
The Big Bang Theory: recensione episodio 7.06 – The Romance Resonance
Da un paio di stagioni Big Bang Theory è riuscito ad uscire da quella bolla Sheldon-dipendente che portava i personaggi a ruotare intorno al compagno o ad agire in relazione o in reazione ad un atteggiamento del dr. Cooper. Il sesto episodio della settima stagione, la Risonanza Romantica, è un esempio di questo nuovo livello di scrittura raggiunto dal team di Steven Molaro dopo che la creatura di Chuck Lorre e Bill Prady si era decisamente seduta sui propri allori.
I venti minuti dell’episodio girano tutti intorno alla capacità di essere romantici e alla possibilità che un errore (quindi un incidente, il caos) vanifichi o migliori gli sforzi dei vari personaggi. Un romanticismo di coppia, o comunque la coppia stessa, visto come un luogo sicuro, un rifugio, un ambiente ermetico dove nessuno può entrare, salvo i prescelti. Un’evoluzione tematica dalla quale ovviamente rimane escluso Raj, sempre più confinato ad elemento estraneo al gruppo o nel ruolo di “saggio” aiutante che riesce ad assumere un ruolo centrale solamente negli episodi appositamente dedicatigli.
L’incidente scatenante è l’anniversario del primo appuntamento fra Howard e Bernadette, con Wolowitz che vorrebbe regalare alla propria sposa una serenata e chiede la collaborazione dei compagni. Dal piano immediatamente rimane escluso Sheldon, protetto all’interno della propria bolla nella quale è impegnato ad amoreggiare con la scienza. Per contrappasso il piano di Howard rivela in Penny e Leonard un’assenza totale di romanticismo, per una visione dei rapporti di coppia, da una parte, troppo semplicistica della ragazza (sempre presente il leitmotiv dei diversi piani di esistenza fra la bionda e gli scienziati), e, dall’altra parte, come spiega Raj, per un’assenza di esperienza sul campo di Penny, abituata a fare a meno di tattiche romantiche avendo da sempre una stuoia di uomini ai propri piedi. Dal rifugio romantico rimane esclusa anche Amy, costretta a rimanere fuori dalla bolla di egocentrismo di Sheldon, nella quale lo scienziato amoreggia col proprio genio e con la scienza, e dal rifugio per eccellenza dei bambini americani, la casa sull’albero.
Ma il caos, la casualità, arriva a cambiare le carte in tavola.
Poi invece troviamo il caos che interviene a rovinare i piani di romanticismo. L’incidente di laboratorio impedisce a Bernadette e Howard di trascorrere l’anniversario come previsto. Ma la coppia ormai collaudata riesce a bypassare la barriera che li frappone. E se visivamente ritroviamo solo Bernadette all’interno di un rifugio sicuro, il reparto di decontaminazione, attraverso la serenata e il romanticismo Howard è in grado di entrare e condividere insieme la “bolla di sicurezza”.
Così, dato un input iniziale, sei personaggi su sette di Big Bang Theory compiono il loro piccolo cammino evolutivo all’interno della puntata, suonando, come il piccolo complesso che si sarebbe dovuto improvvisare, un unico spartito, ma in maniera personale. Rimane fuori Raj, col suo ukulele poco apprezzato e il suo rap non richiesto, incapace ormai da qualche stagione di riuscire a trovare una completezza come personaggio; in passato, in altre puntate come questa, Raj avrebbe avuto un ruolo nella corsa al romanticismo nonostante il suo status di single, che magari alla fine gli avrebbe ricordato la sua profonda solitudine, ma comunque un ruolo; attraverso un cane, con la voce registrata del telefono, con la cucina o con il ballo, ma forse la cartuccera a propria disposizione è ormai vuota e finirebbe per sparare gli stessi colpi.
7.06 The Romance Resonance
buono
Buona orchestrazione di puntata, ma si è lasciato fuori un personaggio