
The Circle: Recensione del film con Emma Watson, Tom Hanks e Karen Gillan
Titolo: The Circle
Genere: drammatico, fantascienza, thriller
Anno: 2017
Durata: 110 min
Regia: James Ponsoldt
Sceneggiatura: James Ponsoldt
Cast: Emma Watson, Tom Hanks, Karen Gillan, John Boyega, Bill Paxton, Patton Oswalt
The Circle, un film poco attuale?
Diciamolo subito senza troppi fronzoli: della trasposizione cinematografica di The Circle se ne poteva anche fare a meno. L’omonimo libro uscito nell’ormai lontano 2013 di Dave Eggers anticipava molti temi che oggi sono attualissimi: l’invasione dei social nelle nostre vite, la privacy che piano piano va a farsi benedire, i contatti umani che sfociano sempre più in contatti vivi solo su uno schermo e così via. Oggi, dopo quattro anni, queste tematiche le ritroviamo ogni giorno intorno a noi.
Nulla di quello che vediamo nel corso di quest’oretta e mezza di film ci appare totalmente futuristico.
Al massimo, ci sono alcuni sviluppi che immaginiamo, anzi temiamo possano accadere di qui a breve come, per fare un esempio, la possibilità che qualche società tipo Facebook o Google possa prima o poi costringerci a votare alle prossime elezioni tramite i nostri account.
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Ecco, da una parte questo è un difetto del film: la protagonista Mae (Emma Watson) ad un certo punto accetta di vivere in trasparenza la propria vita – ovvero filmare in streaming quello che fa 24 ore su 24 – ma il fatto che ormai questa sia una pratica già diffusa abbastanza, se pensiamo alle varie live, dirette, stories e chi più ne ha più ne metta, rende la cosa meno efficace del previsto. Certo, possiamo anche per un attimo soffermarci sul fatto che proprio perché si tratta di un futuro apparentemente prossimo al presente allora c’è da spaventarsi.
Una scrittura non all’altezza del libro di Dave Eggers
La struttura generale del film non ci permette di notare i pochi pregi, perché presenta fin troppi difetti.
Assistiamo alla storia di Mae, una ragazza in cerca di indipendenza dalla famiglia, che trova lavoro nella migliore azienda di telecomunicazioni al mondo, The Circle. Non è una ragazza social: imparerà presto i trucchi del mestiere grazie alla sua amica Annie (una bravissima Karen Gillan) ma quando diventerà parte del sistema le due si allontaneranno. Tom Hanks interpreta (per poco tempo, in verità) Eamon Bailey, lo Steve Jobs della situazione, mentre John Boyega appare nella parte di Ty Lafitte, un Mark Zuckerberg senza popolarità, ma viene messo presto da parte per via di una sceneggiatura pessima.
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Quando un cast stellare non basta
Come si può vedere da questa lista di nomi, il cast è assolutamente stellare. Non c’è dubbio: la recitazione è impeccabile (la Watson è quel che è, ma chi stupisce di più è Karen Gillan) ma non si vive solo di questo. Nel corso della prima ora di film non succede molto, la vera impennata è nella seconda parte. Mae si trasforma in una maniera talmente repentina che uno pensa stia tenendo il gioco a Bailey per qualche motivo ben preciso, invece no.
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Rimbalza continuamente tra una popolarità che ha cercato – dimostrando anche una certa voglia di emergere – e una personalità solitaria di base assetata di privacy. Nessun personaggio è approfondito in maniera eccellente, ogni scelta deriva semplicemente dal percorso innestato dalla trama generale. Mentre gli spunti offerti dalle tematiche più tecnologiche o annoiano o non impressionano abbastanza, perché non si riesce a ignorare i difetti. Peccato, questo film ha un alto tasso di potenziale inespresso.
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