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The Blacklist: Recensione dell’episodio 1.01 – Pilot

NBC ha lanciato quello che vuole essere il piatto forte della sua programmazione Drama di quest’anno. Il nuovo show del lunedì sera che dovrà prendere il traino di The Voice e fare, sperano in NBC, le fortune del network. Il gran bel nome di James Spader da spendere, effetti speciali, molto ritmo e aggeggi tecnologici che piacciono tanto in tv quanto al cinema.

Tutta questa attesa ha, secondo me, condizionato parecchio la costruzione di questa storia, che non è né bella né brutta al momento, ma mi sembra proprio la classica pop-corn series, ossia quella semplice, che rispetta i canoni base di scrittura, non sconvolge nulla come innovazione, fa divertire senza impegnare più di tanto e sembra già prendere la struttura “case of the week” con un po’ di mistero sotto.

The Blacklist - Season Pilot

L’avete già sentita questa storia? Sì, certo, è quello che i netwrk broadcast propongono da anni come progetti nati per avere successo; in buona parte muoiono comunque, tutto dipende come vengono realizzati e se ci troviamo qualche spunto in più, oltre la storia in sé, che non è mai troppo diversa dal solito, che ci spinge a guardarli.

Veniamo al caso particolare: c’è il grande criminale che si costituisce all’FBI, è cattivo, ma forse non tutta la sua storia criminale è vera, però è tanto gigione e simpatico, sicuramente un figo, c’ha pure il cappello che fa diventare i criminali simpatici sempre più fighi. C’è il suo alter ego nell’FBI che lui vuole assolutamente come sua partner ed è la classica appena arrivata, la secchiona del corso che non ha tanti amici, ma è una bella figliuola, ha una vita beata con il bel marito, che però nasconde, come si scoprirà nel corso del pilot, un orrido segreto. La sua vita sarà sconvolta, ma la sua vita non era quella che sembrava.

Sono sostanzialmente sommati tutti i classici personaggi “costruiti per piacere” ma che sostanzialmente al momento non hanno grossa tridimensionalità, non perché sia passato pochissimo tempo, siamo solo al pilot, ma perché sembrano fatti prendendo immagini già esistenti nella “letteratura telefilmica” andando, se il caso lo richiede, ad assemblare varie caratteristiche “piacione” o da immedesimazione su un singolo personaggio.

blacklist 101 dLa storia poi comprende i classici agenti anziani dell’FBI, che devono fare per forza la figura degli idioti e di quelli che non saprebbero trovarsi l’orecchio toccandosi la faccia, un po’ di cattivi balcanici, a cui andremo ad aggiungere probabilmente nei prossimi episodi gente cecena, araba, narcotrafficanti e chi più stereotipi di cattivi ha più ne metta e bombe, assalti, inseguimenti e timer a cui sempre e comunque viene tagliato il filo sbagliato prima di tagliare il filo giusto a pochi secondi dall’esplosione.

Ci sono anche un po’ di classiche facilonerie, con tutto che succede in pochi secondi, riconoscimenti facciali e dati che arrivano in meno del tempo che serve a pensarli, piani di rapimento acrobatici, posti dove arrivano 1000 agenti a pistole spianate in quattro secondi, ma posti dove servono ma non arriveranno mai in tempo.

Giudizio quindi negativo? Se guardiamo la mancanza di originalità e le molte stupidaggini sparse sì, se lo prendiamo per quello che è, anche no. James Spader gigioneggia tanto, ma è bello vederlo in scena, la parte action mi sembra curata bene e il mistero “familiare” dell’agente Keen, sia per quanto riguarda il fidanzato, sia per la parte relativa ai genitori, sembra più interessante della famigerata blacklist. Megan Boone, l’attrice che interpreta la protagonista, non mi sembra malaccio, anche se in questo episodio non ha potuto sicuramente esprimere diversi registri, però potrebbe essere una buona spalla per Spader.

blacklist 101 bTutto sta in cosa ci si aspetta e cosa si è interessati a vedere. The Blacklist potrebbe essere un prodotto da entertainment con diversi criminali “della settima” che spuntano dalla blacklist, con un po’ di trama orizzontale sparsa qui e lì. Qualcosa da guardare per rilassarsi, con dei pop-corn in mano. Saranno le prossime settimane a definirlo meglio e a decretarne la piacevolezza o meno.

1.01 - Pilot

Pop-corn series

Valutazione globale

User Rating: 3.9 ( 1 votes)

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1 commento

  1. Mmm… non male devo dire. Concordo in pieno con la recensione. Qualcosa di buono c’è… c’è anche tanto già visto. Forzature a paccate e tutti i “TADAAAAAH” al posto giusto, tanto da suscitare qualche sorriso. Ma ci sta se il tutto è piacevole.
    A me invece ha fatto vagamente pensare ad Alias… forse per tutto il mistero della famiglia e questo decisamente depone a suo favore. Ma come avete detto tutti voi servono un paio di episodi ancora per capire come si metteranno le cose.
    Intanto già solo per Sapeder si può vedere…

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