fbpx
Recensioni Serie TvSerie TvSerie Tv Inglesi

The Escape Artist: Recensione dell’episodio 1.01 – Part 1

The Escape Artist, nuova miniserie in tre parti di BBC, non si allontana dal tema protagonista della pagina di cronaca di molti giornali italiani ed europei e, come in The Fall, anche qui si parla di donne uccise in modo efferato. Il nucleo di The Escape Artist però non è l’analisi psicologica del colpevole ma è la vita di un avvocato penale e della sua famiglia e come queste vengono sorprendentemente e improvvisamente sconvolte .

David TennantProtagonista è Will Burton, interpretato da David Tennant che conosciamo bene, ammiriamo per la sua intensità recitativa, il suo carisma e la sua bravura che, a mio parere, lo definisco compiutamente. Will è un avvocato penale in lizza per ottenere il titolo di “Avvocato della corona” (in inglese si dice “talking the silk’), ossia in lizza per ricevere la toga di seta riservata agli avvocati ammessi al Queen’s Council. In una società così basata sulle classi sociali, ovviamente, diventare Avvocato della corona è un traguardo non indifferente che va ben oltre a una semplice promozione lavorativa, ma ha impatto sul lavoro soprattutto perché gli avvocati di primo livello posso scegliersi i casi.

Questo è quanto vorrebbe fare Will, che appare un uomo schifato dai crimini e dai clienti con i quali si trova a dover fare i conti, talmente in crisi di coscienza da avere difficoltà perfino a stringere la mano ai suoi clienti anche dopo una vittoria. Will si trova costretto dal suo studio a difendere Liam Foyle – se vi state chiedendo dove avete visto questa faccia, beh lui è Toby Kebbell talentuoso attore inglese visto in Black Mirror e più recentemente nel film The East – un uomo asociale con la fissazione per i volatili, accusato di aver ucciso in modo spietato una giovane donna. Il capo d’accusa basato su dei dati rinvenuti nel pc di Liam è labile e viene velocemente smontato da Will, portando alla liberazione dell’imputato.

TheEscapeArtist-01Da qui si apre la parte di trama per me inaspettata, prima di vedere l’episodio. Pensavo che The Escape Artist parlasse di un avvocato e dei suoi casi e che sebbene trattasse di temi forti non si spingesse nel puro dramma, mi aspettavo quasi un legal drama, di certo non la svolta drammatica che invece avviene nella seconda parte dell’episodio, quando la moglie incinta di Will viene brutalmente uccisa da Foyle. Motivo? Una mancata stretta di mano tra avvocato e cliente!

La premiere è un buon intrattenimento, sebbene il ritmo non sia molto sostenuto, soprattutto nella prima parte; la narrazione appare comunque fluida e mai noiosa, la storia invece a mio avviso manca un po’ di originalità. Dal momento in cui Liam Foyle viene liberato è abbastanza scontato, vista la centralità data alla famiglia di Will dall’inizio dell’episodio, che qualcosa alla moglie o al figlio succederà. Bisogna attendere i prossimi due episodi per capire se la storia si concentrerà ora sul processo di Foyle o sulla vendetta personale di Will. Al momento, dopo aver visto solo questa introduzione, questo punto non è stato ancora ben chiarito.

TheEscapeArtist-01-cAnche le scene in cui Liam Foyle appare alla finestra del cottage, sia a Kate  che a Will,  in stile “visione pazzo assassino” mi sono parse stereotipi dell’immagine dello psicopatico e anche nello sviluppo dell’episodio manca, per ora, uno straccio di  approfondimento sulle motivazioni e psicologia di quest’ultimo. A me sarebbe piaciuto vedere un po’ più  d’indagine, di caso dibattuto in aula. Il sistema penale anglosassone è affascinante perché così diverso dal nostro e mi aspettavo una maggiore immersione in questo mondo.

Nonostante i difetti riscontrati non si può criticare eccessivamente The Escape Artist, anche e soprattutto per il cast di alto livello che dona credibilità e intensità a tutte le scene e alla storia raccontata; oltre a David Tennant e Toby Kebbell, magnetici  nella prima scena insieme, nel cast anche Sophie Okonedo nel ruolo di Maggie Gardner, in competizione con Will per l’avanzamento di grado (chiamiamolo così), costretta a difendere Liam Foyle nel secondo processo.

In conclusione una visione piacevole e interessante che lascia curiosità sullo sviluppo futuro della miniserie.

The Escape Artist

piacevole

Valutazione Globale

User Rating: 3 ( 1 votes)

Maura Pistello

Fondatore/ Admin Giornalista pubblicista Serie tv dipendente, accanita lettrice, amante del cinema e dell'arte

Articoli correlati

3 Commenti

  1. Concordo con la recensione. Non mi aspettavo l’aspetto “Dexter”, pensavo fosse qualcosa di più “intellettuale”, tipo The Politician’s Husband. Non mi è dispiaciuto però, rimango curioso per il secondo episodio.

  2. Tennant è il migliore nel trasmettere tutto quello che pensa lo spettatore con un solo sopracciglio… superbo direi!

  3. Nemmeno io mi aspettavo che diventasse così “brutale” ma la storia, fino ad ora, non mi è dispiaciuta. Certo, come dici giustamente Maura, bisogna ancora capire dove vuole andare a parare, ma Tennant è sempre Tennant, quindi, vale da solo il biglietto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio