
The Americans: Recensione dell’episodio 2.01 – Comrades
Gli amati parrucconi russi sono finalmente tornati sui nostri schermi ed evidentemente non hanno voglia di perdere tempo quando si tratta di rigettarci al centro dell’azione e di mettere in chiaro che qui si fa davvero sul serio.
The Americans torna con l’attesissima seconda stagione e sceglie di farlo sfoderando tutto l’arsenale che l’anno scorso lo ha portato al successo e al riconoscimento della critica come un perfetto mix tra sofisticato spy-thriller e family drama, sorretto da ottimi attori e una buonissima sceneggiatura.
Bastano i primissimi minuti per recuperare una Elizabeth finalmente ristabilita e per offrirci un’immagine che tutto ci dice di quello che ci aspetterà in questo episodio e probabilmente in tutta la stagione: una mamma con due cerbiatti colti di sorpresa dai fari di un auto, quasi travolti nella loro innocenza da un pericolo inaspettato.
Questa adrenalinica sequenza serve agli autori per dirci due cose: prima di tutto che quelle parrucche brutte effettivamente non sono incollate alla testa dei nostri con cemento a presa rapida. Una strizzatina d’occhio a chi se l’era domandato per tutto il corso della prima stagione. E secondo che per quanto noi ci si sia affezionati a loro e ormai li si consideri con affetto delle dolci persone con problemi più grandi di loro, i Jennings restano pur sempre delle spie e degli assassini spietati, disposti a fare tutto ciò che è necessario per la missione e la causa. Non state seduti troppo comodi sulle vostre poltrone, non ve lo lasceranno fare.
Questa scena brutale stabilisce il tono di tutto l’episodio che rimane tesissimo in un crescendo di colpi allo stomaco, a ricordarci che i pericoli per i Jennings sono concreti e sempre più grandi, soprattutto ora che minacciano di estendersi anche ai loro figli.
Riprendendo infatti dove ci avevano lasciato con il finale, vediamo una Paige sempre più consapevole di quello che accade intorno a lei e sempre più incuriosita dalle evidenti stranezze dei suoi genitori. E’ particolarmente curioso il fatto che la discussione che Philip e Elizabeth hanno con lei il giorno dopo che Paige li ha sorpresi intenti in appassionate manovre amorose, verta soltanto sull’importanza di rispettare certi limiti e la privacy dei membri della famiglia. Oh, che scena perfettamente imbarazzante!
E’ evidente, ora che il rapporto tra Elizabeth e Philip si è ricostituito ed è più forte che mai, che gli sceneggiatori vogliano dedicarsi al loro ruolo di genitori, rendendo le cose ancora più complicate per i nostri protagonisti. Se prima era la loro realzione a mettere a rischio la missione, cosa succederà quando saranno i figli a mettercisi di mezzo? Cose c’è di più forte dell’amore di un genitore per i figli? E dove va a posizionarsi quello per la madre patria al confronto? Il volersi concentrare sui figli e sul loro ruolo fondamentale in questa stagione viene ribadito anche dall’introduzione di una seconda famiglia di agenti del KGB, che vive come i Jennings mascherata da perfetta famigliola americana. I parallelismi con i Jennings sono evidenti così come le situazioni paradossali in cui si trovano entrambe le coppie, costrette a vivere e a crescere una famiglia in territorio nemico e incapaci di rimanere estranei ed indifferenti ad una società e ad uno stile di vita che dovrebbero odiare.
L’introduzione di questa nuova coppia di agenti è piuttosto rapida ma è sufficiente il loro incrociarsi da lontano con i Jennings al parco per renderceli vicini, in un osservare i reciproci figli, senza potersi neppure salutare, nella malinconica certezza dell’incubo nascosto in cui li stanno facendo crescere. Perchè l’apparenza di normalità è pronta ad essere distrutta in qualsiasi momento. E mentre noi spettatori siamo tutti preoccupati per Philip costretto a coinvolgere Henry in una missione imprevista, neanche ci possiamo immaginare il massacro che si svela dietro ad un’anonima porta d’albergo. Lo shock è così grande che io mi sono ritrovata ad esclamare “OH NO!” spaventando tutti quelli che stavano qui in salotto. L’orrore sulle facce di Philip ed Elizabeth è ancora più grande nel realizzare che ogni apparente sicurezza si è frantumata con l’aprire quella porta, ora che anche Paige e Henry sono delle pedine a rischio sulla scacchiera, minacciate da un nemico invisibile che immagino ci tormenterà a lungo.
Intanto Stan porta avanti il s
Non ci sorprende quindi più di tanto scoprire che le parole più sincere di Philip, quelle che esprimono tutta la sua inquietudine per quello che sta succedendo, siano rivolte proprio alla povera ingenua Martha.
La nuova stagione parte alla grande, evidentemente conscia di tutti i suoi punti di forza e decisa a sfruttarli al meglio. Pronti!?
2.01 – Comrades
non si scherza!
Valutazione Globale