The Big Bang Theory: Recensione dell’episodio 9.19 – The Solder Excursion Diversion

Se nell’ultimo episodio di The Big Bang Theory a brillare era stato il solo Raj, questa settimana accade l’opposto: Raj è messo da parte, letteralmente in uno sgabuzzino, mentre l’episodio va avanti basandosi essenzialmente su un gioco di coppie del quale lui non poteva farne parte, trovandosi al momento in una situazione amorosa caotica. Da un lato abbiamo visto il rafforzamento del rapporto tra Amy e Sheldon, dall’altro invece dei due matrimoni di Leonard e Howard con le loro Penny e Bernadette.

The Solder Excursion Diversion è un episodio che piace a chi ama questa serie e porta i protagonisti nel cuore da ormai nove anni a questa parte. In questi venti minuti sono racchiusi tutti i passi in avanti che i nostri hanno fatto, il modo in cui sono cambiati attraverso le cose che si sono lasciati dietro. Affermazione che vale soprattutto per Sheldon, dato che letteralmente ha un magazzino con tutte le cose che ha posseduto, ma anche per Penny, che prima di conoscere Leonard probabilmente non aveva neanche camminato accanto ad un laboratorio scientifico, o per gli stessi Leonard e Howard che si sentono in colpa nei confronti delle loro donne tanto da chiedere loro scusa per averle messe da parte e assecondato i loro istinti da nerd. I passi avanti fatti sono tangibili.

Chi domina la scena è Sheldon: nonostante il tempo dedicato anche agli altri sia più o meno lo stesso (tranne Raj, come già detto), è su di lui che si addensano i momenti di maggiore tensione. Si ritrova infatti a fare i conti con la morte del suo laptop, da tanti anni compagno fedele. Quando Amy gliene regala uno nuovo, per Sheldon si apre una nuova opportunità di fare un passo più vicino alla sua ragazza e decide di mostrare il magazzino dove tiene tutti gli oggetti che non è riuscito a buttare. Tutti quelli che gli ricordano chi è stato, chi era e chi sarà, forse un posto che sta alla base dei tanti problemi di Sheldon. Dall’altro lato della città, dopo aver lasciato le mogli in laboratorio ed essere usciti per comprare alcune cose, Leonard e Howard si ritrovano seduti in un cinema ad una proiezione in anteprima del tanto atteso film Suicide Squad. Alla fine chiederanno scusa per aver inventato una bugia sulla loro prolungata assenza e si presenteranno con un mazzo di fiori: colpo di scena, signori e signori.

The Solder Excursion Diversion è anche però un episodio che non ha spunti comici reali. Ci sono battutine, situazioni leggere con tensione smorzata, ma non si ride. E questo sta accadendo molto spesso in The Big Bang Theory ultimamente. Insomma, è come se questa comedy si sforzasse di voler essere più drama che altro, mostrandoci come stanno proseguendo le vite dei protagonisti senza trovare nuovi metodi narrativi per farlo o creare situazioni equivoche, come una buona serie comedy dovrebbe saper fare. Non è abbastanza aggrapparsi al legame affettivo che si ha con i personaggi e andare avanti, neppure per chi dopo nove anni è ancora qui nonostante tutto. Il siparietto che si svolge nel laboratorio è godibile, certo, ma trascorsi in maniera sciolta i venti minuti uno si chiede pure: “Ma quando si ride?”.
E neppure il tentativo di rendere migliori gli aspetti da drama stanno riuscendo. Si potrebbe anche tentare di risolvere la faccenda dicendo che si tratta, in realtà, di un aspetto più soggettivo che oggettivo se la risata non scatta: ma non mi sembra questo il caso, dato che gli spunti per ridere, a contarli su una mano, sono davvero pochi. Se The Big Bang Theory dovesse continuare così anche per la prossima già confermata stagione, allora è meglio aspettarci ancora una trentina di episodi dei quali meno della metà, forse, mostreranno qualche spunto realmente brillante.

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