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The Good Wife: Recensione dell’episodio 7.22 – End

Ci siamo, è arrivato il momento degli addii. Sono passati sette anni dal pilot di The Good Wife, ricordo che quando ho deciso di vedere il pilot ero dubbiosa, pensavo che avrei mollato la serie presto, d’altronde sono allergica ai procedurali, invece no, eccomi qui, fino alla fine. Scrivere una sceneggiatura lunga sette stagioni è difficilissimo e, infatti, abbiamo più volte fatto notare come certe scelte non siano state proprio, azzeccatissime nell’ultimo periodo; scrivere un finale di una serie lunga sette stagioni da 22 episodi è un’impresa.

the good wifePresumo che l’uscita di scena di Will abbia in qualche modo cambiato i piani iniziali dei King e questo viene ben spiegato in questo episodio. Will, a sorpresa, riappare nei sogni di Alicia. E’ lui che Alicia sceglie alla fine; non Peter, forse Jason, ma sicuramente Will. Il suo grande amore.

It was romantic because it didn’t happen.

Ma Will è morto, Peter rischia la prigione e Jason è un “ragazzino”.  “End” sceglie, per salutare i suoi fan affezionati, di concentrarsi sul processo di Peter mostrandoci una volta per tutte, in modo definitivo come si sia evoluta Alicia. Da sottomessa moglie tradita di Peter, a donna risoluta e pronta a calpestare i sentimenti della sua socia.
Lucca, chiamata a contro interrogare Kurt, solleva il dubbio che il marito di Diane sia d’accordo con la sua ex allieva con la quale precedentemente ha avuto una relazione.
Diane non la prende per niente bene e Alicia ci rimedia un bello schiaffo, lo schiaffo alla traditrice lo stesso che sette anni fa, fu lei a dare a Peter, dopo la scoperta del tradimento e l’umiliazione pubblica.

the good wife
Alicia è cambiata, ora è disposta a calpestare tutti pur di ottenere il suo obiettivo e questo è ben sottolineato in questo episodio finale. Perde Jason che non l’aspetta, confuso anche lui dalla donna del quale si è infatuato, perde Diane e perde la sua integrità.
Un finale molto amaro che, non nascondo, non ho accettato subito. Non era chiaro, a mio avviso, che l’obiettivo ultimo fosse quello di mostrarci un cambiamento drastico di Alicia, speravo invece, e questo mi sembrava l’idea iniziale, che The Good Wife premesse per mostrare l’emancipazione di una donna intelligente e piena di risorse dal marito ingombrante. Questa emancipazione è diventata però in questo finale un’arma a doppio taglio.
La scena finale è triste e dopo sette anni speravo in una conclusione più felice, almeno dal punto di vista sentimentale, per Alicia.
Dal punto di vista narrativo, la scelta di terminare con il processo di Peter non l’ho ben capita, c’erano le possibilità e i mezzi per fare una chiusura più armonica, congrua e soprattutto avvincente, iniziando a tirare le fila due, tre episodi fa. Non a caso, io e Lalla che  ci siamo succedute in queste recensioni, abbiamo invocato più volte i “fuochi d’artificio” conclusivi. “Vedrai che adesso sparano tutte le cartucce”  dicevamo e invece, tutto è scivolato “normalmente”, senza clamore, senza sorprenderci.
Non mi va di essere troppo critica con questa conclusione, dopotutto sono affezionata a questa serie anche se in passato non mi sono risparmiata con le critiche e quindi mi sarebbe piaciuto scrivere di un finale bellissimo, appagante, ma così non è stato; questo non significa che sia stato deludente. L’ho trovato solo fuori fuoco, poco convinto, come le ultime due stagioni e con una voglia spasmodica di disegnare un quadro bello da vedere e di scrivere un finale “figo” con il parallelo pilot e finale, ma con poco cuore, poca emozione vera.
E’ così, come Alicia ci ritroviamo a rimpiangere Will e le stagioni precedenti.

The Good Wife, nonostante tutto ci mancherà sicuramente, una qualità così sulla TV generalista ormai ce la sogniamo. E’ stata una serie atipica nel suo genere, che ha saputo calamitare la nostra attenzione e tenerci fedeli, fino alla fine, anche con tutte le critiche del caso.
Grazie buona moglie!

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Maura Pistello

Fondatore/ Admin Giornalista pubblicista Serie tv dipendente, accanita lettrice, amante del cinema e dell'arte

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