
The Newsroom: Recensione dell’episodio 3.04 – Contempt
“What if I told you that you could be the n.1 network and change the world at the same time?”
“Changing it into what?”
Solo due episodi ci separano dall’addio alle vicende di Will&co. e alle elucubrazioni sorkiniane sulle mille sfumature della parola “giornalismo”. Sarà l’imminenza della fine, ma mai come in questo episodio le interpretazioni della nobile professione sono trattate con equilibrio, suggerendo un dibattito che non squalifica di default le guest star (= i demoni tentatori dei nostri eroi).
Hallie e Lucas Pruitt sono gli ambasciatori della rivoluzione digitale, del citizen journalism, della personalizzazione della notizia, dell’ansia di protagonismo e, insomma, del selvaggio web.
Entrambi sono perseguitati da un moralizzatore personale. Hallie si becca un Jim Harper all’ennesima potenza, mentre Lucas deve vedersela con un isterico Charlie.
Jim Harper, ad esempio, ha ragione a prendersela con la figlia di Meryl Streep, ciò non toglie che si comporti come il peggior fidanzato della storia e francamente pure come il più stracciamaroni. I suoi dubbi sul nuovo lavoro di Hallie, e sul genere di ambizione che lavorare al fantomatico Carnivore comporta, sono giustificati, ma la sua insofferenza verso qualsiasi cosa che non sia ACN gli rendono il campo sentimentale ben limitato.
Per quanto borderline possa essere un fidanzato che ti molla per divergenze etiche e professionali o una che dopo una litigata scrive un pezzo su di lui e se ne pente appena pigia “pubblica”, la dialettica tra questi due illustra bene pro e contro della deriva da reality show che può prendere l’informazione web.
Charlie invece sembra un cane sciolto: diplomaticamente impresentabile, e anche parecchio agitato, di fronte a un miliardario egocentrico ma astuto.
Charlie e Pruitt viaggiano su due universi paralleli, ma non è difficile capire chi dei due sia destinato a soccombere (SPOILER ALERT: “soccombere” in questo caso potrebbe non essere in senso figurato).
Come Jim, anche Charlie pecca di intransigenza. Non sul fronte dei contenuti, (“As an old guy I’ve got more respect for 18 to 25 years old ‘cause I don’t believe their heads would explode if you stop patronizing them for an hour…”), bensì su quelli della mediazione di questi contenuti verso l’era digitale.
POLLICE SU:
“Please, tell me I’m right…”. La filippica di Jim Harper stavolta centra il bersaglio. Esasperante a puntino, quando ha tirato fuori il fantasma del cattivo gusto, ha guadagnato mille punti.
A proposito di cattivo gusto, questo episodio ci regala una sottotrama fashion mica da ridere.
Don + Sloane + tizio delle risorse umane. Quasi quasi uno spin off comedy…
3.04 Contempt
Grandpa' Joe
Valutazione globale
Per me questo è stato, fin ad ora, l’episodio migliore di tutta la stagione. Tempi giusti, dialoghi non troppo arzigogolati, colonna sonora non invasiva. Questo è il The Newsroom che mi mancherà.