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The Man in the High Castle: Le differenze tra la serie tv ed il libro

Per quanti hanno avuto il piacere di guardare la serie The Man in the High Castle sapranno di certo che si tratta di una serie originale e accattivante, non a caso adattata per lo schermo dal produttore esecutivo di X-Files e tratta dal bestseller omonimo di Philip K. Dick. Rinnovata, tra l’altro, per una seconda stagione. Lo showrunner ha ammesso che non sono state poche le difficoltà riscontrate per adattare il romanzo al piccolo schermo, dal momento che ‘Il libro racconta la situazione di un mondo e non ha un filo conduttore nella narrazione ed ho da subito pensato che non potesse reggere come storia per una lunga serie tv’. Per fortuna, come sappiamo, si sbagliava.  ‘La prima cosa che volevo era non cambiare nulla ma sono arrivato alla conclusione che, per onorare il libro, dovevo fare dei cambiamenti. Ho cercato di farlo avvicinandomi il più possibile alle idee e alle tematiche del libro e dando loro modo di esplorarle nella serie tv.’.

E’ evidente dunque come ci siano molte differenze tra la serie di Amazon – ancora inedita in Italia – e le pagine da cui è tratta. Zap2it ha individuato le cinque maggiori differenze tra la serie tv ed i libri, che noi vi riproponiamo di seguito.

La bobina

the man in the high castle

‘Nel libro, Hawthorne Abendsen aveva scritto un romanzo in cui gli Alleati vincevano la guerra. Nella serie tv il libro è in realtà una bobina che mostra attraverso spezzoni di video che gli Alleati hanno vinto la guerra. E’ stata una scelta dettata dal fatto che vedere le immagini poteva essere un elemento più forte di un libro letto ad alta voce. E’ qualcosa che ha un grande impatto per i personaggi dell’universo alternativo, vedere queste scene che a noi appaiono così familiari. Il cambiamento radicale consiste nel fatto che si tratta di un oggetto fisico, qualcosa che si possa vedere e con cui ci si possa confrontare. E’ stato molto diverso da gestire, rispetto al libro.’

I nuovi personaggi

the man in the high castle

‘Sono consapevole del fatto che non ci fossero antagonisti reali nel libro e per questo, per sostenere la serie tv, ho creato i personaggi di Capo Ispettore Kido (Joel de la Fuente) in San Francisco e del Obergruppenfuhrer John Smith (Rufus Sewell) a New York. Sapevo inoltre di aver bisogno di più personaggi sul fronte dei Nazisti, dal momento che nel libro non sono presenti e avevo bisogno di loro per caratterizzare meglio quella parte di mondo.’

Relazioni e posta in gioco

the man in the high castle

‘Altre due cose che è stato essenziale cambiare sono state la relazione tra Juliana (Alexa Davalos) e il film, una relazione personale. Ho creato per questo il personaggio di sua sorella, in modo che quando è morta il film è passato a Juliana. Inoltre ho pensato di riunire i destini di Juliana e Frank perché nel libro si comincia da un punto in cui i due sono già divisi e lei è a Canon City. Volevo che la loro relazione fosse ancora in gioco, qualcosa che potesse ancora essere messo a rischio, così l’ho riportata a San Francisco e sono ancora una coppia.’

Re-inventando Joe Black

the man in the high castle

‘Il personaggio di Joe (Luke Kleintank) è molto diverso rispetto a quello del libro. Avevo immaginato inizialmente questa sorta di triangolo amoroso, anche se non mi piace usare la parola ‘amoroso’ perché è come se riducesse lo spessore e la ricchezza di questo ripo di relazione. In un certo senso, Juliana è divisa si tra Frank (Rupert Evans) e Joe ma in maniera più profonda. Frank e Joe rappresentano due modi diversi di vedere il mondo e volevo che Juliana fosse divisa tra queste due concezioni del mondo. Non è soltanto una storia d’amore ma molto, molto di più.’

Stabilire una nuova time-line

the man in the high castle

‘Per molti aspetti abbiamo già superato il libri dall’episodio 2 – anche se il personaggio di Childan non viene introdotto prima dell’episodio 4. E’ vero, del resto, che molte parti del libro non le abbiamo neanche raggiunte. Ci sono inoltre parti del libro che vengono solo menzionate e sono eventi off-screen. Lo show in fondo è straordinario e gigantesco, proprio come la linea narrativa. Puoi letteralmente avere un mondo di cose da esplorare, dal punto di vista narrativo.’

The Man in the High Castle è stata rinnovata il 18 dicembre 2015 ma è ancora sconosciuta la data della messa in onda della seconda stagione.

Kat

Cavaliere della Corte di Netflix e Disney+, campionessa di binge-watching da weekend, è la Paladina di Telefilm Central, protettrice di Period Drama e Fantasy. Forgiata dal fuoco della MCU, sogna ancora un remake come si deve di Relic Hunter.

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