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The Michael J. Fox Show: Recensione dell’epiosdio 1.01 e 1.02 – “Pilot” e “Neighbor”

Prima che io inizi la recensione di questi due episodi di The Michael J. Fox Show sono necessarie due premesse.

La prima è che non sono un’amante delle comedy. Posso contare sulle dita di una mano quelle che, negli anni, sono le comedy che ho seguito diligentemente (Friends e How I Met Your Mother su tutte). Questo in pratica per dirvi che non sono un’esperta in materia e potrei criticare ciò che per molti sono gli aspetti migliori del genere.

themichaeljfoxshow_101_102_4La seconda è che adoro Michael J. Fox. E non sto esagerando. Lo seguo dai tempi di Voglia di vincere, passando per la trilogia di Ritorno al Futuro (di cui non ho perso nemmeno una replica nei cinema!) senza dimenticare Casa Keaton. Non mi sono fatta mancare ovviamente la sua autobiografia Lucky Man e non ho problemi ad ammettere di aver iniziato a vedere The Good Wife solo per recuperare gli episodi in cui recitava proprio Michael (ed è grazie a ciò che ho scoperto un altro telefilm di cui ora non posso fare a meno e che ho recuperato nella sua totalità). Capirete quindi che la mia opinione potrebbe essere leggermente influenzata da questa seconda premessa…

L’attesa per questa serie era quindi molto alta. Chiaramente i produttori esecutivi e la stessa NBC ha capito che l’aspetto più importante di questa serie è proprio Michael J. Fox a tal punto da intitolare proprio a lui lo show stesso. E credo sia stata una scelta perfetta. Michael ha un seguito di fan molto importante che hanno imparato ad apprezzarlo prima come attore e in seguito come uomo.

Vedere questo telefilm è un po’ come leggere una sua seconda biografia perché infondo di questo si tratta. Il telefilm racconta come un malato di Parkinson fatichi ad affrontare anche le cose più semplici senza però l’effetto pena o “piangersi addosso” tipico di Michael. Divertentissima la scena finale del secondo episodio dove il nostro protagonista cerca di versare la pasta in un piatto con la mano tremolante e la moglie gli prende il mestolo di mano affermando “Puoi non cercare di vincere una tua battaglia personale in questo momento che stiamo morendo di fame?!?”.

themichaeljfoxshow_101_102_2Un punto di forza, a mio avviso, sono anche gli altri protagonisti della serie: Betsy Brandt (Breaking Bad) è magnifica. Ha un ritmo comico che combacia perfettamente con quello di Michael e la loro alchimia è invidiabile. Juliette Goglia (Desperate Housewives, Ugly Betty) mi ha decisamente sorpresa. Ammetto di riconoscere il suo viso da telefilm passati in cui ha avuto piccoli ruoli (E.R., Veronica Mars) ma non aveva mai attirato la mia attenzione a sufficienza. Stesso discorso per il fratello (sullo schermo) Conor Romero (Person of Interest). Meraviglioso anche Wendell Pierce, che dopo il ruolo serio dell’avvocato Zane in Suits, mi lascia intravedere questo lato più comico anche se forse un po’ esagerato a volte.

themichaeljfoxshow_101_102_1Quasi fastidiosa invece Katie Finneran (The Inside, Frasier) che nel telefilm interpreta Leigh, la sorella di Mike Henry/Michael J. Fox. Sarà forse colpa del personaggio super egocentrico che interpreta o per questa sua recitazione molto sopra le righe… ma io proprio non la riesco a sopportare. Sullo stesso livello metterei anche il piccolo Jack Gore. Purtroppo per essere un attore bambino credibile bisogna essere veramente portati e, per quanto visto fino ad ora, non credo sia questo il caso.

In conclusione per ora non credo si possa affermare che questa sia la miglior comedy degli ultimi anni ma sono convinta che grazie alla forte presenza scenica di Michael J. Fox le basi per crescere nel corso della stagione siano decisamente presenti. Sicuramente apprezzabile la scelta della NBC di appoggiare questo progetto e dare la possibilità a Michael di tornare a tempo pieno nel mondo della recitazione nonostante il Parkinson. Qualcuno potrebbe ritenere che il tono fin troppo ironico nei confronti di questa malattia sia esagerato, ma se Michael stesso riesce a ridere di quelle che sono le problematiche create dal Parkinson non siamo, infondo, autorizzati a ridere con lui? La serie non nega mai in alcun modo le problematiche che conseguono la malattia ma decide di utilizzare una chiave diversa che rappresenta appieno la filosofia di Michael che non ha mai voluto arrendersi ed ha continuato a lottare per mantenere, anche se con diversi tempi e atteggiamenti, quelli che erano i suoi interessi e le sue passioni.

1.01 Pilot - 1.02 Neighbor

In definizione

Valutazione globale

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Micra

Fondatore - Trentina, social and serial addicted. Nominata santa padrona del canederlo e adepta alla sacra arte del parampampoli. Lavora come Project Manager per un'agenzia di comunicazione.

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