
The Flash: Recensione dell’episodio 3.09 – The Present
Il winter finale di The Flash ha finalmente regalato al pubblico qualcosa che a questa stagione era mancato: qualcosa di interessante. Perché per quanto fossimo entusiasti di Flashpoint all’inizio, dopo mesi di teorie e ipotesi, possiamo tranquillamente ammettere che Berlanti non ha proprio dato il massimo in questa terza stagione della seconda delle serie tv dell’universo DC. O, quantomeno, non in questa prima parte. E non fatemi neppure cominciare con gli alieni!
Dopo la (infelice) parentesi del crossover, gli abitanti di Central City e, nello specifico il team di Star Labs, tornano a concentrarsi sul vero problema: Alchemy e Savitar. Continuo a non capire che bisogno di fosse di rappresentare un dio della velocità come uno dei Trasformers – ma suppongo sia una domanda per il team degli effetti speciali questa. Mentre se sapevamo bene che Alchemy era in realtà Julian, non sapevamo ancora quale legame ci fosse tra il rivale di Barry e il tirapiedi di Savitar.
Il ruolo di Julian, Savitar e troppi Flash in circolazione
Il flashback ci mostra la storia di Julian, come la famosa roccia in grado di creare metaumani fosse un ritrovamento archeologico in India. E’ stata la pietra a creare un legame tra Savitar e Julian, che ha così assunto il nome di Alchemy solo per poter permettere al dio di parlare attraverso di lui. Non mi è particolarmente piaciuto il modo di sfruttare il personaggio di Tom Felton, lo confesso: lo preferivo di gran lunga cattivo. Ci sono molte potenzialità ora che non è più un tramite per Savitar ma ho paura.
Paura che questo ruolo “buonista” che avrà nella seconda parte di stagione lo renda una macchietta come è accaduto ultimamente a Cisco. Certo, c’è sempre una buona probabilità che nasca un’affinità con Caitlin (dai che l’avete pensato anche voi!) e in quel caso non avrei da ridire. Però la serie inizia ad avere carenza di solidi, autentici antagonisti vecchio stile. Perché non può essere tutto trasformers!
Mettendo da parte la citazione della Pietra Filosofale (qui risate a volontà!), l’episodio ha rimesso in campo un po’ di velocisti a casaccio. Barry ha chiesto aiuto a Jay e, nel frattempo, Wally ha continuato ad allenarsi con HR, divenendo così a sua volta un piccolo Flash – veloce ma ancora potenzialmente stupido. Se da una parte è comprensibile come Wally desideri con tutte le sue forze dare un contributo, essere attivo sul campo, dall’altra è giovane. Giovane e inesperto.
Barry non è certo un vecchietto, ma ha imparato dure lezioni nelle sue battaglie come Flash e queste lezioni di vita gli hanno permesso di avere una visione più ampia del mondo e dei suoi problemi. Se ormai Barry può essere un Flash-saggio (almeno per l’80% del tempo) Wally è al contrario un giovane apprendista inesperto che non sa ancora dosare bene il suo potere, la sua forza.
Risultato? Inganni, segreti e bugie. Dopo tanto tempo insieme si potrebbe pensare che il team abbia imparato che non è il caso mettersi i bastoni tra le ruote a vicenda. Invece no. Invece tutti hanno dei segreti. Segreti che portano inevitabilmente a scoperchiare antiche pietre-possessione, che portano Wally a un passo dalla morte e che portano Barry nel futuro (tanto per cambiare).
Il viaggio nel futuro: una condanna per Iris o un altro flashpoint?
Se fino ad ora abbiamo visto solo il passato e quanto Barry abbia interferito nel suo corso, fino a influenzare molti elementi del presente, adesso il passato non basta più. Buttiamo nel mucchio anche il futuro. Come un saggio Jay dice a Barry, il futuro è pericoloso e ogni scelta che si fa per cercare di prevenirlo potrebbe causare ulteriori linee temporali, infinite possibilità. Si, perché invece il passato non era poi tanto pericoloso, eh Jay?
La morte di Iris spiegherebbe molte cose, una tra tante il nuovo nome sull’articolo riguardante Flash nel futuro. Con Iris morta è evidente che qualcun altro debba scriverlo. Ma poi è davvero possibile che Iris muoia? Mentre Jay sfoggia la sua conoscenza di leggende metropolitane (ma dove diavolo si possono sentire cose del genere, dal macellaio? Dove la compra la carne, sulla Kripton degli dei della Velocità?) dice una cosa giusta, tra tante cose inutili. Cambiare il futuro è praticamente impossibile, cercare di cambiarlo è solo l’ennesima bastonata che Barry potrebbe darsi sui piedi. Qualcosa mi dice che Barry Allen, saggezza o meno, abbia imparato la sua lezione quando ha creato Flashpoint, ma è di Iris che stiamo parlando. Potrebbe davvero essere tanto stupido da tentare di cambiare il futuro agendo dal passato, che è anche il suo presente? Ho mal di testa solo a pensarci.
Le possibilità, in questo caso, diventano infinite. Iris potrebbe morire, potrebbe restare in vita, ma fino ad ora sappiamo che sta per trasferirsi in una nuova casa con Barry Allen. Per quanto la loro coppia continui ad essere qualcosa di insopportabile, da un canto sono felice di sapere che i due possano contare l’uno sull’altra. Per quanto tempo potranno farlo resta ancora da scoprire.
Finalmente un episodio interessante, che pone nuove domande e prospettive per il futuro
Come ho già accennato in precedenza, si tratta di un bell’episodio. Un episodio pieno di eventi, forse persino troppi, ma dopo una serie di puntate talmente piatte da farci desiderare di recuperare DC Legends of Tomorrow come bingewatch natalizio, direi che facciamo dei passi avanti.
Eliminato il grande punto interrogativo sull’identità di Julian, ora non ci resta che scoprire come il personaggio di Tom Felton si inserirà nel team – dato che conosce l’identità di Barry e questo lo rende automaticamente “uno di loro”. Caitlin sembra convinta che congelare la pioggia di un’intera città per uno sfizio natalizio non sia poi un gran che, anche se tutti continuano a dirle che è ad un passo dal diventare Killer Frost. Insomma, non dovrebbe avere delle lauree questa donna, un cervello?
La storia tra il detective West e la sua nuova fiamma sta già iniziando a stancare e ci manca tantissimo il Cisco delle prime stagioni. Perché rovinare il suo personaggio, perché?
Ci vediamo con le nuove puntate nel 2017. Speriamo che Berlanti mangi tanto panettone e beva tanto prosecco: magari una bella sbronza gli farà venire delle idee più interessanti sul come continuare questa stagione!