
The Good Wife: Recensione dell’episodio 5.11 – David and Goliath
Ce lo avete in testa il motivetto? Lo so che ce lo avete. Avanti, con me:
That lil’ mama thicky thick, but she ain’t nothing but a tricky trick.
Ebbene, se già non riuscivate a scastrarvelo dal cervello sono sicura che questo non vi aiuterà:
http://www.youtube.com/watch?v=g2Hwj15F-AM
Ma sono altrettanto sicura che la vostra vita verrà decisamente arricchita dalla visione di Diane (Christine Baranski) che balla al ritmo di musica, con i bigodini in testa e una banana in mano. Secondo me se ne fanno un singolo lo vendono come il pane.
La buona moglie torna tra noi dopo brevi vacanze per assestare un filo le cose prima di ripartire a valanga con la rivelazione di fine episodio che per me arriva del tutto inaspettata e con un tempismo perfetto.
L’episodio scorre via liscio saltellando tra il caso della settimana a tema musicale e il misterioso papà Peter. Rowby mi regala finalmente una perfetto paragone per descrivere i duelli che si svolgono in aula in questo telefilm: sono delle vere e proprie jazz sessions. Un susseguirs
Will e Alicia si ritrovano ancora una volta faccia a faccia in tribunale, decisi a strapparsi e capelli e graffiarsi la faccia. Lo schema ha certo il suo fascino, anche alla luce dei meschinissimi reciproci colpi bassi, ma spero sinceramente non diventi un classico. E’ ovvio che i due studi, per apparire entrambi sullo schermo, dovranno continuare a scontrarsi sugli stessi casi, ma mi auguro che la rivalità evolva dal semplice scontro personale mirato alla vendetta. La lotta nel fango in aula è sempre la benvenuta ma mi piacerebbe vedere il loro rapporto incamminarsi su altri binari e, ci tengo a dirlo, non per forza i binari dell’ammmmore. Rispetto alla volta scorsa i ruoli partono invertiti. Forti del fatto di averci mostrato tutta la vulnerabilità di Will, gli autori ce lo possono presentare scanzonato e con una bella faccia da schiaffi mentre si diverte a manomettere il “ritmo” di Alicia, con lei che reagisce istintivamente perdendo tutto il suo autocontrollo. Ma basta che Alicia sfoderi il vestito color crema della loro prima notte e i giochi si ribaltano di nuovo. Ammetto che far addirittura balbettare Will mentre si faceva un film è stato un filino troppo ma pur sempre esilarante.
Il tutto è condito dai siparietti di Damian e dagli incontri focosi di Kalinda con la sua nuova fiamma. Deja-vu da Blake Calamaro e improbabile primo marito di Kalinda, ci tormentano ogni secondo. Io sinceramente mi interrogo sul perché narrativo di Damian. O i King volevano assolutamente assumere il carismatico attore, oppure Damian è solo un triste mezzuccio per dare qualcosa da fare a Kalinda e incasinare ancora un po’ i rapporti tra Diane e Will (che ci regalano come al solito una delle migliori scene dell’episodio). Vaga per lo studio facendo l’improbabile spaccone/giullare e lasciandoci ad interrogarci su come diavolo guadagni uno stipendio. Quanto a Kalinda e la sua poliziotta è tutto un ripetersi di cose già viste, prese direttamente dal suo catalogo di ex. Sarebbe bello vederla interagire con qualcuno che per lei conti davvero tipo Cary e Alicia (da quanto non hanno una scena insieme?) piuttosto che circondarla come al solito di personaggi sopra le righe che mirano solo ad essere più estremi di lei nella caratterizzazione.
Però sinceramente che ce ne frega dei tira e molla amorosi davanti a quanto sta per scoppiare in faccia ad Alicia? In questa stagione i King raccolgono il prodotto di tutti i semini diligentemente seminati in passato. Se pensavamo di aver già visto il meglio ci sbagliavamo di grosso!
5.11 – David and Goliath
musicale
Valutazione globale
Mentre continua la “guerra psicologica e non” tra Will e Alicia, lei e Cary vincono il loro primo caso contro Lockart & Gadner, mentre scopriamo che il compagno di Marylin non è il Peter che tutti conosciamo ma per lui e Eli si prospettano guai ben più grossi nel futuro o sarà tutta una montatura?
Noiosa tutta la vicenda di Khalinda,Boyle e la sua amica; mentre come al solito “c’è maretta” nello studio Lockart & Gadner per” la propensione ad espandersi” di Will.