di Relic Hunter.

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