
Mr. Robot: Recensione dell’ episodio 1.01 – Pilot
Quanto spesso ci capita che un primo episodio ci sorprenda davvero? Questo evento remoto è un regalo inestimabile per noi divoratori di serie, ormai abituati ad un mondo di pilot accuratamente masticati e quasi predigeriti. Mr Robot è prima di tutto una sorpresa.
Se penso al Canale USA Network e ai suoi telefilm, prima di tutto mi vengono in mente i cieli azzurri, poi dei protagonisti belli e cool e poi la netta sensazione che non ci si sporchi mai davvero le mani. Pur tra scontri e tensioni si viaggia sempre sul sicuro, su un livello dove la patina lucida di storie e personaggi non venga mai davvero scalfita. E’ una scelta di stile che può anche pagare bene ma che a volte rischia di scadere nella semplice superficialità.
Per questo guardare il pilot di Mr Robot è stato parecchio disorientante. E’ davvero uscito dalle mani di USA? Sembra che qualcuno abbia preso le regole del canale e le abbia volontariamente stravolte. Andati sono i cieli azzurri e la città vitale e dinamica, spariti i protagonisti belli e spigliati, incerto ogni elemento di serialità. Pure i ritmi e la colonna sonora sembrano totalmente alieni.
Questo primo episodio è una profonda immersione nella vita claustrofobica di Elliot, un Rami Malek ancora una volta magnetico con la sua fisicità concentrata e i suoi occhi scuri spalancati e allucinati. Lo avevamo amato in The Pacific, con il personaggio di Snafu sempre al limite della follia e lo ritroviamo qui in una parte non molto lontana, quella di un ragazzo alienato in perenne conflitto con se stesso e con la realtà. Il suo personaggio nervoso e contratto, trattiene con quel cappuccio sempre calato in testa un mondo interiore vastissimo, fin troppo. E’ vero, ormai i nostri schermi sono popolati da geni autistici, ne abbiamo un po’ in tutte le salse: dal cupo e empatico Will di Hannibal, all’autismo all’acqua di rose dei protagonisti di Scorpion; ma in questo caso, grazie al voice over in prima persona di Elliot con la voce lenta e cantilenante di Malek, abbiamo subito una rappresentazione meno pulita e patinata. E il suo personaggio ci respinge e ci attira allo stesso tempo.
Elliot è un genio dei computer che lavora in un’agenzia di sicurezza informatica e nel tempo libero
Non voglio raccontarvi la trama perché vi rovinerei l’emozione di seguirla, ma posso dirvi che il lavoro degli sceneggiatori è così buono che alla fine lo sconcerto di Elliot e la sua confusione sono profondamente nostri. Cosa è accaduto davvero? Cosa era reale e cosa era un semplice scherzo di una mente danneggiata? Quale era la strada giusta da imboccare? Quali le motivazioni valide, quali quelle irrazionali? L’incertezza si allarga quando a fine episodio ci fermiamo a valutare cosa abbiamo appena visto e dove questo ci porterà. Di solito i pilot sono quasi esasperatamente puntuali nel rivelarci cosa ci aspetterà per il resto della stagione, ma in questo caso è praticamente impossibile stabilirlo. Quali saranno gli elementi di serialità del telefilm? E ce ne saranno davvero? Che ruolo avranno i personaggi che ci sono stati presentati e si riveleranno postivi o negativi per il nostro protagonista? Se da una parte l’apprensione per la piega degli eventi futuri è concreta, dall’altra l’incertezza è quasi eccitante visto che il mondo creato con cura in questa breve ora offre infinite possibilità di sviluppo.
– bella l’idea di infrangere la barriera dello schermo rendendo lo spettatore l’amico immaginario e confidente di Elliot.
– non sono un’esperta ma per una volta le stringhe di codice e le operazioni informatiche mi sono parse davvero credibili. Non il solito digitare a casaccio totalmente semplicistico e insensato. In più nessuno si è fermato ogni 5 secondi a spiegarmi cosa stesse succedendo. Magari non ho capito nulla ma ho apprezzato lo stesso.
– quello che ho visto era un preair, la serie ufficialmente debutterà il 24.
– datemi il secondo episodio!
1.01 – Pilot
Sorprendente!
Valutazione Globale
Da sistemista Linux posso confermarti la tua impressione sulla parte tecnica. Sono rimasto piacevolmente sopreso! Niente di troppo “hackeristico” avanzato ma comunque pertinente con la narrazione 🙂 Carino anche lo scambio di battute sull’utilizzo del Desktop environment (Gnome o Kde).
Per quanto riguarda il pilot in sé, io ho gradito molto. Speriamo mantenga le promesse!
Gnome o Kde… quelli non so neanche da che pianeta vengano. 😀 Ma è anche giusto così. Preferisco capirci poco piuttosto che veder semplificato l’argomento al massimo rovinando la coerenza.
Mi unisco a te nella speranza! Non manca molto.
Un pilot davvero sorprendente. Ben scritto, ben recitato, direi persino ben concluso. Un protagonista perfetto! Non ricordo un pilot così perfetto dai tempi di Lost. Speriamo mantenga le promesse.