
The Leftovers: gli attori e i produttori parlano del finale della serie
The Leftovers ha terminato la sua corsa. Dopo tre stagioni, la serie televisiva HBO di Damon Lindelof e Tom Perrotta si è conclusa, e ci mancherà tanto con il suo finale tutto sommato soddisfacente.
Il cast e i creatori de The Leftovers si sono trovati ai Paramount Studios per la visione dell’ultima puntata della serie e per una discussione con la stampa. Come conduttore era presente Jimmy Kimmel, sul palco a rappresentare la serie Damon Lindelof, lo sceneggiatore e produttore esecutivo Tom Spezialy, regista e produttore Mimi Leder, il co-creatore Tom Perrotta e gli attori Justin Theroux, Carrie Coon, Amy Brenneman, Scott Glenn e Kevin Carrol.
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Il cast e il produttori hanno aperto il loro cuore: si sono ritrovati a chiacchierare non solo del finale della serie, ma anche degli anni trascorsi insieme, raccontando varie storie dal set. Alcuni attori sono tornati a casa con dei gadget, altri invece insistevano ad oltranza a fare scherzi ai colleghi.
Ma tra le questioni serie, ha tenuto banco il monologo finale di Nora. Non tutti, infatti, hanno creduto alla storia raccontata dal personaggio interpretato da Carrie Coon. Ad esempio Amy Brenneman, che nella serie è Laurie, non crede che Nora abbia detto la verità. Jimmy Kimmel ha chiesto direttamente alla Coon, la quale ha risposto a sua volta con una domanda: “Tu credi che Nora abbia detto la verità?” “Umh…si! Chi è che non crede alla storia di Nora?” ha poi chiesto rivolto alla folla in sala. L’unica mano ad alzarsi è stata proprio quella della Brenneman, asserendo che per lei Nora si è inventata tutto, e confermando la teoria espressa poco prima da Justin Theroux. L’attore aveva fatto notare come sia particolare la scelta di non mostrare in prima persona il flashback del viaggio di Nora nell’altro mondo, ma semplicemente di rimanere sul volto dell’attrice che raccontava l’esperienza. Questo, a suo dire, è un po’ ambiguo.
Un altro retroscena con protagonista l’attrice Amy Brenneman riguarda la scena della telefonata con Nora. In quel frangente, Laurie aveva un bambino in braccio: si tratta, in realtà, del bambino di Jill.
I toni si sono fatti anche più leggeri: si è discusso e scherzato sul fatto che Donald Trump non potrebbe mai essere a capo dei Colpevoli Sopravvissuti. Lindelof è arrivato a lui partendo dal presupposto che questa serie è molto particolare perché non c’è nessun personaggio veramente cattivo di natura. L’unico che si avvicina a qualcosa di negativo è Patti, interpretata da Ann Dowd. Ma nelle scene che riguardano la sua morte (compresa la seconda in International Assassin), non si può non provare empatia per questo personaggio.
Per quanto riguarda i souvenir che gli attori hanno portato via con sé dal set, inizialmente nessuno ha voluto parlare. Come se non volessero rivelare davanti a Damon Lindelof quel che era accaduto. Ma via via gli animi si sono alleggeriti: Scott Glenn ha rivelato che proprio Lindelof gli aveva dato un didgeridoo, uno strumento musicale aborigeno, che doveva saper suonare. Justin Theroux ha rivelato che “gli è stato mandato a casa” il ritratto di lui nelle vesti di presidente come appare nel settimo episodio The Most Powerful Man in the World. Mentre Amy Brenneman si è tenuta l’accendino che Jill aveva fatto fare per il suo personaggio Laurie nella prima stagione, e che è riapparso nella terza. Carrie Coon, delusa, ha detto che non le è stato dato niente. Ha però provato a rubare la bicicletta che il suo personaggio utilizza nella vecchiaia: “Se devo recitare nuda, voglio quella bicicletta!”
Un membro della sala, ad un certo punto, ha fatto i complimenti a Lindelof per aver azzeccato la scelta di Max Richter come compositore musicale dello show. Il produttore ha chiarito che in realtà a scovare le doti di Richter è stato Peter Berg, regista del pilot. Quest’ultimo si trovava a Londra ad una rappresentazione di Macbeth, ed è rimasto colpito dal comparto musicale dell’opera teatrale. Il compositore era proprio Richter, che successivamente è stato contattato per il lavoro. Gli è stato mandato lo script del pilot, ha accettato, e il resto è storia. Per quanto riguarda i brani non originali presenti nella serie, c’è un supervisore musicale che se ne occupa e che Lindelof ha tenuto molto a citare e ringraziare. Si tratta di Liza Richardson, la quale nel corso delle stagioni ha compilato una lunga lista di canzoni che avevano le qualità per essere presenti in Leftovers.
In conclusione, per stemperare gli animi di quella che è forse stata l’ultima reunion del cast di Leftovers, Justin Theroux ha donato la barba di Kevin chiusa in un sacchetto di plastica ad uno spettatore a caso del pubblico.