
The Flash: Recensione dell’episodio 3.04 – The New Rogues
Come qualcuno ha ipotizzato da qualche puntata a questa parte, quest’anno The Flash sembra avere seri problemi nel trovare il suo ritmo. Sarà una pura coincidenza che Arrow e perfino Supergirl e Legends of Tomorrow stiano andando molto più spedite del velocista? Che Berlanti non riesca a sfornare troppe idee brillanti tutte in una volta?
Mentre la storia continua a non essere ben delineata, i personaggi si ritrovano ad essere mere caricature di se stessi. Quelli che dovrebbero essere problemi relegati a background diventano protagonisti della serie. Viceversa la trama che dovrebbe guidare la serie si ritrova relegata in panchina. E’ un bel problema. Perchè non vedo altro modo di iniziare questa recensione se non con una voce a voi nota.
“Ehilà Central City, sono di nuovo io, Gossip Girl! Vi sono mancata? Pare che la città nota per un’unica caffetteria e uno spropositato numero di Big Belly Burgers abbia deciso di nominare l’inverno stagione dell’amore e di lasciare alla primavera raffreddori e allergie. Dopo essere tornata sulla Terra 1 Jesse, altrimenti nota come Jesse Quick, ha deciso di fare un passo avanti nella sua altrimenti inesistente relazione con il mancato velocista Wally. Mentre continua a sfuggirmi dove abbia trovato questo soprannome da mercatino dell’usato, è evidente che il suo pseudo fidanzato sia geloso dei suoi poteri e dunque incapace di lasciarsi alle spalle il fatto che lui non ne abbia affatto. Nel gergo comune chiamiamo questa circostanza anche ansia da prestazione.
Se come me avete sperato di trovare un pò di sostanza in questa puntata che non sembrasse uscita da Tempesta d’Amore su Rete4, immagino che siate rimasti molto delusi. Nemmeno al velocista number 2 sono mancati i problemi amorosi. Iris e Barry, infatti, hanno deciso di mettere gli annunci sul giornale e urlare al mondo che stanno insieme! Fonti anonime mi confermano che qualcuno (io) ha già ordinato delle magliette con i loro nomi dentro un cuore da regalare a Joe per Natale. Perchè perdere tanto tempo su una cosa futile come i discorsi sulle api e sul miele con Joe? La mia ipotesi è che Grant Gustin non sia pagato abbastanza da mostrarci addominali e chiappe al vento quindi questa è la cosa più vicina che possiamo ottenere a scene focose tra lui e Iris. Soddisfatti? No, io nemmeno!
Mentre pensavamo di aver già toccato il fondo, ci si è aggiunta la ricerca del sostituto di Harry ad animare la puntata. Per la serie di cose imbarazzanti che, se fossi Tom Cavanaugh, mi rifiuterei di fare in futuro? Imitare una sequenza di me in versione deficit-da-mancanza-di-affetto. Sembra quasi che papà Berlanti abbia esaurito tutte le cartucce e non abbia più storie interessanti da raccontare che ruotino intorno a Cisco, Harry o Caitlin. O Barry e Iris. O Joe e Wally. O Jesse. Uno spin-off sul personaggio di Tom Felton? Io dico che siamo ancora in tempo!
Mentre di Tom Felton in questo episodio non si vede nemmeno l’ombra (ci manchi!), vediamo finalmente qualcosa all’orizzonte per Caitlin, i cui poteri di Killer Frost sono sempre più evidenti e incontrollabili. Che sia in arrivo finalmente un confronto con il team? Del resto la dottoressa Snow è intelligente e sa bene che in un team di meta-humans non spiccherebbe più di un san-pietrino a San Pietro. Lo sa, vero?
Chi di spazio ne ha poco in questo episodio è il miserioso Alchemy che, purtroppo, resta solo questo: un mistero. Sorge un dubbio grande quasi quanto l’ego di Olvier Queen: che Berlanti non lo sappia dopotutto chi sia questo Alchemy? Che stia ancora cercando di trovare una soluzione interessante come era accaduto con il prigioniero di Zoom? Attento Berlanti, lo stesso trucco non può funzionare due volte. Non con un pubblico esigente come quello di una città con un’unica caffetteria e uno spropositato numero di Big Belly Burgers!
Parliamo infine dei cattivi che questa settimana hanno afflitto la nostra amata città. Si, perchè noi amiamo Central City, anche se ha un deficit di rapine e/o rapimenti e/o esplosioni e/o attacchi terroristici alto quasi quanto quello di Star City! Ma restando in tema! I due cattivi, diversi da Bonnie e Clyde solo di nome, hanno svolto il loro compito in maniera accademica, direi. Gli darei un 5 per lo sforzo, un 6 per l’originalità e magari un 3 per i vestiti? Cos’era quella gonna senape? Fa tanto grandi magazzini dell’anno scorso! Come se non fosse sufficiente avere dei personaggi principali immersi anima e cervello nelle loro relazioni da quinta elementare, ora abbiamo anche cattivi senza un briciolo di brio. Dov’è Zoom? Dov’è Damien Dhark? Possiamo resuscitare qualcuno o rubarlo ad uno degli altri show di Berlanti? Sono sicura che non se la prenderebbe poi tanto male!
Quelli che invece se la prenderanno a male saremo noi e anche presto. Ormai lo standard di questi 40 minuti si sta rapidamente abbassando e viene da chiedersi se papà Berlanti – o chi per lui – non si stia impegnando poco. Gli servirà un incentivo? O magari solo un aumento?
Per questa settimana è tutto, abitanti di Central City! Non dimenticate di mandare le vostre soffiate all’email gossipCENTRALcity@gmail.com e di mandare tutti i vostri regalini e dolcetti e gadget super nerdosi a Cisco Ramon, 54 street east, Star Labs.
xoxo Cisco Ramon Gossip Girl!”