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The Flash: recensione dell’episodio 3.11 – Dead or Alive

Ogni tanto mi perdo a riflettere su cosa farebbe ognuno di noi se avesse la capacità di viaggiare nel tempo. Penso proprio che sarebbe un gran bel casino. Pensateci: vi ricordate quella volta in cui avete rotto il Beyblade al compagno delle elementari e non siete stati invitati alla sua festa di compleanno? Facile: torno indietro nel tempo. salvo il Beyblade e ottengo un invito con tanto di torta. Oppure dove sarò tra dieci anni? Riuscirò ad ottenere il lavoro dei miei sogni? Ancora più facile. Vado nel futuro, vedo come se la passa la mia versione più anziana e poi torno nel presente a vivere la vita senza ansie. Tuttavia The Flash ci insegna che il tempo non è una linea statica. Ogni nostra azione ha infatti una conseguenza sulla continuità temporale, che si vada nel passato o nel futuro in ogni caso il presente ne risente.

Questa settimana a pagare il prezzo dei salti nel tempo è stata proprio Iris. Come era prevedibile essere a conoscenza del suo destino l’ha resa particolarmente impavida. Del resto nessuno si sentirebbe di biasimarla. Il fatto che sappia la sua data di scadenza la rende immune ad ogni suo gesto precedente, e così prende la decisione di andare a farsi un selfie mentre rischia di diventare uno scolapasta.

Ma è solo scelleratezza? In realtà c’è di più, per una volta infatti i personaggi di Berlanti fanno una cosa sensata. Iris è una ragazza giovane, avrebbe potuto costruirsi una carriera ma non ha più il tempo. Da qui la decisione di andare a caccia dello scoop del secolo nella speranza di lasciare un segno nel mondo. Tuttavia è lecito ricordare ad Iris che non c’è pericolo che venga dimenticata. Noi spettatori non potremmo mai dimenticare la noia che ci rechi stando con Barry cara news girl. Continua pure a rompere le scatole come sai fare tu e vedrai che l’oblio sarà l’ultimo dei tuoi problemi.

Cambiamo lente al nostro cannocchiale per parlare invece del caro HR. La scorsa settimana ci eravamo soffermati a parlare della sua dubbia utilità. Inizialmente presentato come un personaggio che avrebbe potuto aiutare il Team Flash si è poi rivelato diversamente utile ai fini della trama. Che finalmente sia arrivato il momento di ricredersi? Parrebbe proprio di sì. HR è infatti diventato un criminale per la sua terra nel momento stesso in cui ha deciso di visitare universi paralleli. Da qui la comparsa di un’agente inter-dimensionale approdato su Terra-1 proprio per riprenderselo.

The Flash

Il destino vuole che la donna abbia gli stessi poteri di Cisco e sia anche una bomba sexy. Segue lo scontro con il nostro manipolatore di spazio-tempo condito da battute e flirt assolutamente inappropriati. Insomma, finalmente una scelta narrativa che abbia dato gioie ai nostri occhi! Dopo tanto tempo abbiamo infatti visto un Cisco brillante, simpatico e dannatamente fuori luogo come non lo vedevamo da molto tempo. Speriamo questo stato di grazie continui.

Chi invece non se la passa bene è decisamente Caitlin. La povera ragazza è infatti con le manette scariche da un po’ di tempo ma al momento non pare un problema assolutamente rilevante per gli sceneggiatori o per i suoi cari amici. Sapete che vi dico? Togliti quelle cavolo di manette Caitlin e apri una fabbrica di Polaretti a Central City. Poi quando Barry viene da te a farti gli occhi di un cerbiatto che è appena tornato da Ikea gli congeli anche i peli del naso. Damn girl, se la meritano tutta la tua cattiveria questi dannati egoisti.

The Flash

Chiudiamo il puzzle con la chiave di volta della puntata. Dato che Flash non è sufficientemente veloce per sconfiggere Savitar pare che l’unico con le potenzialità per farlo sia Wally. E già detto così fa un po’ ridere considerato come l’unico problema dell’apprendista velocista al momento siano i follower su instagram. Questa scelta infatti convince poco e spero non venga data troppa fiducia al giovane dato che potrebbe solo combinare disastri. Già mi immagino Barry in lacrime che lo incolpa autocommiserandosi perché non è riuscito a salvare Iris.

Cosa ne sarà della povera ragazza? La risposta arriverà in primavera inoltrata ma al momento fossi in Iris inizierei a pensare a dei piani B,C,D ecc. Noi intanto aspettiamo fiduciosi sconvolgimenti per i modellini lego (che Bruno Vespa e i suoi plastici di “Porta a Porta”  si possono levare proprio). Alla prossima settimana Central City!

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Giacomo Ponta

Shippatore folle e divulgatore del “Now kiss!” sogna di diventare un dottore nella speranza di non morire in un incidente aereo o durante una sparatoria. Alla ricerca della batcaverna sin dalla tenera età si destreggia nel collezionismo di manga e fumetti saltando tra cinema e serie TV. Ha un debole per i legal drama, i supereroi e tutto ciò che è trash.

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