
The Night of: Recensione dell’episodio 1.01 – The Beach
Chi come me è un appassionato di gialli e crime series non potrà non aver annotato nella sua agenda un paio di anni fa la promessa della HBO di realizzare un pilot basato sulla serie Criminal Justice, miniserie lanciata nel 2008 in Inghilterra. Capita poi che l’attore protagonista della serie, il magistrale James Gandolfini muoia due anni più tardi ma la HBO decide di portare avanti il progetto in suo onore. E passando tra Robert de Niro che sembrava essere il degno successore di Gandolfini, si arriva finalmente a questo tanto atteso pilot, che ci fa rialzare dagli lettini di spiaggia per vedere all’opera John Turturro che ha finalmente preso il ruolo dell’avvocato Jack Stone. Eccoci quindi accontentati noi nostalgici del genere che tra un True Detective e l’altro e una nostaglia delle trame e atmosfere grigie e cupe di The Killing non siamo riusciti a trovare un degno successore di questo genere così facile da raccontare ma difficile da rendere originale nel suo sviluppo proprio per la sua popolarità in questi anni.
La trama è molto semplice, basterebbero due righe per riassumerla e sinceramente non ci entusiasmerebbe particolarmente. Il fatto vuole che per un’ora e venti minuti noi siamo incollati allo schermo sapendo già quello che stiamo vedendo; l’inizio dei gialli è sempre l’omicidio, e dietro un omicidio ci sono sempre un colpevole e un detective. Ma che cosa ci ha attratto per farci seguire fino all’ultimo secondo il telefilm, cosa ci ha fermato dall’accelerare lo streaming del nostro programma di riproduzione video? Ve lo dico io cosa ci ha fermato; la schifosa cruda realtà che nasconde questa puntata.
Ci eravamo già abituati a questo con The Killing che ricalcava in maniera troppo veritiera quello che succede nel mondo d’oggi, dove morti e omicidi sono all’ordine del giorno e persino la persona più “normale”, può celare un lato oscuro che si manifesta come un raptus incontrollabile che ci lascia a bocca aperta. The Night of parla della giornata tranquilla di un ragazzo pakistano-americano che vive nel Queens e cerca di guadagnarsi la popolarità che l’ignoranza del razzismo frena cercando di partecipare a un party di universitari, dove potrebbe finalmente iniziare a uscire dal guscio che la sua timidezza ha creato. Ed è proprio con il taxi rubato a suo padre che Nasir “Naz” scopre per caso i vizi dell’uomo, portati nella borsa di una passeggera che entra per sbaglio nel taxi. Un paio di droghe, un bacio che porta al sesso e shot di alcool portano il ragazzo a partecipare a un gioco sadico nella casa della ragazza e solo un vuoto di due ore del racconto ci salvano dal rovinare la soluzione del giallo. La fuga del ragazzo dopo essersi risvegliato in un mare di schizzi di sangue dura poco e la sua incarcerazione è dietro l’angolo. Naz, il ragazzo impacciato e timido di ritrova così vittima (o carnefice) di un omicidio brutale, dove la sua innocenza non è per niente facile da provare.
L’ora di puntata che ci porta alla morte della ragazza è piena di riprese di telecamere e di incontri con personaggi che non servono al telefilm ma che costruiranno una prova solida per accusare Naz di omicidio. La particolarità e la lentezza di come viene raccontata la serata
Jack di accolla la difesa del ragazzo perché scorge qualcosa in lui e questo brivido di adrenalina lo attraversano ancora di più quando scopre che il detective in servizio è Dennis Box. Questo uomo sulla sessantina dalla stempiatura buffa e i modi gentili sembra incarnare la figura del poliziotto buono, che conduce l’interrogatorio al ragazzo senza spaventarlo ne spingerlo a confessare. Ma dietro questa maschera da tenerone, Jack sa bene che si nasconde un’anima calcolatrice e molto più complicata da quel viso di chi ha già la pensione alle porte. Non ci
Ma ora che i due protagonisti sono entrati in campo il tiro alla fune per scarcerare o condannare il ragazzo è iniziato. Come The Killing a parere mio la soluzione non sarà così ovvia, ci sarà da scavare a fondo in quelle due ore di “sonno” per cercare di ricostruire questo grande puzzle che sembra però quasi impossibile da incastonare. The Night of ci mostra una puntata incompleta come il suo titolo, dove il tassello mancante completerà quel titolo e darà un senso a quest’ora sadica e lenta, che però ci colpisce come una lama facendoci aumentare in maniera graduale l’adrenalina. Avremo abbastanza pazienza e fegato da sopportare questa stramba narrazione, sapendo però che il percorso che porta alla fine sarà qualcosa di mai visto?
Stiamo svegli e tuned.
In attesa delle prossime recensioni, non dimenticate di mettere un like alla nostra pagina Facebook per essere sempre aggiornati su tv e cinema.
Visitor Rating: 4 Stars
Visitor Rating: 5 Stars
Visitor Rating: 5 Stars
Visitor Rating: 4 Stars
Visitor Rating: 5 Stars