The Flash: Recensione dell’Episodio 1.20 – The Trap

Quest’episodio lo stavamo aspettando, e non ditemi di no! Perché da quando Barry ha intrapreso la sua crociata, da quando Joe ha capito che la casa di Wells non era propriamente a prova di disabili e da quando Cisco ha iniziato ad avere sogni premonitori, era solo questione di tempo prima che il team sfidasse la nemesi di Flash e tentasse di porre una fine, unica e definitiva, al mistero che aveva circondato la morte della madre del velocissimo Barry Allen. Ma difficilmente questa serie ci da quello che ci aspettiamo. O meglio, lo fa, ma a modo suo. Perché se c’è una cosa che è chiara come il sole, dopo questa prima stagione (e, al ventesimo episodio, posso concedermi di dirlo) è che The Flash è una serie solida, che non si perde in episodi insensati e che, forse con un po’ troppa libertà concessa ai crossover (che perdoniamo, chiudendo un occhio), ha saputo tracciare un percorso, un cammino che sta per concludersi, ma non senza riservarci ancora delle sorprese.

Dopo aver capito che probabilmente Cisco non è un pazzo e che i suoi sogni potrebbero essere davvero reali, traendo spunto da Inception (che, probabilmente, lo stesso Cisco avrebbe citato, se non fosse stato terrorizzato com’era), la squadra decide di usare un sogno dentro un sogno per poter scoprire quello che Wells aveva rivelato a Cisco, nella realtà parallela annullata da Barry, prima di ucciderlo. Come me, anche il giovane amico di Barry si fa due domande sul viaggio nel tempo e sulle sue conseguenze: cosa può essere annullato e cosa no? Le scelte che facciamo sono già determinate da quello che scopriremo perché è come se le avessimo già scoperte, nel futuro, o con esse creiamo una nuova realtà? Non sono la persona giusta per rispondere ma, quantomeno, ammetto che è un quesito che esige una risposta, che spero venga fornita. Perché, con l’identità di Wells esposta, è solo questione di tempo prima che Barry tenti di salvare sua madre, fallendo o riuscendo nell’impresa.

E mentre il giovane Allen fantastica ad occhi aperti sulla futura Mrs Iris Wells-Allen (no, ma perché?), un meno fantasioso Eddie pensa proprio di proporre ad Iris un anello e una proposta di matrimonio, che viene rigettata senza troppi giri di parole da un deciso Joe. Quello che i flashback aiutano a capire, e che non eravamo mai riusciti a comprendere a pieno, anche se l’avevamo indovinato, è il profondo dolore provato da Joe e Iris durante la convalescenza di Barry. Non sempre tutto è stato rose e fiori e macchinari costosi della STAR Labs: Barry ha rischiato di morire, più e più volte, e solo l’aiuto, sebbene solo un mezzo, di Thawne/Wells ha impedito al futuro Flash di lasciarci. E’ stato toccante guardare la disperazione di Joe, accanto al letto di ospedale di quello che, a tutti gli effetti, è stato cresciuto come un figlio, in casa sua. Forse è anche quel legame di amore e affetto a fargli dire di no a Eddie, la consapevolezza che, prima o poi, Iris e Barry possano ancora ritrovarsi e stare insieme. La scelta di Joe non è una negazione della felicità della figlia ma, semmai, un tendere verso la stessa, magari in un futuro non troppo vicino.

Ma non sono soltanto i flashback a spingere questo episodio che, nel complesso, non si rivela brillante. Certo, mette sul piatto tanti elementi e ci lascia tante cose da considerare ma, nel suo insieme, si rivela come una sequenza distaccata di eventi che sono essenziali singolarmente ma che scorrono con la velocità di un ruscello in primavera, troppo veloci per poter essere processati. E’ il caso dell’inganno del Wells-mutante, che muore per i colpi della pistola di un Joe altruista. Ma le parole del finto-finto-Wells non scagionano il padre di Barry da un crimine che non ha commesso, benchè la pistola di Joe salvi senza dubbio la vita di Cisco. E Wells-Thawne, risoluto come non mai, lancia il guanto della sfida, dimostrando ancora una volta quella sua arguzia e quel suo viscido ‘io’ che gli hanno permesso di essere sempre un passo avanti a Barry, un passo avanti al suo eterno rivale nonché discepolo.

Ed è così che si ritrova davanti ad un incredulo Eddie, che ancora non ha processato il fatto che il finto dottor Wells non sia altri che un suo parente (nipote? Bisnipote? Si accettano scommesse.) e che, con ogni probabilità, dovrà presto scegliere tra Barry – che da poco gli ha rivelato la sua identità – e Thawne, che lo coinvolgerà in qualcuno dei suoi piani diabolici. In quanto a me, non sto più nella pelle per questi episodi finali. Cosa succedereà? Ancora non lo sappiamo, ma possiamo solo sperare che lo si racconti con un pò più di lentezza.

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