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The 100: Ricky Whittle accusa Jason Rothenberg di mobbing

C’era una volta uno showrunner osannato per aver fatto di quello che sembrava un banale teen drama in salsa sci – fi un piccolo gioiello ricco di azione adrenalinica, intrighi sottili e scelte inusuali ed intelligenti. Sullo stesso autore piovevano anche lodi sperticate per aver spazzato via tanti tabù televisivi dando ruoli primari a personaggi dalla sessualità inusuale per il talvolta troppo puritano panorama televisivo e facendo di protagonisti apertamente bisessuali o omosessuali i veri cardini dello show. La serie è The 100 e lo showrunner Jason Rothenberg.

The 100 LincolnTempi belli di una volta! Perché, parallelamente al crescente successo che la sua creazione sta riscuotendo tra pubblico e addetti ai lavori, sempre più aumentano le velenose critiche di cui il creatore di The 100 è giustificatamente bersaglio. Ancora non si sono spenti gli echi rumorosi della controversia sul modo in cui il personaggio di Lexa ha lasciato la serie (uccisa da un proiettile vagante poco dopo aver consumato un rapporto omosessuale con il suo amore Clarke) che ha fatto guadagnare a Rothenberg le accuse di aver perpetuato lo stereotipo dell’omosessuale che non può avere un happy ending e a poco sembra essere servita la lettera di scuse (probabilmente sincere) diretta ai fan. Neanche il tempo di recuperare la fiducia degli spettatori che subito un’altra tegola si abbatte sullo showrunner più odiato dagli/dalle shippers di tutto il mondo per la sua ostinazione a non coronare nessuna ship. Ricky Whittle, interprete di Lincoln, ha atteso di lasciare la serie in seguito alla morte inattesa del suo personaggio per accusare Rothenberg di mobbing.

Ricky WhittleChe qualcosa di poco chiaro ci fosse nell’uscita di Whittle dalla serie lo si era sospettato dopo i tweet al vetriolo della madre dell’attore nei confronti dello showrunner. Quella che poteva sembrare solo una delusione materna o una scelta obbligata dovuta al ruolo di protagonista di American Gods che l’attore aveva ottenuto si è invece rivelata una imprevedibile conseguenza di un atteggiamento inaccettabile. Stando a quanto riportato da Screen Crush, Whittle ha infatti dichiarato che l’intera storyline che il suo personaggio avrebbe dovuto avere nella terza stagione di The 100 è stata tagliata senza motivo e senza che Rothenberg accettasse di fornire alcuna spiegazione. Lasciando da parte ogni concessione alla diplomazia, Whittle ha aggiunto che la scelta di lasciare la serie è stata solo sua come reazione a quanto accaduto. Le testuali parole dell’attore chiariscono bene il problema:

Jason Rothenberg ha abusato della sua posizione per rendere il mio lavoro inaccettabile. Ciò che ha fatto è stato disgustoso e dovrebbe solo vergognarsene. Molto si è detto su quello che mia madre ha scritto su Twitter, ma era tutto vero. Mi ha professionalmente bullizzato, tagliando tutta la storyline in cui dovevo essere coinvolto, tagliando ogni battuta, tagliando tutto di tutto, cercando di rendere il mio personaggio e me stesso quanto più insignificante è possibile.

The 100 PikeWhittle ha rincarato la dose spiegando di aver provato a sapere il motivo di questo atteggiamento dagli altri autori dal momento che Rothenberg si è sempre rifiutato di rispondergli, mentre è solo grazie a Mark Pedowitz, presidente di The CW, che ha avuto l’opportunità di fare il provino per American Gods. La parte di protagonista così ottenuta non ha tuttavia attenuato l’ira di Whittle che ha sottolineato come la sua uscita dalla serie fosse inizialmente prevista molto più avanti nella storia. Secondo l’attore, la prematura morte di Lincoln va anche a stravolgere la trama stessa:

La morte di Lincoln doveva avvenire verso la fine della stagione e invece all’improvviso è spuntato un copione dove torna indietro e viene giustiziato. Cioè, anche questa scelta – è stato giustiziato senza motivo. [ … ] Così si sabota la storia stessa … si fa apparire Pike come un villain a tutto tondo, non ci sono aspetti diversi. Viene cancellata la sua complessità. Prima, si, era un tipo aggressivo e uccideva molti Grounders, ma stava provando a difendere la sua gente, stava provando a pensare ad un bene superiore per loro. Adesso, invece è solo uno che ammazza la gente – e questo è un male non solo per Pike, ma per la storia stessa. E, per quanto mi riguarda, ho pensato che era solo il modo che Jason ha trovato per sbattermi fuori dallo show il prima possibile.

The 100 Bryan MillerNonostante queste parole tutt’altro che gentili, Whittle ha tuttavia invitato i fan a non insultare Rothenberg citando il motto di Lexa secondo cui “blood must not have blood”. Inoltre, l’attore ha comunque difeso la serie dalle accuse ricevute di recente per la morte di diversi personaggi lgbt o di colore. Ha infatti ricordato che in The 100 “ci sono morti fin dal primissimo episodio, ma non bisogna dimenticare che ci sono un leader bisessuale, c’è la coppia gay formata da Bryan e Miller, diversi persone di colore in posizioni di potere, donne molto potenti – c’è letteralmente di tutto, per così dire”. Una difesa appassionata conclusa dall’invito “restate con la mia famiglia, restate con i miei amici” rivolto ai fan delusi dai recenti avvenimenti.

Rothenberg ha avuto il suo da fare per difendersi dalle accuse ricevute dopo la morte di Lexa e molto dovrà fare se vorrà rispondere in maniera convincente alle infuocate parole dell’attore. Quel che è certo è che The 100 continuerà ad andare in onda ogni giovedì, mentre Ricky Whittle sarà impegnato ad essere Shadow Moon in American Gods (e questo è tutt’altro che un passo indietro per lui).

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Winny Enodrac

In principio, quando ero bambino, volevo fare lo scienziato (pazzo) e oggi quello faccio di mestiere (senza il pazzo, spero); poi ho scoperto che parlare delle tonnellate di film e serie tv che vedevo solo con gli amici significava ossessionarli; e quindi eccomi a scrivere recensioni per ossessionare anche gli altri che non conosco

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