
Taormina Film Fest: Tao Class con Rebecca Hall
La ragazza della porta accanto ha un nome: Rebecca Hall.
La star inglese, protagonista della Tao Class al Taormina Film Fest, è arrivata con un look casual, un trucco mininal e tanta voglia di comunicare con gli altri, compresi i giornalisti e i fan presenti in sala. Non c’è ancora in lei – per fortuna – nessun accenno di un atteggiamento da diva, forse perché sa che non le serve, il suo giovane curriculum parla per se.
Al festival l’attenzione è puntata sulla sua ultima fatica lavorativa: ‘Christine’, proiettato in anteprima al Sundance Festival, in cui interpreta Christine Chubbuck, una giornalista degli anni ‘70 che si suicidò in diretta televisiva. Rebecca è stata colpita dalla storia appena finito di leggerne la sceneggiatura, sebbene lo studio per calarsi nel personaggio non è stato facile visto che era disponibile solo un video di 20 minuti sulla giornalista. Il film racconta le due settimane precedenti al tragico evento, senza però dare una spiegazione a quel gesto, ‘vogliamo solo presentare una storia’.
E’ chiaro quindi che l’attrice anglosassone prediliga personaggi complessi e difficili. Anche la star 34enne, come la Sarandon, è sicura nell’escludere una differenza ontologica tra cinema femminile e maschile, perché ‘le storie raccontate nei film sono storie universali a prescindere da chi le scriva o diriga’. Il suo sogno nel cassetto? Fare una commedia, ma che sia intelligente, magari vecchio stile dove la donna ha la possibilità di parlare schiettamente.
Alla domanda su cosa distingua il cinema americano da quello inglese, la Hall non ha dubbi: alla base vi sono differenze culturali che si riverberano nel cinema, indirizzato a fini più commerciali negli USA, rispetto a quello della sua madrepatria che guarda il più delle volte al mercato interno nella realizzazione dei film.
Rebecca aveva già letto il libro da cui è tratta la pellicola e quindi era entusiasta di parteciparvi.
Un film che ha appena finito di girare ed è in programma per il 2017 è ‘The Dinner’, al fianco di Richard Gere, che si incentra su un gruppo di persone sedute attorno ad un tavolo per consumare una cena, durante la quale discuteranno di un fatto brutto avvenuto nell’immediato passato, ripercorso con dei flashback.
Tutti film, questi, diversi tra loro; come sceglie quindi i film Rebecca? ‘Scelgo un progetto che sia diverso da quello fatto prima. Unico punto certo: le cose che mi propongono devono essere ben scritte’.
La Hall ci pensa un poco ma poi ci dice che ‘Allen, a dispetto di quanto si possa pensare, è stato gradevole, mi ha fatto leggere prima il copione e mi ha messa a suo agio. Affleck destabilizza un po’ gli attori perché lui oltre che dirigere recita pure, ma proprio per questo lui collabora molto con gli attore sul set ascoltando e dando suggerimenti, e questa è un’ottima qualità. Spielberg ha un animo buono e profondo e ciò lo porta a mostrare nei film il suo lato sensibile’.
Sollecitata nuovamente sul suo lavoro in ‘Christine’, Rebecca ci confida che interpretare questo personaggio è stato particolarmente difficile perché ha cercato di comprendere cosa pensasse la giornalista quando si relazionava con le persone, e viceversa; la star di ‘Vicky Cristina Barcelona’ crede che in fondo Christine avesse voglia di vivere, perché lottò a lungo contro la sindrome bipolare (che nel ’74 ancora non era adeguatamente curata) prima di cedere alla malattia mentale.
Anche questa Tao Class in compagnia della dolce e simpatica Rebecca Hall è terminata. Altri impegni ci aspettano all’orizzonte. Stay Tuned!