
The Affair: Recensione dell’ episodio 1.05 – Episode 5
Si dice che sia l’intelligenza (intesa come capacità generale di adattare il proprio pensiero e la propria condotta di fronte a condizioni e situazioni nuove) il tratto distintivo che rende unico l’essere umano nel mondo animale. Ma questa è solo una cruda definizione scientifica per tracciare una linea di demarcazione netta e razionale. In verità, ciò che rende unico un tanto peculiare animale è la possibilità di provare sentimenti e prendere decisioni che non hanno l’obbligo di rispondere alla ragione, ma solo al cuore (in una sorta di dicotomia forse abusata, ma spesso drammaticamente reale). Sono i nostri sentimenti e il modo in cui reagiamo ad essi che ci rendono unici ed è in base ad essi che gli altri spesso ci giudicheranno. Che diranno se siamo buone o cattive persone.
Sono stati i sentimenti finora a guidare Alison e Noah nella loro storia che, ancora una volta, vediamo raccontata a due voci in questo episodio, ma stavolta con una innovativa inversione temporale (prima la versione di lei, dopo quella di lui). È stata l’irrefrenabile passione a trascinarli in una clandestinità vissuta come un rifugio segreto dove ogni problema personale non è dimenticato, ma affrontato in una reciproca catarsi. È stata la necessità irrinunciabile di una fuga quasi terapeutica a spingere i due amanti in un vorticoso intreccio di gite segrete e incontri a base di solo sesso vissuti come una fin troppo a lungo attesa evasione da quotidianità fatte di insoddisfazioni represse e contrasti taciuti per quieto vivere. Nei loro racconti diversi dell’episodio precedente, Noah e Alison avevano concordato su un aspetto importante: erano l’uno per l’altro la persona giusta al momento giusto. Solo che né Noah né Alison sono monadi solitarie, mondi indipendenti, solitudini distinte. E questo episodio vuole appunto mostrarci quanto la loro relazione fin qui andata avanti senza interferenze inizi ad influire su quel che era il loro mondo prima che tutto iniziasse. Entrambi hanno famiglie a cui fare riferimento; entrambi sono invischiati in storie diverse che non hanno smesso di esistere solo perché adesso ci sono l’uno per l’altro; entrambi appartengono ad un altro da loro due soli con cui non possono smettere di relazionarsi pur con tutte le innegabili difficoltà.
Una nonna affetta da Alzheimer (malattia che porta a dimenticare tutto in un quasi simbolico contrappasso per una storia basata sul ricordare). Una madre inaffidabile persa in improbabili avventure new age ma capace di afferrare al volo la vera natura del rapporto tra la figlia e lo sconosciuto incontrato per caso. Un marito che alterna una rassegnata comprensione (il silenzio imbarazzato nella scena della scoperta della menzogna mattutina di Ali sciolto in una battuta conciliante) e violente scenate per imporre la propria opinione (che si tratti della vendita del ranch di famiglia o del litigio con Athena). Una suocera che continua a mostrarle il suo affetto e la sua fiducia aumentando così (chissà quanto) involontariamente il senso di colpa di Ali che sa di stare ingannando chi non lo merita. Un datore di lavoro che non perde mai l’occasione di mostrarsi odioso (ma è davvero così o è solo quello che lei vuole farci credere?) e coinvolto in misteriosi rapporti con il cognato della stessa Ali. Coerente con i racconti precedenti, Alison insiste nel dipingere sé stessa come una donna dal carattere docile ma che sa essere decisa quando serve (imponendo il proprio punto di vista nella cura della nonna) schiacciata dal peso di difficoltà troppo opprimenti e situazioni fuori dal suo controllo. Alison non sorride quasi mai (se non in modo forzato o fasullo) quando non è con Noah e solo in quei casi la vediamo comportarsi in modo allegro quasi come una adolescente felice per i primi flirt vissuti in una divertita segretezza. Un modo per sottolineare quanto la storia con Noah sia stata il frutto inevitabile di semi piantati da altri.
Chi ha ucciso Scotty ? Una persona buona o una cattiva ? Ma è davvero possibile decidere chi è buono e chi è cattivo se entrambi agiscono solo in base ai propri sentimenti ?
1.05 - 5
Buoni e cattivi
Valutazione Globale
Bravo Winny!! Bella, bella questa recensione. Forse è più bella la recensione dell’episodio 😛
Comunque tornando alla serie, a me sta piacendo anche se credo che solo alla fine,quando sapremo tutto, mi sarà possibile esprimere un giudizio definitivo. Non capisco, infatti, quanto nell’economia della storia, il mistero dell’omicidio sia importante…Anche i loschi traffici del marito e dei fratelli mi fa pensare a una storia molto più intricata. Vederemo!
p.s comunque secondo me Allison è rimasta con Cole, il bambino è di Noah che invece si è divorziato e Allison e Noha continuano ad avere una relazione.
Ma, su cosa baseranno la seconda stagione? mah