
The Big Bang Theory: Recensione dell’episodio 8.10 – The Champagne Reflection
Una bottiglia di Champagne è al centro delle vicende che The Big Bang Theory ci mostra questa settimana. I sei protagonisti vengono divisi in tre gruppi e quindi in tre diverse storyline. Due di esse verso la fine dell’episodio si uniscono e hanno a che fare direttamente con la bottiglia del pregiato alcolico, mentre una rimane più separata dalle altre e non viene neanche a sapere dell’esistenza dello Champagne, ma gli autori fanno sì che quest’ultima abbia qualcosa in comune con la prime due. Questo qualcosa riguarda il mood che la bottiglia porta con sé e quindi, per non spezzare in maniera troppo drastica il clima della puntata e far sì che lo spettatore non venga disorientato e rimbalzato da uno stato d’animo all’altro troppo repentinamente, anche la storyline che riguarda Penny e Bernadette mantiene il mood malinconico che troviamo nelle due trame che toccano con mano la bottiglia.
Ovviamente è una comedy e quindi ogni situazione porta con sé una buona dose di ilarità e divertimento, ma ho apprezzato che con questo episodio si sia cercato di portare ad una riflessione anche profonda sulla vita, sulla morte e su quello che è il nostro lascito una volta che non siamo più su questa Terra.
Tutto prende il via da Leonard, Howard e Raj che sono costretti a sgomberare l’ufficio di un professore morto recentemente. Devono cercare tra i suoi studi portati avanti nell’arco di tutta la vita e capire se ci sono delle teorie che meritano di essere sviluppate ulteriormente. Tutto ciò li porta a riflettere su questioni serie e malinconiche ed in particolare su quelle che sono le cose che lasciamo di noi stessi una volta morti e purtroppo la risposta è desolante: la maggior parte di noi non lascia niente, se non cose futili. Durante lo sgombero, infatti, trovano una bottiglia di Champagne che l’uomo avrebbe dovuto aprire in occasione di una scoperta importante, ma è ancora chiusa, quindi i tre ragazzi tirano le somme sull’attività del professore e cercano, invano, qualcosa che conti sulle sue ricerche. Decidono, però, di aprire la bottiglia nel momento in cui qualcuno di loro raggiungerà un obiettivo rilevante.
Nel frattempo Sheldon ed Amy stanno registrando l’ultimo episodio del programma sulle bandiere e il ragazzo è molto triste per la conclusione del percorso. Come sempre è stato durante queste registrazioni, i due sono molto buffi per come sono impostati, per come parlano, per gli argomenti trattati, i vestiti utilizzati e l’entusiasmo che mettono in questa particolare passione. Molto simpatica Amy quando urla a Sheldon come farebbe Bernadette con Howard, carine le parti con i vari ospiti del programma e divertenti le scene delle puntate passate. Dopo un pò Leonard torna a casa con la bottiglia e racconta a Sheldon cosa essa rappresenta. Nel vedere che lo Champagne è stato appoggiato vicino al fan delle bandiere, già si intuisce l’epilogo: Eureka! Sheldon realizza che deve continuare con il programma e questo “evento importante” lo porta a stappare lo Champagne. Ma non a berlo, come sottolinea lui! Così Leonard rimane con lo sconforto, mentre ancora una volta Sheldon dimostra di non comprendere i sentimenti umani più profondi.
La storyline di Penny e Bernadette è separata delle altre due, ma, come detto prima, ugualmente demoralizzante. Le ragazze si sono recate ad una festa della compagnia farmaceutica per cui lavorano e qui Bernadette scopre che tutti la temono, quando possono la evitano e che le vengono concessi molti privilegi solo perché hanno tutti paura di lei avendo spesso un atteggiamento arrogante e dispregiativo verso tutti i suoi colleghi. Capisce ciò con l’aiuto di Penny. Bernadette ci rimane male perché era convinta di stare simpatica a tutti e non credeva di essere considerata “cattiva”, però al tempo stesso non vuole rinunciare ai privilegi che i suoi colleghi le concedono rimettendoci in prima persona. Mi fa piacere che abbiano affrontato questo lato del carattere della ragazza così apertamente perché la sua insensibilità ed arroganza sono state spesso sottolineate ed è quindi giusto capire come reagiscono le persone con cui lei interagisce quotidianamente e, parallelamente, bisognava farle aprire gli occhi in modo che capisse come tratta gli altri. Lei realizza di sbagliare, ma la cosa non sembra portare a risultati concreti. Vedremo se il suo atteggiamento cambierà un po’ oppure no.
8.10 - The Champagne Reflection
Malinconico
Valutazione Globale