
The Big Bang Theory: Recensione dell’episodio 9.12 – The Sales Call Sublimation
Dopo la breve pausa natalizia, The Big Bang Theory torna con un episodio che stacca decisamente da quello precedente, presentandoci situazioni molto più ordinarie e di routine per questa serie. L’undicesima puntata infatti si può dire essere stata a sè stante ed unica a causa della tematica di cui raccontava, ossia il primo rapporto intimo tra Sheldon ed Amy, evento che si attendeva da moltissimo tempo e che è arrivato con un episodio molto bello e delicato che ha portato ad un’ importante evoluzione della storia e del personaggio di Sheldon nello specifico.
Essendo quindi una puntata particolare, era fisiologico che quella successiva ci avrebbe riportato con i piedi per terra, raccontandoci momenti della normale vita quotidiana dei nerd di Pasadena e delle loro compagne. E per spezzare completamente dal grande evento, Amy viene addirittura spedita ad un convegno ed appare solo pochi minuti in apertura di episodio dove la vediamo parlare con Sheldon tramite computer. Una scelta forse anche fin troppo drastica visto che non ci permette di affrontare per nulla l’argomento del rapporto d’amore avvenuto tra i due.
Quello che voglio dire è che certamente mi aspettavo che la dodicesima puntata sarebbe tornata su un piano più normale perchè del resto questo è The Big Bang Theory e come in ogni comedy di puntate importanti ce n’è una ogni tanto, però in questo caso pensavo che si sarebbe almeno toccato l’argomento. E’ troppo grande infatti la cosa per non provocare reazioni negli altri personaggi. D’altronde sono tutti molto legati e dopo uno sconvolgimento del genere sarebbe giusto sentire i loro commenti. Sheldon ed Amy forse riaffronteranno il discorso tra un anno (!), ma gli altri devono farlo in breve tempo, quindi se ciò non è avvenuto in questa puntata dovrà succedere presto.
Quindi, lasciando da parte questo tema, l’episodio si è svolto con regolarità ed ha visto i personaggi divisi in varie situazioni. La parte più importante, però, tornano ad averla Penny e Leonard dopo alcune puntate in cui sono stati un pò sullo sfondo, come a fare da spalla. La ragazza ha un problema con una psicologa a cui deve presentare delle medicine per il suo lavoro e manda Leonard in avanscoperta per cercare di aprirle la strada. Ovviamente questa è la premessa, perchè poi la dottoressa riesce a far emergere da entrambi separatamente alcuni problemi di coppia legati anche alla loro infanzia e quindi la cosa prende pieghe divertenti perchè nessuno dei due porta a compimento quello per cui si era recato dalla psicologa, trovando invece conforto nel parlare con lei.
Per quanto riguarda gli altri, mentre Sheldon si unisce a Raj perchè senza Amy non sa che fare e riuscendo con un pò di furbizia ed un pò di ingenuità a mettere un suo marchio di fabbrica su alcune scoperte, Howard e Bernadette devono vedersela con il loro coinquilino Stuart. Dopo tanto tempo in cui il ragazzo è stato in mezzo ai piedi, decide che è arrivato il momento di trasferirsi. Howard e Bernadette all’inizio sono molto felici della cosa, poi, proprio come
Insomma, un episodio che in parte non rispetta le aspettative del dopo Sheldon-Amy e dell’altra svolge il compitino e segue il classico schema degli episodi successivi ad un grande momento. In generale il tutto risulta divertente, anche se si sa che con The Big Bang Theory non si ride più come una volta.
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